Il dr. Roberto Pinardi
E' l'ultimo atto firmato dal dottor Roberto Pinardi, direttore amministrativo dell'azienda ospedaliera della provincia di Lecco, che lunedì lascerà il nostro capoluogo per prendere servizio all'Asl di Sondrio, andando così a raggiungere il dottor Mauro Lovisari. Finalmente il contratto con la società "Ceima gestione servizi diagnostici Srl di Monza" è stato sottoscritto avviando così l'iter per l'acquisizione della Risonanza Magnetica al San Leopoldo Mandic. Si tratta di un'operazione "in service" che prevede la messa a disposizione da parte del fornitore dell'impianto diagnostico, del personale sanitario e tecnico dedicato e i materiali di consumo necessari per l'effettuazione dell'esame. L'apparecchiatura, come noto, è una Philips da un 1,5 tesla che, come recita il comunicato stampa, "
rappresenta l'ultimo stadio dell'evoluzione tecnologica nel settore della diagnostica per immagini. Consente indagini di altissimo livello e un dettaglio informativo per qualsiasi parte del corpo. L'apparecchiatura è dotata di tutti i metodi di scansione disponibili, in grado di rispondere alle esigenze di diagnostica sia in campo neurologico che per applicazioni body, angiografiche, cardiache oltre che per studi ortopedici ad alta risoluzione. Questa tecnologia d'eccellenza offre al paziente comfort, una possibilità di posizionamento e velocità di esecuzione che, insieme, riducono una certa sensazione di claustrofobia". Il contratto ha durata 8 anni e prevede per il primo e il secondo anno un numero di 5.500 esami; dal terzo anno le prestazioni dovranno aumentare a seimila. Numeri che dovrebbero consentire l'economicità dell'operazione alla Ceima, ma che non è certo si possano raggiungere nell'ambito del bacino dell'ospedale di Merate. Con la firma del contratto si potrà dare avvio ai lavori di preparazione del locale individuato in cui installare la RMN, al piano terra nel reparto di Radiologia. I primi esami, salvo contrattempi e ritardi, potranno essere effettuati in autunno.
L'iter per dotare il Mandic di una Risonanza Magnetica era stato avviato una decina d'anni fa dall'allora direttore generale Pietro Caltagirone, che già aveva previsto il "service", in sostanza mettendo a disposizione i locali. Anche Mauro Lovisari aveva preso subito a cuore la questione ma i tempi si sono dilatati anche per resistenze in ambienti regionali. Con la firma di questa mattina si conclude quindi il lungo procedimento. E ci si augura che nel giro di sei mesi l'importante apparecchiatura diagnostica sarà davvero in funzione.