Mandic: il presidio perde il servizio di ''guardia notturna''. E ora a rischio ci sono turnazioni e stabilità del personale

Dal 28 febbraio l'ospedale Mandic di Merate ha perso il servizio di guardia notturna. Senza alcun preavviso, infatti, il presidio si è trovato sguarnito del vigilantes che, tutte le notti, sabato e domeniche comprese, dalle 22 e fino alle 6 del mattino, era presente in portineria e compiva, come da contratto, tre "giri" perlustrativi all'interno del perimetro ospedaliero.

Il commissario dell'AO
dottoressa Giuseppina  Panizzoli
La notizia, trapelata in questi giorni, e che non è stata seguita da alcun comunicato ufficiale né motivazione, non ha mancato, come intuibile, di generare i problemi che, già ora si stanno delineando all'orizzonte. Se, infatti, sul tavolo della regione si potranno sbandierare dei "risparmi" (sullo stesso tavolo non si diranno però per e su cosa, ndr) dall'altro ci sarà un aggravio di lavoro sul personale, già all'osso e "tirato" negli orari, e per il quale non è previsto alcun rinforzo.

Il servizio, che si andava ad affiancare al portierato notturno, offrendo però una maggiore garanzia di sicurezza, in quanto gestito da personale esperto e qualificato, vedeva la presenza di due guardie in alternanza a Merate che, dal 1° gennaio 2013 e fino ad agosto 2015 avrebbero dovuto fornire la loro prestazione. Il "guardiano" entrava in attività alle 22, orario con cui poi si è deciso di far coincidere anche la chiusura degli accessi, compiva un primo giro a inizio turno e altri due durante la notte, controllando che non ci fossero intrusi, abusivi stazionanti negli spazi aperti, movimenti sospetti. Alle sei smontava in corrispondenza con l'inizio del turno mattutino della portineria.

Ora questo servizio non c'è più. Un primo giro di controllo potrebbero farlo i "portinai" (sempre che il loro contratto lo preveda e li tuteli, ndr) ma i successivi vista anche la "pericolosità" di incontri non desiderati, è quasi certo che saranno aboliti.

A Lecco, stando a indiscrezioni, sarebbe successa la stessa cosa con la differenza che, pare, i problemi di aggravio sul personale non dovrebbero registrarsi in quanto la situazione sarebbe "migliore".

S.V.
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