Mandic: un anno fa nel giorno dell'Assunzione moriva il dottor Alberto Bettinelli. Il ricordo dei colleghi di pediatria
Esattamente un anno fa moriva il primario di pediatria dell'ospedale San Leopoldo Mandic dottor Alberto Bettinelli.
Il medico meratese era stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Santa Corona di Pietra Ligure dopo che qualche giorno prima, l'11 agosto, un improvviso malore lo aveva colto mentre si trovava in spiaggia con la madre e la sorella.
Soccorso subito da un rianimatore che si trovava sul posto e trasportato d'urgenza in ospedale non aveva però dato segni di miglioramento e quattro giorni più tardi era deceduto.
La notizia della sua scomparsa si era subito diffusa non solo tra i colleghi, rimasti sconcertati dalla morte, ma anche tra le tante famiglie che si erano affidate alle sue competenze per la cura di alcune malattie rare, per le quali Bettinelli aveva una serie di specializzazioni di alto livello.
Ai funerali celebrati il 19 agosto nella chiesa di Sant'Ildefonso a Milano avevano preso parte centinaia di persone e tanti messaggi di cordoglio erano stati trasmessi alla famiglia, tra cui quelli dei Memores Domini, comunità di cui Bettinelli faceva parte.
La città di Merate nel mese di dicembre gli aveva infine attribuito un riconoscimento alla memoria nel corso della tradizionale cerimonia delle benemerenze civiche di dicembre:
"A riconoscimento delle straordinarie capacità professionali ed umane impiegate per il radicale rinnovamento della Pediatria dell'Ospedale San Leopoldo Mandic di Merate, percorso condiviso con tutti i collaboratori, mettendo al centro il bisogno del singolo bambino, e dell'eccellente attività clinica da lui svolta, fino a farne "Centro di riferimento per le malattie rare". Esempio per i giovani medici. Uomo semplice e umile, capace di accudire i suoi piccoli malati con impegno totale"
Quest'oggi a ricordarlo, nell'anniversario della morte, sono i colleghi di reparto per i quali quest'anno è stato una parentesi di transizione, con il pensiero sempre rivolto a lui.
Il medico meratese era stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Santa Corona di Pietra Ligure dopo che qualche giorno prima, l'11 agosto, un improvviso malore lo aveva colto mentre si trovava in spiaggia con la madre e la sorella.
Soccorso subito da un rianimatore che si trovava sul posto e trasportato d'urgenza in ospedale non aveva però dato segni di miglioramento e quattro giorni più tardi era deceduto.
La notizia della sua scomparsa si era subito diffusa non solo tra i colleghi, rimasti sconcertati dalla morte, ma anche tra le tante famiglie che si erano affidate alle sue competenze per la cura di alcune malattie rare, per le quali Bettinelli aveva una serie di specializzazioni di alto livello.
Ai funerali celebrati il 19 agosto nella chiesa di Sant'Ildefonso a Milano avevano preso parte centinaia di persone e tanti messaggi di cordoglio erano stati trasmessi alla famiglia, tra cui quelli dei Memores Domini, comunità di cui Bettinelli faceva parte.
La città di Merate nel mese di dicembre gli aveva infine attribuito un riconoscimento alla memoria nel corso della tradizionale cerimonia delle benemerenze civiche di dicembre:
"A riconoscimento delle straordinarie capacità professionali ed umane impiegate per il radicale rinnovamento della Pediatria dell'Ospedale San Leopoldo Mandic di Merate, percorso condiviso con tutti i collaboratori, mettendo al centro il bisogno del singolo bambino, e dell'eccellente attività clinica da lui svolta, fino a farne "Centro di riferimento per le malattie rare". Esempio per i giovani medici. Uomo semplice e umile, capace di accudire i suoi piccoli malati con impegno totale"
Quest'oggi a ricordarlo, nell'anniversario della morte, sono i colleghi di reparto per i quali quest'anno è stato una parentesi di transizione, con il pensiero sempre rivolto a lui.
Gentile Redazione,
in questi giorni è impossibile non tornare col pensiero e col cuore alle ore dapprima di angoscia e quindi di grande dolore dello scorso anno quando il nostro dr.Bettinelli ci lasciava dopo un improvviso malore.
Sembra ieri, invece...
Alberto, è stato un anno lungo, denso, impegnato e vorrei dire "di transizione", ma sappi che in tutti noi (e credo che il mio pensiero esprima quello di tutto il Reparto) è rimasto costantemente vivo il tuo ricordo di umanità in primo luogo, ma anche di grande professionalità.
Non è vero che il tempo cancella tutto, è invece vero che, anche se non sei più qui tra noi a discutere di casi clinici, a gioire per un successo personale o di équipe, ad essere partecipe ed un momento di tristezza, è come se ci accompagnassi.
Spesso ci ritroviamo a dire che magari avresti detto o fatto questo o quello nell'una o nell'altra situazione, quale modo migliore per non dimenticare?
Quale modo migliore se non impegnarsi nel lavoro di tutti i giorni per renderti orgoglioso di noi?
Grazie per quello che ci hai insegnato che ci ha reso e ci rende migliori, a te il nostro più caro ricordo ed alla tua famiglia la più fraterna vicinanza.
in questi giorni è impossibile non tornare col pensiero e col cuore alle ore dapprima di angoscia e quindi di grande dolore dello scorso anno quando il nostro dr.Bettinelli ci lasciava dopo un improvviso malore.
Sembra ieri, invece...
Alberto, è stato un anno lungo, denso, impegnato e vorrei dire "di transizione", ma sappi che in tutti noi (e credo che il mio pensiero esprima quello di tutto il Reparto) è rimasto costantemente vivo il tuo ricordo di umanità in primo luogo, ma anche di grande professionalità.
Non è vero che il tempo cancella tutto, è invece vero che, anche se non sei più qui tra noi a discutere di casi clinici, a gioire per un successo personale o di équipe, ad essere partecipe ed un momento di tristezza, è come se ci accompagnassi.
Spesso ci ritroviamo a dire che magari avresti detto o fatto questo o quello nell'una o nell'altra situazione, quale modo migliore per non dimenticare?
Quale modo migliore se non impegnarsi nel lavoro di tutti i giorni per renderti orgoglioso di noi?
Grazie per quello che ci hai insegnato che ci ha reso e ci rende migliori, a te il nostro più caro ricordo ed alla tua famiglia la più fraterna vicinanza.
Rita Grazioli e l'intero gruppo della pediatria di Merate