Mandic: apre il nuovo centro dialisi CAL. 14 letti accreditati e macchinari hi-tech

Al via, lunedì 28 settembre, l'attività del nuovo CAL (Centro Dialisi ad Assistenza Limitata) del Presidio di Merate: un decisivo salto di qualità per l'offerta sanitaria dell'Ospedale Mandic, relativamente al trattamento dei malati con grave insufficienza renale.

Domenica 27 , infatti, si trasferiranno servizi e apparecchiature nei nuovi spazi rendendo il centro dialisi di Merate, che negli ultimi anni aveva manifestato qualche criticità, all'altezza delle recenti aspettative di pazienti e operatori, dell'associazione dei malati nefropatici ed emodializzati (ANED), della stessa Amministrazione Comunale di Merate.


Il dr. Giuseppe Pontoriero
CAL/Merate


L'attività dialitica continuerà ad essere garantita con apparecchiature di ultima generazione: vale la pena ricordare che il CAL di Merate eroga circa 8.000 prestazioni ambulatoriali di cui quasi 6.000 sono trattamenti emodialitici. Rinnovati completamente, altresì, gli arredi e gli impianti tecnologici.

Gli spazi a disposizione, in un'area adiacente a dove è ospitato attualmente il CAL, si triplicheranno passando dai 200 mq attuali ai 600 metri quadrati della nuova struttura.

I letti accreditati sono 14 (in precedenza erano 10) e saranno distribuiti in due ampie e luminose sale dialisi. Per un certo periodo, l'organizzazione dell'attività continuerà ad essere articolata su tre turni di dialisi. A breve, tuttavia, si conta di passare a due turni giornalieri (primo turno 7.00-13.00, secondo turno 13.00-19.00) per sei giorni alla settimana. L'articolazione su due turni sarà di grande vantaggio per i pazienti, soprattutto quelli del secondo turno, che non possono consumare il pasto di mezzogiorno, e quelli del terzo turno, che arrivano a casa piuttosto tardi la sera.

"Il vantaggio - spiega Giuseppe Pontoriero, responsabile della Nefrologia e Dialisi dell'Azienda Ospedaliera - sarà anche notevole per i nefrologi che avranno la possibilità di prescrivere trattamenti di emodialisi più lunghi (anche 5 ore, se necessario) e più equilibrati (la depurazione dei tossici e la rimozione di liquidi avviene in modo più lento e dolce riducendo il rischio di squilibri elettrolitici)".

"Anche le infermiere - continua lo specialista dell'AO - potranno gestire in modo più ordinato e agevole il turno di dialisi: ad esempio, non saranno più costrette ai frequenti cambi di apparecchiatura, tra un turno di dialisi e l'altro, per stare al passo con il ritmo serrato dei tre turni quotidiani".


Statistiche epidemiologiche
  • In Lombardia l'8% della popolazione, di età compresa tra i 35 e i 79 anni, è affetta da qualche forma di malattia cronica renale: ne sono colpiti, pressappoco, mezzo milione di soggetti, di cui circa il 38% con una stadio moderato grave.
  • In Italia sono ben 6 milioni le persone affette da una malattia renale: in pratica, un italiano su dieci soffre di disturbi ai reni. Nel nostro Paese è in rapido incremento: negli ultimi dieci anni il numero di dializzati è aumentato del 22% e il numero dei trapiantati di rene del 78%.
  • La malattia renale cronica colpisce soprattutto il 40% degli over 70. Chi è affetto da questa particolare patologia corre il rischio elevato di sviluppare non solo insufficienza renale, ma anche una malattia cardiovascolare invalidante o mortale che, se non trattata precocemente ed in modo adeguato, può comportare la necessità di sottoporsi a dialisi per tutta la vita.
  • La prevenzione o la diagnosi e il trattamento precoce rappresentano un beneficio non soltanto per la popolazione, ma anche per la spesa sanitaria: ogni anno circa 2 milioni e mezzo di euro (circa il 2,5 dell'intero budget della Sanità) vengono spesi per la dialisi di circa cinquantamila nefropatici.


Dati CAL

Il CAL, Centro dialisi ad Assistenza Limitata, consente di deospedalizzare i pazienti dialitici, avvicinandoli maggiormente al proprio domicilio e riducendo, in modo sensibile, i costi sociali della dialisi.

Il trattamento di dialisi in Azienda Ospedaliera è garantito presso il Manzoni e nei tre CAL aziendali ubicati, rispettivamente, presso i Presidi Ospedalieri di Merate e Bellano e presso il Poliambulatorio di Oggiono. E' erogato da personale infermieristico specializzato, in contatto con i medici del Centro Dialisi Ospedaliero di Lecco.

I pazienti in dialisi sono 270, di cui 130 sono presi in carico dagli specialisti dell'Ospedale Manzoni, gli altri dai medici e dagli infermieri dei Centri dialisi ad Assistenza Limitata di Merate, Bellano e Oggiono. 230 sono i pazienti che seguono la terapia di emodialisi, una quarantina, invece, quelli in dialisi peritoneale.

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