Mandic/10: in Cardiologia aumento delle MAC e dell'attività ambulatoriale. Il reparto all'avanguardia per il controllo da remoto dei dispositivi applicati ai pazienti

È un'attività molto varia e di livello elevato quella offerta dalla struttura complessa di Cardiologia di Merate che dalla presa in carico di pazienti con problematiche di cuore arriva fino al trattamento di soggetti con dipendenza da fumo, garantisce un'assistenza e un supporto in corsia, gestisce "a distanza" i portatori di device cardiaci (pacemaker, defibrillatori, loop recorder), ha attivato un ambulatorio per le valvulopatie gravi a cadenza quindicinale.

Parte dell'équipe di Cardiologia. Al centro il primario dr. Stefano Maggiolini

In servizio ci sono 12 medici più il primario dr. Stefano Maggiolini e una trentina di infermieri.
La degenza media nel 2014 si è assestata sotto la media regionale con 5,4 giorni contro i 6,2 delle strutture lombarde (valore che si è abbassato di ben un punto percentuale nell'ultimo quinquennio).
Per quanto riguarda l'attività di ricovero ordinario nel 2014 ci sono state 1043 dimissioni (in linea con gli altri anni, poiché il 2013 è stato un caso anomalo con 1135 dimessi).

I casi urgenti hanno raggiunto l'86,6% contro il 74% del 2008 mentre i dati sulla mortalità sono molto bassi non arrivando nemmeno al 2%.
I pazienti dimessi in day hospital sono stati 59 nell'ultimo anno a cui vanno aggiunti i 22 dal day surgery.
Nel complesso la lieve riduzione dei ricoveri della struttura meratese si colloca all'interno di una riduzione globale dell'attività del presidio nel 2014 così come dei dati generali che escono a livello italiano.


A questa riduzione si è però associato un aumento del peso medio dei pazienti sia nei ricoveri ordinari che in quelli del day surgery espressione della maggior complessità dei pazienti trattati.


Relativamente all'attività ambulatoriale e di diagnostica sono stati applicati 2541 holter, contro i 2141 del 2008, sono state effettuate 3567 visite cardiologiche  (3274 nel 2008)  e sono stati eseguiti 1333 test ergometrici.
È aumentata l'attività per esterni del laboratorio eco (+10% in un solo anno) che, nel complesso, sono stati 4241 (contro i 3902 del 2008).
L'attività ambulatoriale è cresciuta del 4% (da 15305 prestazioni a 15981). Se si considerano anche le MAC (Macroattività Ambulatoriali Complesse) l'aumento che si registra è addirittura del 16%.


L'elettrofisiologia ha contato un lieve calo, legato al trend complessivo del presidio ma è cresciuta la collaborazione con il polo lecchese dove negli ultimi 4 mesi del 2014 sono stato inviati 9 pazienti per essere sottoposti ad ablazione per aritmia.
Un particolare apprezzamento lo merita l'attività di controllo a distanza degli apparecchi quali pacemaker che è passata dai 226 casi del 2010 ai 1505 del 2014.

Questo tipo di monitoraggio a distanza (in "remoto" per usare il gergo tecnico) è chiaramente un grande passo in avanti che, seppur non ancora valorizzato appieno, consente già ora una riduzione del disagio dei pazienti, un miglioramento dei controlli e, sul lungo periodo, anche un risparmio economico. E per questo servizio (che si applica anche ai pazienti delle case di riposo) la struttura meratese è tra le più attive in regione.
Da segnalare infine che a partire dagli ultimi mesi del 2014 è iniziata una attività ambulatoriale con cadenza quindicinale per i pazienti con valvulopatia importante che vengono seguiti con un follow-up clinico ed ecocardiografico da personale dedicato.


Saba Viscardi
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