Lomagna: il racconto di Suor Carmen, dal 1970 al servizio dei malati della Liberia

"È un vero impegno rispondere alle esigenze delle persone. Ogni volta ne deriva grande responsabilità, ma in fin dei conti è quello che da sempre mi sento di voler fare". Suor Carmen Nava, ora a Torino ma originaria di Lomagna, il prossimo14 settembre compirà 77 anni, di cui 45 spesi al servizio dei più bisognosi. Dal 4 novembre del 1957 infatti è consacrata alle Missionarie della Consolata e a imprimere un segno ancora più indelebile sul suo desiderio di donarsi agli altri sono stati gli studi che l'hanno portata ad essere infermiera professionale.

Prima a sinistra Suor Carmen (con le sorelle della comunità di Ganta)

Una spinta dal cuore che le ha permesso di affrontare difficoltà enormi e grandi sofferenze, come quelle che derivano dall'accostare il dolore dei malati.
Dal 1970 Suor Carmen svolge il suo servizio al fianco di lebbrosi e tubercolotici e il prossimo inverno sarà di nuovo con loro.
Una permanenza vissuta anche anche durante i quindici anni in cui la guerra ha colpito il paese africano, condividendone sorte e precarietà e assistendo i malati.

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Negli ultimi 4 anni, poi, a rendere ancora più drammatiche le condizioni di un Paese già precario, ci si è messa l'ebola. "Dovevamo stare attenti e adottare precauzioni come non stringerci la mano o abbracciarci" ha raccontato Suor Carmen "Purtroppo accade che molte persone non ti dicano di esserne affette, perché hanno vergogna e soprattutto paura di essere segregate". Il servizio delle suore nel Paese segue un iter semplice all'apparenza ma di estrema responsabilità: "Io presto servizio in una farmacia ma due volte al mese con le mie sorelle faccio visita al villaggio per dare le medicine, gratis e cercare nuovi casi affetti da malattie. Purtroppo ci sono tanti, tanti bambini che prendono la lebbra, ma tutti, dal più giovane al più anziano, richiedono un impegno e risposte molto dettagliate".


Se l'ebola pian piano è andata diminuendo rispetto all'inizio i casi tuttavia non sono scomparsi, perché la gente affetta si sposta e inevitabilmente contagia qualcun altro. Tuttavia grazie all'opera dei missionari, dei volontari e di tutti i medici, anche le situazioni più terribili vengono tamponate e ricevono una "risposta" importante.


Perché fino a quando ci saranno persone che scelgono di mettere a repentaglio la propria vita per gli altri, ci sarà ancora speranza per questo piccolo grande "atomo opaco del male" (G. Pascoli).


(Chi volesse aiutare suor Carmen può farlo attraverso l'associazione missionaria Il Germoglio di Lomagna. Per info clicca qui)

Chiara Commito
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