Osnago: a 80 anni è mancato Mario Ripamonti, fondatore del mobilificio e amante della caccia

Mario Ripamonti con i suoi amati cani
Con il suo carattere schivo e sincero ha tramandato la professione e il senso del dovere al figlio Daniele e alle tre figlie Tamara, Angela e Debora, unitamente all’amore per la caccia e per gli adorati segugi italiani, a pelo forte e francesi. Innumerevoli sono stati gli esemplari allevati e cresciuti con i quali ha partecipato a molte gare di bellezza canina, arrivando a ottenere all’EXPO di Milano l’ambito riconoscimento di campione mondiale di razza Ariegeois. Per circa un ventennio, fino ai primi anni Novanta, Mario Ripamonti aveva organizzato infatti la mostra cinofila a Osnago, a “conduzione familiare” con i figli a ricevere le iscrizioni e la moglie in cucina, e in diverse occasioni era stato giudice di manifestazioni analoghe. La passione per la caccia lo aveva anche portato a diventare il presidente della sezione cacciatori di Osnago e responsabile di tutto il territorio meratese.
Gli osnaghesi erano molto affezionati al concittadino, benvoluto e stimato da tutti grazie alla sua cordialità con la quale non disdegnava di offrire un caffè al Circolino o di intrattenersi a chiacchierare con gli Alpini. Gremita la chiesa il giorno delle esequie con diversi partecipanti che si sono dovuti accontentare di restare sul piazzale per dare l’estremo saluto a Mario Ripamonti, accompagnandolo poi nell’ultimo viaggio. La moglie Regina, i figli e i parenti ringraziano l’intero reparto di Medicina A dell’ospedale Mandic di Merate e in particolar modo la dottoressa Carla Magni che gli è stata accanto nell’ultimo difficile periodo.
F.C.