Mandic: parere negativo della PL per il parcheggio sottoposto ai vincoli del codice
Il parcheggio all'interno dell'area dell'ospedale e l'eventuale sanzionamento di comportamenti contrari al codice della strada non potrà essere regolamentato dall'intervento della polizia locale. Il comandante Roberto Carbone, infatti, ha espresso parere tecnico negativo cassando di fatto qualunque accordo tra l'amministrazione e l'azienda ospedaliera.
Come si ricorderà, infatti, l'entrata in funzione dei parcheggi a pagamento nell'area interna al presidio Mandic, prima libera e ora riservata a dipendenti e autorizzati oppure a pagamento, avrebbe dovuto essere assoggettata a un controllo da parte degli agenti di polizia locale.
O almeno queste erano le intenzioni iniziali: consentire il transito della pattuglia della PL all'interno del perimetro dell'ospedale, con possibilità di elevare sanzioni per auto fuori posto, in parcheggi riservati ai disabili oppure senza contrassegno.
Il comandante dr. Roberto Carbone, però, dopo essersi documentato dal punto di vista legale, con tanto di sentenze della Cassazione sulla medesima problematica, ha deciso di non fornire il suo assenso "all'operazione".
"Il mio parere tecnico è stato negativo" ha spiegato "non c'è fattibilità nel redigere una convenzione che consenta agli agenti di entrare in un'area privata e procedere con i sanzionamenti e questo per una serie di ragioni. Non ritengo infatti che ci siano i requisiti per rendere l'area asservibile al codice della strada. Ci sono della caratteristiche indicate dalla giurisprudenza che al Mandic mancano. Anzitutto l'utente della strada entrando nel parcheggio deve capire che non sta accedendo a un'area privata ma a una zona dove può vigere il controllo della PL e dunque il codice. Di fatto qui non è così: ci sono una sbarra, delle recinzioni che inducono a pensare si tratti di una zona privata. E deve poi esserci una finalità pubblicistica dell'area. In realtà non c'è alcuna strada di collegamento, si entra nella zona del parcheggio e non si va da nessuna altra parte. Elevare una sanzione con queste premesse ritengo sia molto rischioso e l'eventuale ricorso al giudice di pace da parte dell'utente, lascerebbe poche speranze di vittoria per l'ente. Non si dimentichi poi che i parcheggi sono di proprietà dell'ospedale e che gli introiti non vanno al comune".
Insomma data l'impossibilità di sanzionamenti da parte della PL, salvo l'introduzione di un regolamento proprio dell'AO con rimozione forzata dei veicoli, la buona conduzione dell'area è lasciata al senso civico e di responsabilità dell'utente.
Come si ricorderà, infatti, l'entrata in funzione dei parcheggi a pagamento nell'area interna al presidio Mandic, prima libera e ora riservata a dipendenti e autorizzati oppure a pagamento, avrebbe dovuto essere assoggettata a un controllo da parte degli agenti di polizia locale.
Soste selvagge
O almeno queste erano le intenzioni iniziali: consentire il transito della pattuglia della PL all'interno del perimetro dell'ospedale, con possibilità di elevare sanzioni per auto fuori posto, in parcheggi riservati ai disabili oppure senza contrassegno.
Il comandante dr. Roberto Carbone, però, dopo essersi documentato dal punto di vista legale, con tanto di sentenze della Cassazione sulla medesima problematica, ha deciso di non fornire il suo assenso "all'operazione".
"Il mio parere tecnico è stato negativo" ha spiegato "non c'è fattibilità nel redigere una convenzione che consenta agli agenti di entrare in un'area privata e procedere con i sanzionamenti e questo per una serie di ragioni. Non ritengo infatti che ci siano i requisiti per rendere l'area asservibile al codice della strada. Ci sono della caratteristiche indicate dalla giurisprudenza che al Mandic mancano. Anzitutto l'utente della strada entrando nel parcheggio deve capire che non sta accedendo a un'area privata ma a una zona dove può vigere il controllo della PL e dunque il codice. Di fatto qui non è così: ci sono una sbarra, delle recinzioni che inducono a pensare si tratti di una zona privata. E deve poi esserci una finalità pubblicistica dell'area. In realtà non c'è alcuna strada di collegamento, si entra nella zona del parcheggio e non si va da nessuna altra parte. Elevare una sanzione con queste premesse ritengo sia molto rischioso e l'eventuale ricorso al giudice di pace da parte dell'utente, lascerebbe poche speranze di vittoria per l'ente. Non si dimentichi poi che i parcheggi sono di proprietà dell'ospedale e che gli introiti non vanno al comune".
Insomma data l'impossibilità di sanzionamenti da parte della PL, salvo l'introduzione di un regolamento proprio dell'AO con rimozione forzata dei veicoli, la buona conduzione dell'area è lasciata al senso civico e di responsabilità dell'utente.
S.V.