Merate, variante al PGT/3: le minoranze chiedono il recupero dell'area Beton. Con l'istanza 27 un capannone in via Laghetto

La variante al PGT entra nel vivo. L'analisi delle istanze sarà oggetto della seduta di Commissione Urbanistica del prossimo 22 luglio alle ore 16.00, sede del Municipio. Orario insolito ma da prevedersi, perché le istanze pervenute sono tante, e si spera che tanti siano anche i cittadini presenti. La partecipazione della cittadinanza è uno dei momenti salienti della formazione del PGT.
Molti lettori incominciano a chiedersi cosa ci sia da costruire, ancora, sul territorio di Merate. Domanda legittima visto che negli ultimi venti anni a Merate si è costruito tantissimo e solo lo strumento urbanistico vigente, il PGT del Sindaco Robbiani, ha ridotto al minimo il consumo di suolo. Anzi, il PGT attuale ha reso un punto di forza il recupero e la riqualificazione dei siti produttivi dismessi (area ex Diana; area ex marmista Ferrario; azienda agricola Galbusera...) anziché consumare suolo agricolo.
Non sappiamo se la variante Massironi sarà rispettosa di questa filosofia, o se prevarrà la smania di non dire no al maggior numero possibile di cittadini, desiderosi di rendere edificabile il loro terreno, rigorosamente per necessità del nucleo familiare in continua espansione.

Un'immagine "storica" della centrale per il dosaggio e la preconfezione di calcestruzzo

Certo è che di siti produttivi dismessi a Merate ce ne sono ancora. Pensiamo soprattutto all'area Betonvilla.

L'ex sito produttivo della Beton Villa

Il Gruppo Consiliare di minoranza Prospettiva Comune e il Gruppo Sei Merate, hanno presentato un'istanza per promuovere il recupero del grande impianto di betonaggio abbandonato. La superficie territoriale è di 70 mila metri quadrati e la posizione ottimale.

L'ex palazzina uffici

L'area si presta a diverse funzioni e già ai tempi della consiliatura Robbiani la giunta aveva tentato qualche abboccamento con la proprietà; il PGT targato Lega-PDL ha quindi attenzionato l'area, ma è in occasione della variante attuale che si può tentare un cambio di destinazione d'uso. Prospettiva Comune, nell'istanza, chiede espressamente si eviti di riproporre la funzione produttiva, a vantaggio del terziario direzionale.

Arialdo Villa, fondatore dell'azienda

Almeno il 30% del grande lotto andrebbe poi destinato a servizi per la cittadinanza, spazi pubblici nel verde, aree per lo sport e il tempo libero. L'ex Consigliere Cesare Perego e anche gli esponenti di Sei Merate hanno addirittura avanzato l'idea di creare nell'area Beton un mega impianto sportivo, con nuovo campo da calcio e varie attrezzature.

Il deposito per il ricovero dei mezzi

Proprio di fronte alla ex palazzina uffici Beton Villa che, unitamente al “deposito” per i camion, rappresentava una delle poche edificazioni del comparto, c'è un terreno già oggetto di una richiesta di edificazione, ora ripresentata. Si tratta dell'appezzamento che si trova alle spalle del complesso commerciale della gelateria e della scuola di lingue.

Il terreno dell'istanza n. 27

Il proprietario del pratone (70x80 metri circa) signor Moretti aveva richiesto già in sede di PGT la trasformazione dell'area per la costruzione di un edificio a destinazione produttiva o commerciale. In cambio, visto tra l'altro che in quella zona è previsto lo sbocco della bretellina da Cernusco, che avrebbe limitato le possibilità di azione, si era detto disposto a cedere in compensazione al comune, un equivalente lotto di terra nei pressi dello stadio Ferrario.

Il terreno interessato dall'istanza 27

Ora con l'istanza n. 27 viene avanzata la medesima richiesta per un capannone di dimensioni contenute in 700/1000 mq.
Insomma, viene da concludere dando uno sguardo generale e viste anche le proposte dei gruppi consigliari di minoranza, è finita l'epoca dell'area Cazzaniga o del Municipio di Piazza Eroi (veramente sarebbe ancora aperto il cantiere per il retro, con un leasing che grava ogni giorno sulle casse comunali, per circa 100 euro!) perché, complice la crisi, è finita l'era degli oggetti architettonici spettacolari, la famosa mediateca del sindaco e dell'architetto per usare un'espressione eufemistica.
In tempo di crisi ricomporre i territori attraverso lo spazio pubblico e il paesaggio non costa niente rispetto a un programma architettonico di grande peso come un museo o un palazzo dei congressi.


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