Ospedali: sale operatorie, Rsu critiche sulla riorganizzazione

I rappresentanti sindacali dell'Azienda ospedaliera della provincia di Lecco hanno diffuso un comunicato per denunciare difficoltà e disagi derivante dall'applicazione del modello riorganizzativo delle sale operatorie. E' già noto come la carenza di anestesisti rianimatori

minacci di ridurre l'attività chirurgica. Qui nel comunicato si va oltre segnalando anche situazioni che, ipoteticamente, potrebbero disattendere i protocolli aziendali. Il vertice aziendale, peraltro, è tuttora privo del direttore amministrativo e del capo dipartimento amministrativo; il Mandic ha perso il direttore amministrativo e corre voce che il direttore sanitario, Gedeone Baraldo, potrebbe essere destinato a ricoprire analogo incarico anche al Manzoni. Persistono grosse carenze di personale al Pronto soccorso di Merate e ancora non si sa se e quando saranno coperti i ruoli di primario vacanti. Tra breve lascerà l'azienda anche l'urologo Vittorio Manganini, una delle colonne portanti, del presidio di via Cerri, mentre l'Ortopedia continua ad essere "diretta" dal dottor Poli che ricopre anche l'incarico di primario al Manzoni. Insomma il quadro non è certo confortante. L'Azienda, dal canto suo, non diffonde notizie né dà spiegazioni circa le strategie in atto.

Ecco il comunicato integrale delle RSU.

A TUTTI I LAVORATORI
E ALL'AZIENDA OSPEDALIERA
 

In quest'ultimo mese abbiamo assistito all'applicazione del progetto sulla nuova riorganizzazione delle Sale Operatorie.


Applicazione, che da subito ha causato molte difficoltà e disagi sia dal punto di vista della turnistica, che nell'organizzazione degli interventi (nulla è cambiato rispetto a prima ...), difficoltà che sono state subito poste all'attenzione da parte dei lavoratori, affidandoci il mandato di intervenire affinché si potesse sospendere questa riorganizzazione, dandoci modo di affrontare i problemi emersi nel rispetto e sicurezza del paziente e dei lavoratori.

Nonostante le nostre sollecitazioni al tavolo della delegazione Trattante, l'A.O., sebbene abbia anche riconosciuto la legittimità e ammesso alcune delle istanze dei lavoratori, si è dichiarata irremovibile sulla ipotesi di rinvio del progetto, (nessuno ne ha chiesto il blocco definitivo!!!!), e ha continuato a manifestare rassicurazioni che non si sono tradotte in soluzioni concrete  delle nostre rimostranze, anzi, gli Operatori delle sale Operatorie continuano a vivere profondi disagi:

-     Colleghi che collaborano all'esecuzione d'interventi chirurgici mai effettuati prima, senza adeguata formazione e validazione della stessa, se non in rari casi con simulazioni disattendendo i protocolli vigenti in A.O.;

-     Il continuo cambiamento della turnistica, la matrice dei turni è ancora disattesa e spesso, a metà settimana non è ancora noto il turno del lunedì successivo con evidente ripercussione  sull'organizzazione della propria vita/familiare;

-     Questa situazione organizzativa non sempre garantisce le pause fisiologiche, il recupero riposo compensativo della reperibilità in giorno festivo e questo comporta evidenti problemi di salute e sicurezza.

-     Problemi di gestione nella filiera organizzativa del paziente, reparto, radiologia, tecnici ecc..

Pur comprendendo le difficoltà che stanno vivendo in questo momento i vertici aziendali, riteniamo che questo comportamento, sia il modo peggiore per iniziare un rapporto di confronto e buone relazioni sindacali  con la rappresentanza dei Lavoratori appena eletta.

La RSU, e i lavoratori, ritengono che nonostante si siano affrontati i problemi posti, ci spiace costatare che l'Azienda continua nel suo atteggiamento di sottovalutazione e imperizia.

Riteniamo, che a fronte di questa situazione, si metta in discussione la centralità del paziente come più volte sottolineato sia per iscritto sia nel confronto.

Centralità, che possiamo confermare a tutt'oggi, è stata garantita dalla professionalità degli Operatori delle Sale Operatorie, nonostante l'atteggiamento autoritario degli Organizzatori del progetto e della Dirigenza Aziendale.

A questo punto, se da parte dei Vertici Aziendali si vuole continuare su questo percorso, senza attivare un vero confronto sia con la RSU sia con i lavoratori delle Sale Operatorie, al fine di rendere veramente questa riorganizzazione funzionale a un progetto, siamo e saremo costretti da subito a rispondere con i mezzi consentiti dalle normative vigenti a sostegno degli operatori delle Sale Operatorie.
Ci è gradita porgere i più cordiali saluti, citando questa volta non articoli di leggi e regolamenti ma due articoli de:

 

ll Codice deontologico dell'Infermiere
Approvato dal Comitato centrale della Federazione con deliberazione n.1/09 del 10 gennaio 2009
e dal Consiglio nazionale dei Collegi Ipasvi riunito a Roma nella seduta del 17 gennaio 2009


Capo VI

Articolo 48
L'infermiere, ai diversi livelli di responsabilità, di fronte a carenze o disservizi provvede a darne comunicazione ai responsabili professionali della struttura in cui opera o a cui afferisce il proprio assistito.

Articolo 49
L'infermiere, nell'interesse primario degli assistiti, compensa le carenze e i disservizi che possono eccezionalmente verificarsi nella struttura in cui opera. Rifiuta la compensazione, documentandone le ragioni, quando sia abituale o ricorrente o comunque pregiudichi sistematicamente il suo mandato professionale.


28/4/2015

La RSU dell'A.O.
della Provincia di Lecco 


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