Merate, variante al PGT/4: numerose richieste di cambi d’uso da agricolo a residenziale tra le frazioni di Sartirana e Cassina
Il fascino discreto di Sartirana e Cassina ha colpito ancora. Sono una decina le istanze presentate dai cittadini per chiedere cambi d'uso di terreni o permessi di ampliare edifici già esistenti. Niente di particolarmente imponente ma certo uno sviluppo a macchia di leopardo in una zona ancora molto verde che è diventata anche grazie alla riserva lago il vero polmone della città. Vediamo dunque in rapida successione queste istanze, riservandoci in altra occasione di anticipare quello che sarà l'orientamento della Giunta circa l'accoglimento in tutto, in parte oppure la bocciatura della richiesta.
Osservazione nr. 1: Natalina Castelli, proprietaria di un appezzamento di terreno di 3.820 metri quadrati in via Solferino chiede che la destinazione dei suoi mappali (2002 - 2004) da rurali di coltivazione diventino edificabili al fine di realizzare abitazioni per le figlie di circa 150 mq. ciascuna. La richiedente precisa che le aree confinanti sono già edificate e che l'operazione non è di tipo speculativo ma famigliare.
Osservazione nr. 2: Enrica Bonalume, proprietaria per atto di acquisto risalente al 1980 - venditrice la notissima Maria Giulia Crespi - di un lotto di terreno ripartito su due mappali (1698 - 1699) di complessivi 1.980 metri quadrati chiede il cambio d'uso da E2 - zona agricola di valenza paesistica a edificabile. In considerazione, spiega la richiedente del fatto che i terreni posti in fregio a via del Careggio, sono ai margini di un'area già edificata e che quindi un nuovo edificio non altererebbe il tessuto urbano esistente.
Osservazione nr. 5: Fausto e Franco Perego, residenti in via don Consonni chiedono un cambio d'uso dell'intera area circostante le rispettive abitazioni realizzate agli inizi degli anni '70 in modo da poter ampliare gli edifici e realizzarne di nuovi. L'area circostante gli immobili residenziali (mapp.1167 di ampiezza non precisata) è classificata E2, quindi agricola, e consente ampliamenti soltanto fino a 45 mq. Troppo pochi per realizzare nuove abitazioni o, anche, un semplice ampliamento dell'esistente. Anche in questo caso i richiedenti invocano un cambio di destinazione del terreno, da agricolo a edificabile.
Osservazione nr. 8: Marco Zocchi, notissimo medico, uno dei più stimati esperti di indagini ecografiche, chiede la possibilità di recintare per intero l'area di 3.735 metri quadrati, in parte già edificata e cintata sita in via Fontane. Tale possibilità al momento è negata in quanto l'area in oggetto è classificata come VP4 "Corridoio di connessione fra il parco di Montevecchia, della valle del Curone e il parco Adda nord". I mappali interessati sono il 2688 e il 2690 mentre il 2932 è parzialmente edificato e recintato. In pratica la richiesta è di recintare l'intera proprietà.
Osservazione nr.10: la società Saco Srl con sede in Milano, proprietaria in Sartirana di terreno di 5.620 mq. (C.T. 1724) in via A. Volta, chiede la possibilità di realizzare un edificio unifamiliare di 350 metri cubi, all'incirca 120 metri quadrati in pianta. Richiesta motivata con l'esigenza abitativa di uno dei titolari e motivata col fatto che la zona è già prevalentemente edificata.
Osservazione nr.17: Patrizia Riva, residente in via Marconi, località Cassina Fra Martino, ricordando come sia tuttora pendente un ricorso al Tar, richiede, come già fatto a quanto sembra in fase di valutazione ambientale strategica del PGT, di voler inserire tra le aree edificabili anche il mappale 2777 con i medesimi parametri urbanistici previsti per l'adiacente Ambito di Trasformazione (ATR) 2.
Osservazione nr.22: Giuseppe Massimo Scandella, residente in Merate è proprietario di due mappali in censuario di Sartirana 2384 e 2885 attualmente a destinazione area agricola di valenza paesistica (E2). Chiede il cambio d'uso in modo da poter soddisfare le esigenze abitative delle tre figlie. A sostegno della domanda di cambio di destinazione da area agricola a area edificabile lo Scandella precisa che i terreni confinanti su due lati sono di recente edificazione a scopo residenziale e che la zona è servita da urbanizzazione primaria (fogne ecc.).
Osservazione nr.46: la richiedente è la Immobiliare Diesse Srl, rappresentata dal dottor Dario Perego che, per l'ennesima volta, chiede il parziale cambio d'uso dei terreni retrostanti l'oratorio - i confinanti sono tutti edificati - per finalità famigliare. Si tratta dunque di una richiesta che è stata già respinta in passato e che viene riproposta sempre con modalità contenuta: un rapporto di copertura fondiario pari al 40% dell'area relativamente al mapp.1035 di mq. 5.780 mentre per la differenza si richiede la conferma dell'attuale destinazione "Attrezzature e servizi pubblici". La porzione di area dovrebbe dunque cambiare destinazione da E2 agricola a R3 "tessuto residenziale a media e bassa densità". Il dottor Perego figura proprietario nel medesimo lotto del mapp. 972 di 6.290 mq.
Osservazione nr.68: Maria Grazia e Claudio Rota sono proprietari del mappale 133 attualmente agricolo posto in fregio alla ex statale 36 dello Spluga, sempre censito nel C.C. di Sartirana. I due sono comproprietari dei confinanti mappali edificati. L'edificio è destinato al piano terra a officina meccanica e al piano primo ad abitazione con mansarda. I richiedenti spiegano che le necessità aziendali impongono maggiori spazi con l'installazione di nuovi macchinari e, nel contempo, altre unità residenziali per i figli. Il terreno attualmente è agricolo e non consente alcuna edificazione. I signori Rota sostengono che la concessione di un ampliamento favorirà l'assunzione di altro personale e che comunque l'area è posta in una zona già completamente servita e urbanizzata.
Osservazione nr.71: Lino e Enrico Perego, residenti in località Cassina Fra' Martino, via Principe Falcò, sono comproprietari di un terreno circostante le due rispettive abitazioni poste al civico 10 sul mappale 1228 del nuovo catasto edilizio urbano (NCEU). Il terreno di 5.000 metri quadrati è attualmente agricolo ma viene ritenuto dai richiedenti sproporzionato in relazione alla volumetria della casa cui è annesso per poterlo definire giardino. Anche in questo caso ci sono necessità di figli intenzionati a creare nuovi nuclei famigliari senza allontanarsi dalla casa genitoriale. Per cui si chiede il cambio di destinazione urbanistica da agricolo a residenziale con la concessione di una fascia a basso indice adiacente la pertinenza dell'edificio esistente. Come in tutti gli altri casi si fa appello alle necessità di utilizzare il patrimonio immobiliare per collocarvi la residenza dei figli e delle rispettive nuove famiglie.
Osservazione nr.77: la Vesta s.s. con sede in Torino, divenuta proprietaria di un edificio residenziale unifamiliare posto in via don Consonni 164 al mapp.2928 chiede un semplice cambio di destinazione dell'area a giardino da E 2 che, come abbiamo visto, non consente alcuna edificazione, in A2 pur sempre agricola ma con la possibilità di realizzare una tettoria/bersò al solo fine di pranzare all'aperto. La richiedente per la società semplice, Piera Rossini è assistita tecnicamente dall'architetto Davide Bergna di Oggiono.
4/continua
Osservazione nr. 1
Osservazione nr. 1: Natalina Castelli, proprietaria di un appezzamento di terreno di 3.820 metri quadrati in via Solferino chiede che la destinazione dei suoi mappali (2002 - 2004) da rurali di coltivazione diventino edificabili al fine di realizzare abitazioni per le figlie di circa 150 mq. ciascuna. La richiedente precisa che le aree confinanti sono già edificate e che l'operazione non è di tipo speculativo ma famigliare.
Osservazione nr. 2
Osservazione nr. 2: Enrica Bonalume, proprietaria per atto di acquisto risalente al 1980 - venditrice la notissima Maria Giulia Crespi - di un lotto di terreno ripartito su due mappali (1698 - 1699) di complessivi 1.980 metri quadrati chiede il cambio d'uso da E2 - zona agricola di valenza paesistica a edificabile. In considerazione, spiega la richiedente del fatto che i terreni posti in fregio a via del Careggio, sono ai margini di un'area già edificata e che quindi un nuovo edificio non altererebbe il tessuto urbano esistente.
Osservazione nr. 5
Osservazione nr. 5: Fausto e Franco Perego, residenti in via don Consonni chiedono un cambio d'uso dell'intera area circostante le rispettive abitazioni realizzate agli inizi degli anni '70 in modo da poter ampliare gli edifici e realizzarne di nuovi. L'area circostante gli immobili residenziali (mapp.1167 di ampiezza non precisata) è classificata E2, quindi agricola, e consente ampliamenti soltanto fino a 45 mq. Troppo pochi per realizzare nuove abitazioni o, anche, un semplice ampliamento dell'esistente. Anche in questo caso i richiedenti invocano un cambio di destinazione del terreno, da agricolo a edificabile.
Osservazione nr. 8
Osservazione nr. 8: Marco Zocchi, notissimo medico, uno dei più stimati esperti di indagini ecografiche, chiede la possibilità di recintare per intero l'area di 3.735 metri quadrati, in parte già edificata e cintata sita in via Fontane. Tale possibilità al momento è negata in quanto l'area in oggetto è classificata come VP4 "Corridoio di connessione fra il parco di Montevecchia, della valle del Curone e il parco Adda nord". I mappali interessati sono il 2688 e il 2690 mentre il 2932 è parzialmente edificato e recintato. In pratica la richiesta è di recintare l'intera proprietà.
Osservazione nr. 10
Osservazione nr.10: la società Saco Srl con sede in Milano, proprietaria in Sartirana di terreno di 5.620 mq. (C.T. 1724) in via A. Volta, chiede la possibilità di realizzare un edificio unifamiliare di 350 metri cubi, all'incirca 120 metri quadrati in pianta. Richiesta motivata con l'esigenza abitativa di uno dei titolari e motivata col fatto che la zona è già prevalentemente edificata.
Osservazione nr. 17
Osservazione nr.17: Patrizia Riva, residente in via Marconi, località Cassina Fra Martino, ricordando come sia tuttora pendente un ricorso al Tar, richiede, come già fatto a quanto sembra in fase di valutazione ambientale strategica del PGT, di voler inserire tra le aree edificabili anche il mappale 2777 con i medesimi parametri urbanistici previsti per l'adiacente Ambito di Trasformazione (ATR) 2.
Osservazione nr. 22
Osservazione nr.22: Giuseppe Massimo Scandella, residente in Merate è proprietario di due mappali in censuario di Sartirana 2384 e 2885 attualmente a destinazione area agricola di valenza paesistica (E2). Chiede il cambio d'uso in modo da poter soddisfare le esigenze abitative delle tre figlie. A sostegno della domanda di cambio di destinazione da area agricola a area edificabile lo Scandella precisa che i terreni confinanti su due lati sono di recente edificazione a scopo residenziale e che la zona è servita da urbanizzazione primaria (fogne ecc.).
Osservazione nr. 46
Osservazione nr.46: la richiedente è la Immobiliare Diesse Srl, rappresentata dal dottor Dario Perego che, per l'ennesima volta, chiede il parziale cambio d'uso dei terreni retrostanti l'oratorio - i confinanti sono tutti edificati - per finalità famigliare. Si tratta dunque di una richiesta che è stata già respinta in passato e che viene riproposta sempre con modalità contenuta: un rapporto di copertura fondiario pari al 40% dell'area relativamente al mapp.1035 di mq. 5.780 mentre per la differenza si richiede la conferma dell'attuale destinazione "Attrezzature e servizi pubblici". La porzione di area dovrebbe dunque cambiare destinazione da E2 agricola a R3 "tessuto residenziale a media e bassa densità". Il dottor Perego figura proprietario nel medesimo lotto del mapp. 972 di 6.290 mq.
Osservazione nr. 68
Osservazione nr.68: Maria Grazia e Claudio Rota sono proprietari del mappale 133 attualmente agricolo posto in fregio alla ex statale 36 dello Spluga, sempre censito nel C.C. di Sartirana. I due sono comproprietari dei confinanti mappali edificati. L'edificio è destinato al piano terra a officina meccanica e al piano primo ad abitazione con mansarda. I richiedenti spiegano che le necessità aziendali impongono maggiori spazi con l'installazione di nuovi macchinari e, nel contempo, altre unità residenziali per i figli. Il terreno attualmente è agricolo e non consente alcuna edificazione. I signori Rota sostengono che la concessione di un ampliamento favorirà l'assunzione di altro personale e che comunque l'area è posta in una zona già completamente servita e urbanizzata.
Osservazione nr. 71
Osservazione nr.71: Lino e Enrico Perego, residenti in località Cassina Fra' Martino, via Principe Falcò, sono comproprietari di un terreno circostante le due rispettive abitazioni poste al civico 10 sul mappale 1228 del nuovo catasto edilizio urbano (NCEU). Il terreno di 5.000 metri quadrati è attualmente agricolo ma viene ritenuto dai richiedenti sproporzionato in relazione alla volumetria della casa cui è annesso per poterlo definire giardino. Anche in questo caso ci sono necessità di figli intenzionati a creare nuovi nuclei famigliari senza allontanarsi dalla casa genitoriale. Per cui si chiede il cambio di destinazione urbanistica da agricolo a residenziale con la concessione di una fascia a basso indice adiacente la pertinenza dell'edificio esistente. Come in tutti gli altri casi si fa appello alle necessità di utilizzare il patrimonio immobiliare per collocarvi la residenza dei figli e delle rispettive nuove famiglie.
Osservazione nr. 77
Osservazione nr.77: la Vesta s.s. con sede in Torino, divenuta proprietaria di un edificio residenziale unifamiliare posto in via don Consonni 164 al mapp.2928 chiede un semplice cambio di destinazione dell'area a giardino da E 2 che, come abbiamo visto, non consente alcuna edificazione, in A2 pur sempre agricola ma con la possibilità di realizzare una tettoria/bersò al solo fine di pranzare all'aperto. La richiedente per la società semplice, Piera Rossini è assistita tecnicamente dall'architetto Davide Bergna di Oggiono.
4/continua
