Aipa: cambia il presidente ma la mission resta la medesima
L'appuntamento di sabato ha fornito - insieme alla possibilità di approfondire le tematiche illustrate dalla dottoressa Erba - anche l'occasione per "ufficializzare" il passaggio del testimone tra lo storico presidente della sezione lecchese dell'Aipa e il suo successore. Luigi Corsetti, tra i soci fondatori della onlus nata nel 1994, ha lasciato infatti recentemente l'incarico a Antonio Alvaro.
"La nostra associazione ha come scopo primario quello di dare ai pazienti in terapia anticoagulante quell'apporto umano nella relazione con l'ospedale, fornendo chiaramente risposte non mediche" ha spiegato quest'ultimo, riassumendo così la mission propria del sodalizio da 21 anni e riprendendo le parole con le quali il dottor Gedeone Baraldo, direttore sanitario del Mandic, aveva aperto i lavori: "la funzione del volontario è integrare quello che manca e, anche nel mondo più perfetto, manca sempre qualcosa. Mi piace immaginarvi, guardando anche l'immagine che avete scelto per pubblicizzare lo sportello psicologico, nella funzione di "malato esperto", del fratello maggiore che accompagna, di colui il quale umanizza l'esperienza in ospedale".
In questo senso, dunque, "ci impegniamo per migliorare la qualità della vita dei pazienti" ha proseguito il nuovo numero uno dell'associazione. "I centri Tao funzionato bene: il nostro scopo è mantenere la stessa situazione in termini di qualità". "Per ottenere ciò abbiamo bisogno della collaborazione di tutti i pazienti" gli ha fatto eco Corsetti, ben consapevole che l'unione fa la forza, non solo a parole.
"Paghiamo il fatto di essere poco rappresentativi, avendo solo un migliaio di iscritti" ha ripreso Alvaro. "Per questo puntiamo sulla sensibilizzazione, affinché un maggior numero di persone aderiscano all'associazione per avere così un maggior peso". Da qui, dunque, l'invito a tesserarsi. Per veder tutelati i propri diritti di paziente e di tutti coloro con cui si condivide l'esperienza della terapia anticoagulante.
Luigi Corsetti
"La nostra associazione ha come scopo primario quello di dare ai pazienti in terapia anticoagulante quell'apporto umano nella relazione con l'ospedale, fornendo chiaramente risposte non mediche" ha spiegato quest'ultimo, riassumendo così la mission propria del sodalizio da 21 anni e riprendendo le parole con le quali il dottor Gedeone Baraldo, direttore sanitario del Mandic, aveva aperto i lavori: "la funzione del volontario è integrare quello che manca e, anche nel mondo più perfetto, manca sempre qualcosa. Mi piace immaginarvi, guardando anche l'immagine che avete scelto per pubblicizzare lo sportello psicologico, nella funzione di "malato esperto", del fratello maggiore che accompagna, di colui il quale umanizza l'esperienza in ospedale".
Antonio Alvaro
In questo senso, dunque, "ci impegniamo per migliorare la qualità della vita dei pazienti" ha proseguito il nuovo numero uno dell'associazione. "I centri Tao funzionato bene: il nostro scopo è mantenere la stessa situazione in termini di qualità". "Per ottenere ciò abbiamo bisogno della collaborazione di tutti i pazienti" gli ha fatto eco Corsetti, ben consapevole che l'unione fa la forza, non solo a parole.
Il dr. Gedeone Baraldo
"Paghiamo il fatto di essere poco rappresentativi, avendo solo un migliaio di iscritti" ha ripreso Alvaro. "Per questo puntiamo sulla sensibilizzazione, affinché un maggior numero di persone aderiscano all'associazione per avere così un maggior peso". Da qui, dunque, l'invito a tesserarsi. Per veder tutelati i propri diritti di paziente e di tutti coloro con cui si condivide l'esperienza della terapia anticoagulante.