Accadeva 30 anni fa/11, 29 marzo: la ''Camuzzi'' chiude la cassa. E Giuseppe Ghezzi terminava il suo decennio di primo cittadino

L'ora legale scatta alle 2 della notte del 31 marzo. Si tornerà al "solare" soltanto il 29 settembre. Ogni anno, anche quel 1985, si confrontano i pro e i contro. I primi esaltano il risparmio di circa 500 milioni di kw, pari a circa 50 miliardi di lire; i secondi sottolineano tutti i disturbi provocati sia dal cambio di passo dell'orologio sia dalla maggior lunghezza del giorno e quindi della luce. Ma così è e così sarà.

Le notizie della settimana sono sostanzialmente due: un nuovo smottamento a Robbiate con massi che rotolando lungo il pendio finiscono contro il ristorante Toscano e la soppressione dell'ufficio-cassa presso la Camuzzi, concessionaria per la distribuzione del gas che aveva sede in via Spluga a Cernusco motivata dalle troppe rapine.

Lo smottamento stavolta però riguarda la recinzione di una proprietà privata, la villa Fontana. Blocchi di pietra e calcinacci rotolano fino al ristorante Toscano distruggendo nella corsa anche un serbatoio del gas. Nessun ferito, soltanto danni alle strutture esterne al notissimo locale, meta ambita sia per l'ottima cucina sia per l'impagabile vista sul fiume Adda e sul ponte San Michele.

Più preoccupante la decisione della Camuzzi gazometri di sopprimere la cassa per timore di rapine. Gli sportelli si trovavano in via Spluga 49, in una struttura fatiscente e priva di qualsiasi forma di sicurezza. Ad essa faceva riferimento la popolazione di tre comuni, Merate, Cernusco e Osnago con circa 7.500 utenti la metà dei quali solita pagare la bolletta in contanti allo sportello. Dunque un rischio troppo alto considerando la facilità con cui eventuali rapinatori avrebbero potuto impossessarsi degli incassi. Per i tre comuni la ricerca di una difficile soluzione al problema.

La sede della Camuzzi

Brivio si distingue per le prese di posizione dei suoi cittadini. In duecento firmano una petizione per chiedere interventi atti a rendere meno pericolosa la curva in prossimità di San Leonardo teatro di frequenti incidenti e perdite di carico da parte dei mezzi pesanti. Altri 590 invece si associazione ai pescasportivi per contrastare il fenomeno dell'inquinamento dell'Adda. L'idea è quella di presidiare la sponda briviese per impedire sversamenti come quello di qualche settimana prima che aveva inquinato un tratto di fiume con grandi chiazze di gasolio. Il sindaci Giuseppe Cameroni dichiarava di voler affrontare con determinazione la questione viabilità sulla 342. Ma il Sindaco doveva anche guardarsi in casa. La Dc locale per bocca del suo segretario Ferdinando Massironi lo aveva richiamato duramente all'ordine chiedendo che applicasse il programma elettorale in sintonia con il partito.

Giuseppe Cameroni e Nando Massironi

Sempre ricca la cronaca nera. A Casatenovo i soliti ignoti mettevano a segno due colpi nel giro di 24 ore alla scuola media "Gaetana Agnesi". Due notti, due furti. Bottino svariati milioni di lire in impianti Hi-Fi, macchine fotografiche, registratori, macchina per scrivere elettrica e altro materiale didattico. Sempre a Casatenovo l'ennesimo incidente stradale con una 27enne investita da una motocicletta mentre attraversava la strada in via Crotta. Leggermente feriti anche il centauro e la ragazza che viaggiava sul sellino posteriore della moto.

Giuseppe Ghezzi (sindaco DC), Luigi Zappa (capogruppo DC), Silvio Valtorta (PRI)

Gaetano Riva (PSDI), Marcello Basosi (PSI), Ambrogio Sala (PCI)

Si chiudeva, infine, la stagione politica di Giuseppe Ghezzi con un ultimo consiglio comunale iniziato il 22 marzo e conclusosi dopo l'esame di ben settanta punto all'ordine del giorno, il 27 marzo. Era toccato al leader storico della Dc, l'ingegner Luigi Zappa tracciare il bilancio degli ultimi dieci anni, nella seduta di venerdì 22, in occasione dell'approvazione del bilancio 1984, nella sua veste di capogruppo di maggioranza. Zappa ripercorse tutto quanto era stato fatto nelle due legislature guidate da Giuseppe Ghezzi  intrattenendo consiglieri e pubblico per oltre mezzora. Un viaggio a ritroso per capire come e perché Merate si stava sviluppando in modo molto marcato seguendo il dettato del primo piano regolatore generale varato nel 1983 in sostituzione del vecchio piano di fabbricazione. Al termine il consuntivo veniva approvato con i voti della Dc. Silvio Valtorta (Pri) e Gaetano Riva (Psdi) si astenevano. Voto contrario del Psi, guidato da Marcello Basosi (tre consiglieri) e del Pci di Ambrogio sala (6 consiglieri).

Continua/11
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