Mandic: prima cuoco in mensa e poi operaio in officina. Da oggi in pensione Carlomagno
E' tempo di pensionamenti per il personale dell'ospedale Mandic di Merate. Dopo il dr. Castelnuovo e il tecnico Chierichetti, oggi è stato l'ultimo giorno di lavoro per Domenico Carlomagno. Persona schiva, ha preferito il saluto di persona a ciascuno dei colleghi con cui ha condiviso questi anni di impegno presso la struttura, e così questa mattina sono stati in tanti a raggiungerlo o ad essere raggiunti direttamente nei reparti, per una pacca sulla spalla e il consueto "beato te".
Classe 1956 all'ospedale di Merate è arrivato nel 1987, dopo le scuole professionali, in qualità di cuoco. Allora, infatti, il servizio mensa non era appaltato ma gestito internamente e Domenico si metteva alla mattina ai fornelli e sfornava piatti che ancora oggi i colleghi rimpiangono. "Allora si mangiava davvero bene!".
Tutto questo è durato fino al 2002 quando il servizio è stato appaltato e di cuochi non ce n'era più bisogno. Forte della sua preparazione professionale e di successivi momenti di formazione, Domenico è stato così spostato approdando all'officina dove oggi ha concluso la sua carriera lavorativa.
Ancora frastornato per questo traguardo, che segna anche un cambio di vita e di abitudini, Domenico non ha deciso come impiegherà il tempo libero. Adesso è il momento dei saluti.
Secondo da sinistra Domenico Carlomagno con i colleghi
Classe 1956 all'ospedale di Merate è arrivato nel 1987, dopo le scuole professionali, in qualità di cuoco. Allora, infatti, il servizio mensa non era appaltato ma gestito internamente e Domenico si metteva alla mattina ai fornelli e sfornava piatti che ancora oggi i colleghi rimpiangono. "Allora si mangiava davvero bene!".
Tutto questo è durato fino al 2002 quando il servizio è stato appaltato e di cuochi non ce n'era più bisogno. Forte della sua preparazione professionale e di successivi momenti di formazione, Domenico è stato così spostato approdando all'officina dove oggi ha concluso la sua carriera lavorativa.
Ancora frastornato per questo traguardo, che segna anche un cambio di vita e di abitudini, Domenico non ha deciso come impiegherà il tempo libero. Adesso è il momento dei saluti.
S.V.