Mandic: il saluto in ''rima'' dei colleghi al dottor Manganini, urologo, che operava declamando poesie di Pascoli e Leopardi

Per festeggiare il suo pensionamento, memori delle sedute operatorie quando prima di iniziare l'intervento per stemperare la tensione declamava poesie di Pascoli o Leopardi, il suo staff gli ha preparato un "componimento", un vero e proprio "saluto in rima". Che lo ha fatto sorridere e anche un poco commuovere.

Al centro, accanto al primario dr. Pierluigi Carzaniga, il dottor Vittorio Manganini

Il dottor Vittorio Manganini, ufficialmente in pensione dal primo agosto, al Mandic ha già concluso il suo "mandato" ma in questi giorni sta chiudendo gli ultimi "casi" e, quindi, in corsia c'è ancora e la sua presenza è salutata da un "buon riposo dottore", cui fa eco uno scaramantico "grazie".
Classe 1952, nativo di Lomagna ma cresciuto a Casatenovo, Manganini ha frequentato l'università di Milano dove ha conseguito anche la specializzazione in Urologia.

Il saluto "in rima"

La sua attività professionale si è svolta tra i diversi ospedali della Lombardia: Varese, Como, Vimercate, Chiari, Monza e dal 2010 presso l'azienda ospedaliera di Lecco.

Una lunga carriera, 42 anni e 8 mesi di cui 7 riscattati tra laurea e servizio militare, che lo hanno portato a operare centinaia e centinaia di pazienti che, anche oggi, potranno comunque beneficiare della sua professionalità (presso il centro Torri Bianche di Vimercate ed è in fase di valutazione una collaborazione con una struttura di Monza), sviluppatasi e perfezionatasi grazie alle ultime tecniche, soprattutto quelle laparoscopiche.


Un tempo "paracadutista" (all'epoca del militare), il dottor Manganini resta uno sportivo e nelle ore libere che, spera, di potersi ricavare, non mancheranno di certo lunghe scampagnate in mountain bike. E naturalmente la lettura ancor più assidua dei suoi poeti preferiti.

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S.V.
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