Merate: un'alleanza terapeutica contro il diabete. Cani tutor per assistere i malati

Il diabete è una malattia diffusissima, cronica della quale, spesso, molti non sono consapevoli. A parlarne nel corso dell'ultimo incontro organizzato per il ciclo "Cultura della salute" sono stati il dottor Massimo Vanoli, primario di medicina al Mandic di Merate ed Eloisia d'Andrea ed Elena Passini, ovvero le due dottoresse che se ne occupano direttamente nell'ospedale di via Cerri.

Il dr. Massimo Vanoli

"Il diabete sta crescendo in tutto il mondo - ha esordito il dr. Vanoli - è una malattia silente, che spesso il paziente non "avverte". I valori della glicemia superiori ai limiti sono segnali sulla sua presenza, ma non sempre gli unici. E' una malattia importante, che va assolutamente curata, perchè riduce le aspettative di vita. Apre infatti la strada ad altre patologie e complicanze. Nelle regioni del Nord, dati marzo 2015, interessa una percentuale di poco inferiore al 5% della popolazione. Della malattia genericamente definita diabete mellito esistono in realtà più varianti, ma la forma assolutamente più frequente è quella nota come diabete di tipo 2, che colpisce soggetti in età adulta, con complicanze spesso già presenti al momento della diagnosi".

Le dottoresse Eloisia D'Andrea e Elena Pasini

"L'obesità può favorirla. Nell'80% dei casi chi si ammala di diabete è obeso
- ha continuato la dottoressa Eloisia D'Andrea, uno dei medici che al Mandic si occupano di diabete - E' una malattia, cronica, dalla quale non si guarisce, ma con la quale si può convivere. Occorre allora cercare di prevenirla con comportamenti corretti, o curarla con diagnosi precoci. Non è ereditaria, ma nelle famiglie dove si è sviluppata, ha una presenza maggiore. Le complicanze prendono in considerazione circolazione (infarto ictus), occhi, reni, nervi e piedi. Il 40-60% delle amputazioni è conseguente al diabete. Non a caso si parla di "esplosione di complicanze". Nella diagnosi la tempestività è fondamentale. Quanto alla cura, essendo una malattia cronica, il rapporto team-paziente è fondamentale. E' quella che io definisco "alleanza terapeutica".


"Il diabete non è come la polmonite che si cura, ma richiede una terapia che ci accompagnerà per tutta la vita - ha sottolineato anche la dottoressa Elena Pasini - la collaborazione col paziente è fondamentale. Io dico sempre che deve essere educato, per cercare di ridurre al minimo le complicanze. E' una malattia che richiede dunque la cura personalizzata. Strumenti terapeutici sono anche l'educazione, lo stile di vita, l'attività fisica. Per chi è ammalato di diabete, e obeso, ridurre dal 5 al 10% il peso riduce molto il rischio cardiovascolare. La dieta mediterranea è indicata".

In primo piano Daniela Cardillo di Greendogs

In appendice, la dottoressa Daniela Cardillo di "Greendogs" ha illustrato un programma di addestramento di "cani tutor per diabetici". Riferimenti www.greendogs.it cell. 334 2868579.

Sergio Perego
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