Mandic: il reparto di Farmacia è senza climatizzazione e si raggiungono i 30°C. Medicinali e lavoratori sono a rischio

Uno dei locali della farmacia
La situazione è incandescente, di nome e di fatto.
Da anni, infatti, i locali che ospitano la farmacia dell'ospedale Mandic, ubicati nell'area esterna al Pronto soccorso, sono privi di impianto di climatizzazione e, nonostante le continue sollecitazioni per un intervento, pare proprio che la soluzione sia lontana dall'essere adottata. E se il clima dei mesi scorsi e anche degli anni passati ha, in qualche modo, favorito la sopportazione da parte dei dipendenti (dei farmaci non lo sappiamo, ndr) quest'anno il caldo torrido ha reso tutto più difficile e insostenibile. Tanto che, alla fine dell'ennesimo carteggio (che qualcuno senza mezzi termini ha definito "inutile", ndr), il rappresentante sindacale USB Francesco Scorzelli ha scritto una mail al direttore generale dottoressa Giuseppina Panizzoli e al neo direttore amministrativo Paola Palmieri per sollecitare un intervento risolutivo.
Nei locali del reparto di Farmacia, che sono staccati rispetto al corpo del presidio, già dal mattino le temperature raggiungono e superano i 30°C e la mancanza di una adeguata areazione impedisce in qualche modo di avere un minimo di refrigerio.
Se si considera che per la corretta conservazione dei farmaci per legge la temperatura non dovrebbe superare i 25°C, che le apparecchiature frigorifere sopra una certa temperatura collassano e vanno in til così come in tilt va il sistema nervoso e il fisico di chi vi lavora, si comprende come il problema sia tutt'altro che lieve. Senza considerare che una catena di malori dei lavoratori potrebbe portare anche allo stop del funzionamento del reparto e dunque dell'approvvigionamento di farmaci per l'intero ospedale.
S.V.
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