Don Mario alle Iene: ho avuto diverse relazioni e facevo sesso

La sua storia parte da lontano da quando con il coming out sulla propria omosessualità Don Mario Bonfanti, non è più "don" per la Chiesa Cattolica, viene allontanato e abbraccia un'altra corrente di fede.
Una manifestazione che aveva destato non poco sconcerto e anche prese di posizioni forti da parte della popolazione, quella di Perego, Rovagnate e Santa Maria da dove viene allontanato nel 2012.


La sua vicenda, da quel momento, era stata più volte oggetto di interesse da parte della stampa locale e non, data anche una certa propensione del giovane, originario di Pagnano, a comparire in pubblico e a rilasciare interviste
L'ultima è quella alle Iene, con lo stile del "botta e risposta", incisivo ed efficace e che non lascia spazio a false interpretazioni.

"Sei un prete gay?" chiede la iena

"Si certo" risponde l'ormai ex don Mario che dichiara di avere deciso di diventare sacerdote in quarta elementare e di avere scoperto di essere gay, preferendo gli uomini alle donne, attorno all'età di otto/nove anni. Entrato in seminario, vestito l'abito di San Francesco in convento un compagno di studi viene scoperto a praticare una relazione omosessuale, pedinato e messo alla porta. "Ci hanno proibito di incontrarlo, io allora mi sono recato dal superiore e gli ho detto chiaro che una sciocchezza simile nella Bibbia non era scritta e che quindi io l'avrei incontrato. Mi hanno detto che non c'era problema ma poi ti fregano (e qui fa il gesto dell'ombrello, ndr)".

E infatti ad un certo punto fanno sapere al "fratello" Mario di avere trovato delle sue foto compromettenti. "Mi hanno ricattato e allora ho lasciato il convento". Mario intraprende il cammino per diventare prete e nel 2002 viene ordinato in Sardegna. Tutto prosegue fino a quando un giorno il vescovo dopo due anni lo convoca e "con un giro di parole cerca di farmi intuire che c'era un problema. Allora gli dico: eccellenza il problema è che io sono gay? Volevano mandarmi in una comunità ma ho detto chiaro che io non ero in crisi e che non andavo curato perchè essere gay non era una malattia come lui pensava".


La confessione "urbi et orbi" avviene nel 2012 quando, in occasione della giornata mondiale del coming out, don Mario (fino a quel momento ancora con la carica sacerdotale) dichiara di essere "un prete felicemente gay".
In quel momento è stato come se avesse firmato la sua "uscita" dalla Chiesa, che effettivamente avviene non senza "tumulti"
"Per me l'omosessualità è la cosa più naturale che ci sia, non voglio aspettare millenni che la chiesa cambi e no nvoglio nemmeno cambiare Dio. Credo che siano pazzi e repressi coloro che vogliono guarire i gay". Alla domanda circa relazioni affettive, Mario è chiaro: "Sì ho avuto diverse relazioni sentimentali serie mentre ero prete...consumavo i pasti....fare l'amore con un'altra persona è stata una cosa meravigliosa e ho scoperto Dio nel fare sesso".

E con una "benedizione" alle Iene si è conclusa l'intervista.

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