Mandic: in due notti furto di bobine di rame nell'area officina. Ignoti entrano ed escono indisturbati. La sicurezza in ''discussione''
Si ripropone il tema della sicurezza all'ospedale San Leopoldo Mandic.
In poco più di 24 ore ignoti hanno agito indisturbati mettendo a segno un furto di cavi di rame nella zona dell'officina, scappando poi indisturbati (da una via di fuga non ancora individuata) e costringendo a correre velocemente ai ripari, custodendo il resto della merce in container chiusi.
I due episodi si sono consumati nella notte tra domenica e lunedì e tra lunedì e martedì. I contorni dell'accaduto sono ancora poco chiari e sono in corso tutte le verifiche per capire se tramite il sistema di videosorveglianza sia possibile rintracciare elementi utili alle indagini.
Sembra che qualcuno, a bordo di un mezzo che potrebbe essere stato parcheggiato nei pressi del pronto soccorso oppure indisturbato all'interno del piazzale a pagamento, abbia atteso l'arrivo del buio e l'allentarsi dell'andirivieni di personale e utenza, per poi entrare in azione.
Da quanto si è appreso i malviventi hanno puntato dritto ad alcune bobine in rame che si trovavano nel piazzale dove sono in corso i lavori per la realizzazione della nuova centrale termica. Senza troppa difficoltà la merce è stata prelevata e fatta sparire e così sarebbe successo con altre bobine, la notte successiva, che si erano salvate dall'atto predatorio.
Centinaia i metri di cavo, utilizzati per i lavori di adeguamento degli impianti, che sono così spariti e hanno costretto gli operai a riporre la merce "salva" all'interno di container per evitare ulteriori furti.
I due episodi avvenuti in poche ore portano di nuovo all'ordine del giorno il problema della sicurezza all'interno del presidio che, al momento, non è garantita da alcun personale delle forze dell'ordine o corpo di vigilanza.
La guardia che infatti affiancava il servizio di portineria è stata "tagliata", la notte non resta nessuno e gli eventuali casi di allerta o emergenza sono affidati alla chiamata al 112 con l'arrivo della prima e più vicina pattuglia disponibile.
In poco più di 24 ore ignoti hanno agito indisturbati mettendo a segno un furto di cavi di rame nella zona dell'officina, scappando poi indisturbati (da una via di fuga non ancora individuata) e costringendo a correre velocemente ai ripari, custodendo il resto della merce in container chiusi.
Il cantiere dove sono in corso i lavori, tra il pronto soccorso e la farmacia
I due episodi si sono consumati nella notte tra domenica e lunedì e tra lunedì e martedì. I contorni dell'accaduto sono ancora poco chiari e sono in corso tutte le verifiche per capire se tramite il sistema di videosorveglianza sia possibile rintracciare elementi utili alle indagini.
Sembra che qualcuno, a bordo di un mezzo che potrebbe essere stato parcheggiato nei pressi del pronto soccorso oppure indisturbato all'interno del piazzale a pagamento, abbia atteso l'arrivo del buio e l'allentarsi dell'andirivieni di personale e utenza, per poi entrare in azione.
Una delle porte, non allarmate, poste sul retro
che la notte spesso rimangono aperte
che la notte spesso rimangono aperte
Centinaia i metri di cavo, utilizzati per i lavori di adeguamento degli impianti, che sono così spariti e hanno costretto gli operai a riporre la merce "salva" all'interno di container per evitare ulteriori furti.
I due episodi avvenuti in poche ore portano di nuovo all'ordine del giorno il problema della sicurezza all'interno del presidio che, al momento, non è garantita da alcun personale delle forze dell'ordine o corpo di vigilanza.
La guardia che infatti affiancava il servizio di portineria è stata "tagliata", la notte non resta nessuno e gli eventuali casi di allerta o emergenza sono affidati alla chiamata al 112 con l'arrivo della prima e più vicina pattuglia disponibile.
S.V.