Mandic: riunione sindacale annullata. E l'USB va all'attacco
L'oggetto della mail non lascia dubbi a fraintendimenti: "Cominciamo molto male" e così a pochi giorni dalle elezioni, con il sorprendente risultato raggiunto dai delegati USB dell'azienda ospedaliera, già la disdetta di un incontro, senza comunicazione tempestiva, suscita malumori.
"Non comprendiamo la maleducazione, di non avvisare i nuovi eletti RSU del rinvio dell'incontro del giorno 17 marzo 2015, per il quale noi quattro (cinque) dell'USB avevamo già disdetto impegni pregressi" si legge nella mail a firma Francesco Scorzelli, Garone Antonino, Mucci Lori, Gradilone Antonia, regalo CISL "Speriamo che il tutto sia dovuto a un malinteso e attendiamo le scuse che già accettiamo, in caso contrario, ribadiamo cominciamo molto male e i 195 lavoratori che rappresentiamo saranno informati di tale comportamento".
Ci ha impiegato qualche giorno ma poi la risposta poi del responsabile dei rapporti sindacali aziendale Luigi Carrabba, è arrivata.
"La Commissione Elettorale, trascorsi i giorni previsti, in assenza di ricorsi, comunica ufficialmente alle OO.SS. e all'Amministrazione i risultati definitivi e i nomi degli eletti, e da quel momento l'amministrazione ne prende atto e riconosce agli stessi le prerogative previste dalla normativa. Poi, l'azienda, prima di iniziare il confronto con la nuova RSU, deve aspettare che la stessa decida la propria forma organizzativa e la modalità di confronto (riunioni preventive per definire la linea? Riunioni successive agli incontri per convalidare gli accordi? coordinamento? Partecipazione plenaria?). In assenza di questi elementi, è ovvio che l'incontro calendarizzato con la precedente RSU per il 17 dovesse essere annullato. E' altrettanto ovvio che la disdetta di un incontro si invii ai soggetti che sono stati invitati a quell'incontro (tutta la precedente RSU, anche quelli decaduti) e non ai soggetti che di quella convocazione non ne sanno nulla; per contro, se avessimo mantenuto la data, avremmo dovuto comunicare la convocazione ai nuovi eletti".La spiegazione "tecnica" si conclude con un pizzico di polemica in risposta alla prima mail dei delegati Usb e ai loro 195 voti "si potrebbe ribattere che se è vero che 195 dipendenti Le hanno dato il loro consenso, ce ne sono circa 2200 che non lo hanno fatto e che non si riconoscono nella Sua sigla sindacale".
Il carteggio si conclude, infine, con la mail a titolo personale a firma di Scorzelli. "Faccio fatica a trovare nella nostra mail obiezioni procedurali di natura sindacale ( di cui ovviamente sono un dilettante, ma imparo in fretta!!!) ma di buona creanza, abbiamo chiesto che la comunicazione dell'annullamento incontro del 17 marzo (che tra l'altro condivido) venisse inviata anche ai delegati USB come lo è stata anche ad altri neo eletti in RSU" che promette "I rapporti con l'amministrazione e con le sigle sindacali, complici dello situazione in cui versa oggi il mondo del lavoro, saranno pessimi e caratterizzati da conflitto e disprezzo, se verranno calpestati i diritti dei lavoratori e dei cittadini".
Insomma la storia...è appena cominciata.
"Non comprendiamo la maleducazione, di non avvisare i nuovi eletti RSU del rinvio dell'incontro del giorno 17 marzo 2015, per il quale noi quattro (cinque) dell'USB avevamo già disdetto impegni pregressi" si legge nella mail a firma Francesco Scorzelli, Garone Antonino, Mucci Lori, Gradilone Antonia, regalo CISL "Speriamo che il tutto sia dovuto a un malinteso e attendiamo le scuse che già accettiamo, in caso contrario, ribadiamo cominciamo molto male e i 195 lavoratori che rappresentiamo saranno informati di tale comportamento".
Ci ha impiegato qualche giorno ma poi la risposta poi del responsabile dei rapporti sindacali aziendale Luigi Carrabba, è arrivata.
"La Commissione Elettorale, trascorsi i giorni previsti, in assenza di ricorsi, comunica ufficialmente alle OO.SS. e all'Amministrazione i risultati definitivi e i nomi degli eletti, e da quel momento l'amministrazione ne prende atto e riconosce agli stessi le prerogative previste dalla normativa. Poi, l'azienda, prima di iniziare il confronto con la nuova RSU, deve aspettare che la stessa decida la propria forma organizzativa e la modalità di confronto (riunioni preventive per definire la linea? Riunioni successive agli incontri per convalidare gli accordi? coordinamento? Partecipazione plenaria?). In assenza di questi elementi, è ovvio che l'incontro calendarizzato con la precedente RSU per il 17 dovesse essere annullato. E' altrettanto ovvio che la disdetta di un incontro si invii ai soggetti che sono stati invitati a quell'incontro (tutta la precedente RSU, anche quelli decaduti) e non ai soggetti che di quella convocazione non ne sanno nulla; per contro, se avessimo mantenuto la data, avremmo dovuto comunicare la convocazione ai nuovi eletti".La spiegazione "tecnica" si conclude con un pizzico di polemica in risposta alla prima mail dei delegati Usb e ai loro 195 voti "si potrebbe ribattere che se è vero che 195 dipendenti Le hanno dato il loro consenso, ce ne sono circa 2200 che non lo hanno fatto e che non si riconoscono nella Sua sigla sindacale".
Il carteggio si conclude, infine, con la mail a titolo personale a firma di Scorzelli. "Faccio fatica a trovare nella nostra mail obiezioni procedurali di natura sindacale ( di cui ovviamente sono un dilettante, ma imparo in fretta!!!) ma di buona creanza, abbiamo chiesto che la comunicazione dell'annullamento incontro del 17 marzo (che tra l'altro condivido) venisse inviata anche ai delegati USB come lo è stata anche ad altri neo eletti in RSU" che promette "I rapporti con l'amministrazione e con le sigle sindacali, complici dello situazione in cui versa oggi il mondo del lavoro, saranno pessimi e caratterizzati da conflitto e disprezzo, se verranno calpestati i diritti dei lavoratori e dei cittadini".
Insomma la storia...è appena cominciata.