Retesalute: la concorrenza del privato, porta a 3800 ore in meno per l'assistenza a domicilio. ''Screzi'' con l'ospedale

Giovedì sera, presso la sala consiliare del municipio di Merate, si è riunita l'assembla distrettuale di Retesalute. Quattro i punti all'ordine del giorno, tutti approvati all'unanimità.
Il primo tema all'attenzione dei sindaci è stata la Programmazione Economica del Piano Comune dei Servizi di Zona, illustrata da Flavio Donina, coordinatore Ufficio di Piano del Distretto di Merate: "Nel 2014 la spesa sostenuta per i servizi di formazione adulti e disabilità fu di 845mila euro e quella per l'area minori di 888mila, per un totale di circa 1 milione e 733mila euro. Quest'anno il primo dato calerà considerevolmente: la previsione è infatti sugli 807mila euro, mentre la spesa sull'area minori si è ridotta di soli 4mila euro in quanto si è ricorso di più a forme di affido familiare in sostituzione della comunità. La quota di solidarietà in carico ai singoli enti di 2,60 euro a cittadino è rimasta la stessa".


"Per entrare nel dettaglio di alcune voci - ha aggiunto Donina - sono stati stanziati 70mila euro per il fondo sociale psichiatria e 10mia a sostegno di iniziative sociali da realizzarsi con associazioni che si occupano di salute mentale. La telefonia sociale sarà gestita anche per il biennio 2015 -2016 dall'Auser; per quanto riguarda i servizi per la disabilità è necessario rimarcare che i Cdd e i Cse del nostro territorio sono in saturazione, anche in virtù dell'aumento del numero delle persone che usufruiscono dei centri di Merate e Brivio".

Un breve accenno è stato quindi dato al servizio di aiuto all'integrazione: 110 persone vengono seguite nel lecchese in progetti di accompagnamento personalizzato rivolti alla famiglia. 15 persone, con gravi disabilità ma che vivono in autonomia, saranno invece selezionate per il progetto di vita indipendente che fa capo alla gestione associata di Lecco, il nostro distretto ne ha proposte 2.

Flavio Donina e la direttrice dottoressa Simona Milani

Dopo l'approvazione all'unanimità del primo punto all'ordine del giorno, l'assise è quindi passata a discorrere della Programmazione Cantieri Minori e Attività Interculturali.

Le risorse in questo caso coprono soprattutto attività di mediazione linguistica e culturale: sono state infatti 2697 le ore di laboratori linguistici durante l'anno scolastico 2014 - 2015 ed hanno riguardato 142 alunni. La proposta - approvata dall'assemblea distrettuale - è stata quella di passare per quest'anno da un contributo di 23mila euro a 37mila per le attività di facilitazione nelle scuole del meratese e del casatese.

Alcuni amministratori hanno poi fatto notare come un altro progetto: "Donne immigrate per una reale inclusione" sia cofinanziato dai Comuni. "Secondo Retesalute il cofinanziamento non è opportuno - ha spiegato il direttore, la dottoressa Simona Milani - perché le associazioni che si occupano del servizio attingono già al finanziamento distrettuale, a cui partecipano a loro volta tutti i comuni. C'è chiaramente la libertà da parte delle amministrazioni di scegliere se contribuire ulteriormente, ma è un meccanismo che Retesalute preferirebbe governare".


Per evitare che finanziamenti e progetti simili si sovrappongano sul territorio, il sindaco di Airuno Adele Gatti, presidente dell'assemblea, ha quindi proposto agli amministratori di presentare entro marzo i singoli progetti sul sociale, così da coordinarsi e consentire a Retesalute di scegliere quali sostenere economicamente.

Con una rapida discussione, in seguito, l'assemblea si è soffermata su un nuovo atto amministrativo tra comuni e Retesalute. Dato che l'attuale Piano di Zona non entra nel merito di come vengono regolati i rapporti tra l'azienda capofila e i vari enti, si è reso necessario un protocollo d'intesa - paragonabile al contratto tra i comuni e l'azienda per i servizi conferiti - che riguardi la gestione dei fondi indirizzari alla programmazione zonale, distrettuale e provinciale. Lo strumento riguarderà anche i trasferimenti statali e, dopo la valutazione dei responsabili degli uffici comunali, il testo definitivo sarà riportato nella prossima assemblea distrettuale per l'approvazione.

Prima di introdurre le variazioni al bilancio di previsione per l'anno in corso, Flavio Donina ha fatto il punto della situazione sul servizio di tutela minori.

"Sono 258 i minori in carico al servizio tutela quest'anno, cresciuti rispetto ai 199 del 2014", ha spiegato il dottor Donina. "Nel nostro territorio, nel corso del 2014 i minori in comunità hanno raggiunto il numero di 29, quest'anno sono stati al massimo 24 ed attualmente sono 20. Pur con un aumento sensibile dei minori a carico del servizio tutela, bisogna dire che la maggior parte riguarda interventi domiciliari e non in comunità. Una situazione positiva che è anche frutto del lavoro svolto in questi anni del servizio tutela".

La riduzione dei contributi da parte dell'Asl legati al numero inferiore dei minori in comunità (74mila euro) è stata dunque la variazione più consistente nel bilancio di previsione, sul quale l'assemblea distrettuale ha espresso all'unanimità parere favorevole in sede di votazione.


"La diminuzione delle entrate fa passare il bilancio dell'Ente da 4 milioni e 49mila euro a 3 milioni e 975mila euro - ha evidenziato la dottoressa Anna Ronchi, responsabile amministrativo di Retesalute - , questo ha avuto un impatto sulle voci di spesa e ha comportato spostamenti di fondi tra i vari servizi finanziati. In particolare segnalo una riduzione di 17mila euro sulla voce housing sociale ed una nell'area disabili sul rimborso per l'assistenza educativa scolastica; questi tagli ci hanno permesso di far quadrare il bilancio sulle spese destinate all'area minori".

Dopo un rapido giro di sedie ha avuto inizio l'assemblea di Retesalute, chiamata ad esprimersi solamente sul bilancio preventivo del 2015.

Per quanto riguarda l'azienda le minori entrate raggiungono una cifra più consistente. Oltre ai 74mila euro in meno sui contributi per i minorenni in comunità, si devono aggiungere 37mila euro in meno dal Servizio di Assistenza a Domicilio e 65mila euro dall'Assistenza Domiciliare Minori. Per un fatturato conclusivo di 7 milioni e 807mila euro.

"Le 3850 ore tolte al SAD sono spiegabili con il forte ingresso del privato nel mercato, e il Consiglio d'Amministrazione ha avviato in proposito un percorso di analisi che prevederà anche sondaggi sulla customer satisfaction. Le 3220 ore in meno sui servizi educativi sono invece una riduzione fisiologica di circa il 10% l'anno", ha spiegato la dottoressa Simona Milani. "Una voce di bilancio inaspettata è la riduzione dei trasferimenti da parte dell'Azienda Ospedaliera sul servizio del Centro Territoriale di Supporto. Infatti, oltre all'assistenza sociale presso il presidio di Merate, a Retesalute era stato richiesto un operatore anche all'interno del CPS. Ad agosto però ci è arrivata la comunicazione da parte del Direttore sanitario sulla volontà di interrompere il rapporto di collaborazione. La situazione ha minato il rapporto di fiducia reciproca che negli anni si era creato con l'Azienda Ospedaliera, anche perché è stato firmato un contratto con l'assistente sociale".

Il mandato del Consiglio d'Amministrazione sarà quello di rivalersi sull'Azienda Ospedaliera per le spese sostenute.
M.F.
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