Merate, Vivenzio: la recinzione è regolare e la roggia non è più attiva. Ma il PGT vigente e le fotografie lo smentiscono

Egregio Direttore,

sono lusingato dal fatto di essere seguito da Lei sui social network, anche se non credo di meritare tanta attenzione.

Quale assessore mi ha posto cinque quesiti e così rispondo:

1) la recinzione e' in regola con le norme vigenti del PGT;

2) l'area risulta essere nel corridoio ecologico e la destinazione VR;

3) il quesito sui massi nella Roggia Annoni e' a dir poco curioso...


Il problema potrebbe esistere se detti massi - posizionati scientemente - sono ostacolo in un alveo attivo.


Quindi i problemi sono tre e per metodo direi:

a) Va individuato se l'alveo e' da considerare ancora attivo (oltre il confine comunale, a Robbiate - ad esempio - non e' piu' reticolo)

b) in caso affermativo verificare se i massi rappresentano ostacolo;

c) in caso affermativo individuare se rappresentano "opera" e quindi sanzionabile a carico di qualcuno.
Vedremo se l'ufficio riterrà di fare valutazioni in merito alla Vostra denuncia.

4) la sollecitazione alla modifica della norma e' giunta dall'UTC, non essendo chiara - e comunque di dubbia interpretazione - la disciplina di coordinamento tra l'area agricola, l'area verde di rispetto ed il vincolo del corridoio ecologico;

5) in commissione e' stata data lettura della nuova norma. Essendo tra le ultime c'era un solo uditore che ne ha potuto ascoltare il contenuto.


La norma recita testualmente:

"sono vietate la costruzione di recinzioni delle proprietà se non con siepi, salvo le recinzioni a protezione di allevamenti e delle aree di nuova piantagione e a quelle strettamente pertinenti gli insediamenti edilizi; dette recinzioni dovranno essere realizzate in pali di legno e rete metallica di altezza complessiva non superiore a m.2,00 dal piano di campagna, idonee a garantire il passaggio al suolo della fauna di piccole dimensioni (con altezza minima dal piano di campagna di 15cm)".

 
Non le nascondo che nel complesso forse occorrerà una ulteriormente precisazione, ma credo che se ciò avverrà, sarà in sede di osservazioni puntuali.

Pertanto se, da cittadino, ha qualcosa da proporre, lo faccia.

So che il consigliere Panzeri ha chiesto informazioni all'Ufficio e magari potrete valutare assieme qualche indicazione da far deliberare al Consiglio Comunale.
 

Data soddisfazione alla Sua curiosità, chiedo un po' di spazio sulle considerazioni preliminari da Lei stesso definite banali:

- il mio "aiuto" a Panzeri non era richiesto, ma ho ritenuto di farlo per la gratuita' dell'attacco, sostanzialmente diretto alla maggioranza che governa Merate. Nel calcio li chiamano "falli da frustrazione" e non mi sembra che questa condizione sia venuta meno. Diversamente non mi spiego perche' trovi ancora spazio nell'incipit di un quesito urbanistico.

Sulle mie mancate risposte, vorrei puntualizzare che quando pose il quesito sul laghetto di Novate era il 16 aprile 2014 e lo pose l'allora assessore competente il quale, via mail, Le rispose che avrebbe chiesto all'ufficio tecnico.

Non so quale seguito Le diede il mio predecessore, ma posso garantire che la pratica e' stata oggetto di approfondita istruttoria da parte degli uffici, con sopralluoghi e vari atti amministrativi.

Concludo augurandomi che la risposta sia per Lei esauriente, anche perché alla Sua replica non potrò aggiungere altro. Non per scortesia, ma perché vado alcuni giorni in vacanza.

Cordialmente

 
Massimiliano Vivenzio


Carissimo Avvocato

Come sa, per grazia ricevuta, sono refrattario a tutti i social e persino al cellulare dotato di fotocamera. Pur essendo stato un pioniere dell'informazione online preferirei di gran lunga le vecchie cabine telefoniche. Ma bando alle facezie veniamo alle domande (che non sono curiosità caro Avvocato ma frutto di un'inchiesta sul campo, campo che dubito Lei abbia mai visto neppure da assessore all'ecologia). E qui mi permetta di avere qualche dubbio sull'affermazione apodittica che la lunga recinzione con rete metallica e di cantiere sia in regola con le norme vigenti del PGT. Posso certo sbagliarmi non avendo la Sua competenza generica e specifica del settore ma il Piano delle regole, a pagina 45, articolo 33.4 recita testualmente:


33.4. Corridoio di connessione fra il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone e il Parco Adda Nord VP.4

Sono vietati:

-      la costruzione di recinzioni delle proprietà se non con siepi, salvo le

recinzioni temporanee a protezione delle aree di nuova piantagione e quelle strettamente pertinenti agli insediamenti edilizi, purché in elementi in legno di tipo aperto con altezza inferiore o uguale a 1.50 mt. Le parti prive di ostacoli debbono avere una superficie minima del 50% di quella totale;

-      la chiusura di sentieri pubblici o di uso pubblico;

-      l'ammasso anche temporaneo di materiali di qualsiasi natura all'esterno delle aree di pertinenza degli insediamenti produttivi o dei cantieri nei quali tali materiali vengono utilizzati, fatta eccezione per l'ammasso di materiali quali stallatico, terricciati, foraggi, insilati, fieni, stocchi e paglie, legnami ed altri prodotti aziendali connessi con la normale pratica agronomica;

-      il livellamento dei terrazzamenti e dei declivi, fatta salva la normale sistemazione idraulica ed irrigua dei campi;


 


Ebbene o le interpretazioni urbanistiche superano quelle linguistiche e allora facciamo un passo indietro oppure, al suo felice ritorno dalle vacanze ci spiegherà le ragioni della Sua risposta che stridono con la normativa vigente.

Ma detto questo la sostanza è un'altra e mi costringe ad inchinarmi di fronte alla Vostra (pure legittima) astuzia. Perché dico così? Perché mettiamo a confronto la norma vigente e la nuova norma.

 
La norma vigente dice:
 
le recinzioni debbono essere in pali di legno.

 

La nuova norma dice:

le recinzioni debbono essere in pali di legno e RETI METALLICHE.


 

E ancora


 
La norma vigente parla di:
 
recinzioni temporanee a protezione delle aree di nuova piantagione

 
La nuova norma  parla di:
 
recinzioni a protezione DI ALLEVAMENTI  e delle aree di nuova piantagione


Ma avvocato l'aggettivo "temporanee" dove è finito?


Ma guarda un po' che stranezza, perché sono state aggiunte le parole RETI METALLICHE e ALLEVAMENTO che non ci sono nell'articolo normativo vigente ed è stato tolto l'aggettivo temporanee? In effetti dicono che il privato abbia l'intenzione di avviare un allevamento di cavalli, un maneggio. Lei assicura che tutto è in regola e noi Le crediamo ma allora perché avete avvertito la necessità di citarle espressamente nella nuova formulazione del piano delle regole? Se poi spostiamo lo sguardo appena un po' in là, nel comune di Imbersago, rileviamo come sia in corso una variante che riguarda il medesimo comparto, anche lì finalizzato al mantenimento di una struttura esistente atta a ospitare cavalli. Solo una coincidenza?

25 gennaio 2015

12 aprile 2015

 
Quanto all'alveo, se sia da considerarsi attivo, la foto scattata a gennaio di quest'anno dovrebbe bastarle a capire che allora era attivo. Capisco la mentalità burocratica noi siamo abituati a guardare le cose come stanno. E abbiamo documentato che di acqua ne scorreva parecchia a gennaio 2015. Poi fatto quel che è stato fatto già ad aprile non ne scorreva più. Al suo acume, la circostanza dice qualcosa? Vero che a Robbiate la roggia è stata interrata e quindi in effetti non svolge più alcun ruolo specifico ma atteniamoci almeno nella forma a quanto esiste oggi sul territorio di Merate.

Massimiliano Vivenzio

La conclusione di questa storia, comunque, è davvero triste: lei per cinque anni è stato assessore all'Ecologia. E l'esito discutibile del Suo mandato è scritto nella mancata conservazione o meglio, nel non aver saputo acquisire al patrimonio pubblico questo splendido (una volta) angolo della città. Mi permetto anche aggiungere che le prime mosse come "capo" politico dell'urbanistica non mancano di suscitare motivi di preoccupazione. Tutte le altre sono chiacchiere in politichese. Salvo che il futuro non riservi sorprese di diversa natura. Ma questo lo vedremo nel tempo. 

C. B.
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