Mandic: l’attività radiologica informatizzata col ''Ris-Pacs''
L'impianto era già stato implementato nelle settimane scorse , prima al Manzoni e , successivamente, all'Umberto I di Bellano e presso il Poliambulatorio di Oggiono.
Le novità sono davvero tante e segnano un decisivo salto di qualità della gestione dell'offerta radiodiagnostica , con benefici notevoli anche per l'utente. "Il medico radiologo - spiega Rodolfo Milani Capialbi , Primario della Struttura di Radiologia del Mandic e Direttore del Dipartimento Immagini e Terapia Radiante dell'Azienda Ospedaliera - ha da oggi a disposizione moderne stazioni di refertazione Ris-Pacs con due monitor ad alta risoluzione per la visualizzazione delle immagini radiologiche e un terzo monitor per la gestione del referto. Un sistema di dettatura vocale, appositamente concepito per il riconoscimento automatico dei termini di uso medico, permette poi al radiologo di stilare rapidamente il referto senza la necessità di digitare sulla tastiera del pc . Il sistema consente , altresì , di richiamare e visualizzare a monitor gli esami precedenti del paziente".
"Le immagini - dice Fausto Declich, responsabile del servizio di Fisica Sanitaria dell'AO e del processo di implementazione del sistema Ris-Pacs aziendale - saranno memorizzate su una infrastruttura informatica presso la nostra Azienda e successivamente archiviate, per un lungo periodo , in un data center esterno tramite collegamento in fibra ottica. Quello dell'Azienda Ospedaliera lecchese è uno dei primi impianti Ris-Pacs in Italia concepito con la logica cloud ".
Attualmente continueranno ad essere consegnate agli utenti le tradizionali lastre (film radiografici) per gli esami radiologici effettuati ; presto , appena il sistema avrà consolidato la propria implementazione, nel giro di qualche settimana, sarà utilizzato un CD che conterrà le immagini diagnostiche e un software, autoinstallante, che permetterà di visualizzare l'esame su qualsiasi pc.