Sanità: depositata la sentenza della cassazione è probabile il reintegro di Lovisari. Ma per lui forse la dg dell’Asl di Sondrio

Enzo Brusini, Mauro Lovisari e Giuseppina Panizzoli
E’ stata depositata la sentenza della Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati di Mauro Lovisari contro la richiesta del PM della procura di Milano di arresti domiciliari per il procedimento che ipotizza la turbativa d’asta. Il dottor Lovisari, direttore generale dell’azienda ospedaliera della provincia di Lecco è sospeso dall’incarico dal maggio scorso, sostituito dalla dottoressa Giuseppina Panizzoli, inviata a Lecco direttamente dalla Regione. Il caso Lovisari è la copia della vicenda che ha visto coinvolto Paolo Moroni, già direttore dell’AO di Melegnano e oggi alla guida dell’Asl di Lecco. Dopo il deposito della sentenza della Cassazione, Moroni era stato reintegrato in servizio ma con un procedimento irrituale, all’apparenza messo in atto per aggirare la normativa secondo cui la durata del commissariamento non può superare un anno. Moroni, infatti, era transitato per un giorno a Melegnano, un venerdì, interrompendo così il periodo di commissariamento ma già il lunedì successivo era a Lecco. Così la dottoressa Marina Gerini è rimasta in carica. Le ipotesi che si possono fare ora sono due: un “giro” di poltrone che coinvolga anche l’AO di Lecco oppure il ricorso a questa “astuzia” per confermare al vertice degli ospedali pubblici lecchesi l’ex direttore generale dell’assessorato regionale allo sport e politiche giovanili, la dottoressa Panizzoli, per l’appunto.
Nel primo caso Mauro Lovisari potrebbe essere dirottato all’Asl di Sondrio in sostituzione di Paolo Grazioli il quale prenderebbe la direzione generale dell’istituto dei tumori di Milano, guidato sino al 28 febbraio dal meratese Gerolamo Corno che ha lasciato volontariamente la prestigiosa carica. All’A.O. di Lecco potrebbe arrivare Enzo Umberto Brusini, oggi direttore generale dell’ospedale San Paolo di Milano, un polo universitario. Al suo posto andrebbe un top manager di nuova nomina indicato da Forza Italia che pare reclami la guida di un presidio ospedaliero sede universitaria. In questo scenario la dottoressa Panizzoli farebbe ritorno in Regione, sempre che non cada proprio su di lei la scelta degli Azzurri.
Nel secondo caso, invece si ripeterebbe la “sceneggiata” di Melegnano. Mauro Lovisari torna a Lecco per un giorno, interrompendo così il periodo di commissariamento. Poi l’indomani prende la strada per Sondrio. Giuseppina Panizzoli a quel punto “ritorna” con una nuova delibera di incarico commissariale fino al termine del 2015 quando tutte le nomine dovranno essere riscritte.
Naturalmente resta valida l’opzione diciamo così consueta, quella cioè che prevede l’invio di un nuovo direttore generale nell’A.O. lecchese. Deve trattarsi però di un direttore già operativo, uno di quelli citati sopra o un altro top manager attualmente in servizio presso altre AO o ASL perché la legge 502 prevede che la durata minima dell’incarico sia di un anno. E al 31 dicembre prossimo scade il mandato dei direttori generali lombardi. Quindi un manager già in carica risponde ai requisiti di legge perché un passaggio all’AO di Lecco si configura soltanto come un trasferimento. Nel caso invece della dottoressa Panizzoli, come lo è stato per la dottoressa Gerini di Melegnano, se resterà a Germanedo sarà ancora con l’incarico di commissario. Sfruttando, come si diceva più sopra, il passaggio giornaliero di Lovisari per aggirare la norma che pone a un anno il limite massimo commissariale.
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