Meratese: raggiungere l'autonomia un progetto per donne straniere
E' in corso di ultimazione il progetto "RAGGIUNGERE L'AUTONOMIA: UN PROGETTO A PIU' MANI", ammesso a contributo sul Bando Volontariato 2014. L'intervento è stato a cura di tre associazioni della zona Merate:
Il progetto aveva lo scopo di accompagnare un gruppo di donne del nostro territorio nell'elaborazione di una consapevolezza nuova della propria identità, attraverso una maggiore conoscenza della lingua italiana, attraverso l'opportunità di imparare nuove capacità professionali e attraverso la possibilità di esprimere la propria creatività: tutto questo al fine di facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro.
Le azioni concrete sono state quattro:
Si sono iscritte al corso circa venti donne, con diverse competenze linguistiche e diverso livello d'istruzione di partenza. Quindi sono stati costituiti, fin dall'inizio, due gruppi seguiti ognuno da un'insegnante. Le iscritte sono state 20, le frequentanti con assiduità sono state 10.
Il corso si è svolto senza particolari problemi. Visto il numero limitato di partecipanti si è sin da subito instaurata un 'atmosfera familiare che ha giovato al tranquillo svolgimento del corso e ha permesso spesso un'efficace interazione orale tra le partecipanti.
Sono stati usati i testi "Detto Scritto" e "Facile Facile A1", integrandoli con fotocopie.
A Villa Guarnazzola è stato predisposto lo spazio per il laboratorio e lo spazio per l'accudimento bimbi. È stata inoltre individuata l'insegnante, una sarta provetta.
Sono state acquistate le attrezzature necessarie per il laboratorio: 4 macchine per cucire, 1 taglia e cuci, forbici, aghi, filo, gessetti, metro e scampoli di stoffe.
L'iniziativa ha avuto successo; si sono iscritte tantissime donne, anche grazie al passaparola. Si è però deciso di limitare il numero delle donne immigrate frequentanti, che si è stabilizzato su 9. Per queste è stato predisposto un servizio di trasporto, a cura di volontari. Altre tre volontarie hanno assicurato il servizio di accudimento dei bimbi in numero variabile da 4 a 6.
Nel merito, sotto la guida della sarta, le donne hanno imparato: l'utilizzo degli aghi, delle forbici e delle altre attrezzature; l'utilizzo delle macchine per cucire; alcune tecniche di taglio: gonna, cuscino, tenda, borsa; alcune attività quali: stringere e accorciare, cambiare una chiusura lampo.
Tutte le donne hanno frequentato con entusiasmo il laboratorio, in un clima familiare e di collaborazione.
All'interno delle periodiche riunioni della Cabina di regia, sono state avanzate le proposte nominative, valutate le situazioni e decise le attivazioni delle borse. A partire da ottobre 2014 sono state attivate le seguenti borse di studio a favore di:
Inoltre sono state attivate altre borse di studio a favore di:
Abbiamo inoltre utilizzato, nel rapporto con donne in difficoltà e a fronte di problemi particolarmente delicati, l'attività di 3 mediatrici culturali: di provenienza Marocco e Bangladesh.
Iniziativa di raccolta fondi
Le tre associazioni hanno organizzato, assieme, una grande iniziativa di raccolta fondi: la "cena di primavera" e la tombolata, che si sono svolte sabato 21 marzo 2015 presso l'Oratorio di Montevecchia.
Le persone presenti sono state 135; con la cena e la tombolata sono stati raccolti 2.000 euro da destinare al progetto.
Il successo dell'iniziativa è dovuto a diversi fattori: la collaborazione dei volontari dell'Oratorio di Montevecchia, la predisposizione della sala e soprattutto dei piatti di ottima qualità e presenza, la raccolta delle iscrizioni prima della cena, il clima rilassato e sereno.
In altre parole: le persone intervenute sono state contente e soddisfatte.
CONSIDERAZIONI
Al termine del progetto le associazioni promotrici hanno elaborato alcune considerazioni:
Il risultato più importante del progetto è stata la collaborazione attiva tra le tre associazioni promotrici: l'associazione ALE G., il CAV di Merate, l'associazione L'ALTRA META' DEL CIELO.
Il progetto ha consentito ai volontari delle tre associazioni di conoscersi meglio, di conoscere meglio le rispettive attività, di rafforzare la fiducia reciproca. E' così successo che, nel concreto operare quotidiano, di fronte ad un problema posto da donne in difficoltà, il responsabile di una associazione abbia contattato l'altra associazione per dare delle risposte concrete e a più ampio raggio.
In altre parole si è creata sul campo una vera e propria rete, tra le associazioni e con i referenti istituzionali (assistenti sociali, assessori, Retesalute); questa costituisce una risorsa per l'intero territorio del meratese che va oltre i tempi di realizzazione del progetto.
Le tre associazioni inoltre, con l'intento di continuare le attività a favore delle donne in difficoltà e per favorire il loro inserimento lavorativo, hanno presentato un progetto sul Bando 2015 della Fondazione della Provincia di Lecco. Il progetto è stato ammesso a contributo e sarà realizzato a partire da ottobre 2015.
- Associazione ALE G. dalla parte dei bambini di Lomagna,
- CAV di Merate (Centro Aiuto alla Vita Brianza Lecchese),
- L'Altra Metà del Cielo di Merate - Telefono Donna di Merate.
Il progetto aveva lo scopo di accompagnare un gruppo di donne del nostro territorio nell'elaborazione di una consapevolezza nuova della propria identità, attraverso una maggiore conoscenza della lingua italiana, attraverso l'opportunità di imparare nuove capacità professionali e attraverso la possibilità di esprimere la propria creatività: tutto questo al fine di facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro.
Le azioni concrete sono state quattro:
- Corso di lingua e cultura italiana
Si sono iscritte al corso circa venti donne, con diverse competenze linguistiche e diverso livello d'istruzione di partenza. Quindi sono stati costituiti, fin dall'inizio, due gruppi seguiti ognuno da un'insegnante. Le iscritte sono state 20, le frequentanti con assiduità sono state 10.
Il corso si è svolto senza particolari problemi. Visto il numero limitato di partecipanti si è sin da subito instaurata un 'atmosfera familiare che ha giovato al tranquillo svolgimento del corso e ha permesso spesso un'efficace interazione orale tra le partecipanti.
Sono stati usati i testi "Detto Scritto" e "Facile Facile A1", integrandoli con fotocopie.
- Laboratorio di taglio e cucito
A Villa Guarnazzola è stato predisposto lo spazio per il laboratorio e lo spazio per l'accudimento bimbi. È stata inoltre individuata l'insegnante, una sarta provetta.
Sono state acquistate le attrezzature necessarie per il laboratorio: 4 macchine per cucire, 1 taglia e cuci, forbici, aghi, filo, gessetti, metro e scampoli di stoffe.
L'iniziativa ha avuto successo; si sono iscritte tantissime donne, anche grazie al passaparola. Si è però deciso di limitare il numero delle donne immigrate frequentanti, che si è stabilizzato su 9. Per queste è stato predisposto un servizio di trasporto, a cura di volontari. Altre tre volontarie hanno assicurato il servizio di accudimento dei bimbi in numero variabile da 4 a 6.
Nel merito, sotto la guida della sarta, le donne hanno imparato: l'utilizzo degli aghi, delle forbici e delle altre attrezzature; l'utilizzo delle macchine per cucire; alcune tecniche di taglio: gonna, cuscino, tenda, borsa; alcune attività quali: stringere e accorciare, cambiare una chiusura lampo.
Tutte le donne hanno frequentato con entusiasmo il laboratorio, in un clima familiare e di collaborazione.
- Borse di studio
All'interno delle periodiche riunioni della Cabina di regia, sono state avanzate le proposte nominative, valutate le situazioni e decise le attivazioni delle borse. A partire da ottobre 2014 sono state attivate le seguenti borse di studio a favore di:
- 2 donne immigrate, corso OSS (Operatore Socio Sanitario) presso il Centro di Formazione Clerici di Merate e di Besana Brianza;
- 1 donna immigrata, corso di "riqualifica da ASA a OSS" presso il Centro di Formazione Clerici di Merate.
Inoltre sono state attivate altre borse di studio a favore di:
- 1 donna italiana, per il conseguimento della patente di guida;
- 1 donna immigrata, corso OSS presso CFP Clerici di Merate;
- 1 donna immigrata, corso ASA presso CFP Clerici di Merate.
- Servizio di sostegno psicologico
Abbiamo inoltre utilizzato, nel rapporto con donne in difficoltà e a fronte di problemi particolarmente delicati, l'attività di 3 mediatrici culturali: di provenienza Marocco e Bangladesh.
Iniziativa di raccolta fondi
Le tre associazioni hanno organizzato, assieme, una grande iniziativa di raccolta fondi: la "cena di primavera" e la tombolata, che si sono svolte sabato 21 marzo 2015 presso l'Oratorio di Montevecchia.
Le persone presenti sono state 135; con la cena e la tombolata sono stati raccolti 2.000 euro da destinare al progetto.
Il successo dell'iniziativa è dovuto a diversi fattori: la collaborazione dei volontari dell'Oratorio di Montevecchia, la predisposizione della sala e soprattutto dei piatti di ottima qualità e presenza, la raccolta delle iscrizioni prima della cena, il clima rilassato e sereno.
In altre parole: le persone intervenute sono state contente e soddisfatte.
CONSIDERAZIONI
Al termine del progetto le associazioni promotrici hanno elaborato alcune considerazioni:
- ogni azione ha rafforzato l'autonomia e una maggiore autostima nelle donne interessate;
- le attività hanno consentito alle donne utenti di socializzare tra loro e di confrontarsi: questo ha creato dei rapporti di amicizia utilissimi per affrontare i problemi di ogni giorno e per avere dei riferimenti di fronte alle difficoltà e ai disagi della vita da "immigrate";
- la conoscenza della lingua italiana e l'acquisizione di nuove competenze nel campo "taglio e cucito" consente un ruolo diverso all'interno della famiglia e all'interno della comunità;
- la frequenza ai corsi di formazione professionale ha rappresentato (e rappresenta) uno strumento concreto per trovare un lavoro;
- lo sbocco lavorativo per un'attività di Operatore Socio Sanitario o di Ausiliario Socio Assistenziale rappresenta un traguardo rilevante per donne che hanno vissuto gravi situazioni di disagio; consente di essere autonome dal punto di vista economico e in grado così di affrontare una vita normale nella nostra società.
Il risultato più importante del progetto è stata la collaborazione attiva tra le tre associazioni promotrici: l'associazione ALE G., il CAV di Merate, l'associazione L'ALTRA META' DEL CIELO.
Il progetto ha consentito ai volontari delle tre associazioni di conoscersi meglio, di conoscere meglio le rispettive attività, di rafforzare la fiducia reciproca. E' così successo che, nel concreto operare quotidiano, di fronte ad un problema posto da donne in difficoltà, il responsabile di una associazione abbia contattato l'altra associazione per dare delle risposte concrete e a più ampio raggio.
In altre parole si è creata sul campo una vera e propria rete, tra le associazioni e con i referenti istituzionali (assistenti sociali, assessori, Retesalute); questa costituisce una risorsa per l'intero territorio del meratese che va oltre i tempi di realizzazione del progetto.
Le tre associazioni inoltre, con l'intento di continuare le attività a favore delle donne in difficoltà e per favorire il loro inserimento lavorativo, hanno presentato un progetto sul Bando 2015 della Fondazione della Provincia di Lecco. Il progetto è stato ammesso a contributo e sarà realizzato a partire da ottobre 2015.