Merate: a padre Fiorenzo Reati il premio dell'università di Kiev ''Casa europea 2014''
Padre Fiorenzo Reati, mantovano, classe 1948, per quindici anni professore di filosofia presso l'università di San Pietroburgo, membro della commissione teologica europea cattolica-ortodossa, da circa un anno e mezzo a Sabbioncello, si è aggiudicato il premio letterario 'Casa Europea' 2014 per il libro 'La Chiesa ortodossa: l'altro sole', edizioni ETS. Si tratta di un riconoscimento che l'università di Kiev riserva alla migliore pubblicazione di carattere teologico-filosofico prodotta da uno studioso occidentale su un tema concernente la Chiesa ortodossa.
Nell'opera di padre Fiorenzo Reati vengono presi in considerazione i pregiudizi riguardanti la Chiesa ortodossa, la sua composizione in patriarcati, il rapporto con gli 'antagonisti' latini, arabi ed ebrei, la dimensione monastica e il rapporto con lo stato. In particolare il rapporto con la Chiesa cattolica è segnato dallo scisma del 1054 e dagli sforzi - giunti fino ai nostri giorni - per una ricomposizione della teologia e del culto. "Il 'grande scisma', - ci ha spiegato padre Fiorenzo Reati - ha portato alla separazione tra la chiesa cattolica latina e quella ortodossa orientale. I nodi ancora non sciolti riguardano il primato dell'autorità papale e la controversia sull'espressione latina filioque, che significa 'e dal figlio'. E' in uso presso le chiese di rito latino, in aggiunta al testo del Credo niceno-costantinopolitano, nella parte relativa allo Spirito Santo: qui ex patre (filioque) procedit, cioè 'che procede dal Padre (e dal Figlio)'. Tale aggiunta fu condannata come eretica dal patriarca di Costantinopoli. Ma quello che mi preme sottolineare è l'avvicinamento che si è realizzato tra le due chiese a partire dal Concilio Vaticano II con la cancellazione delle reciproche scomuniche da parte di papa Paolo VI e del patriarca ecumenico Atenagora I il 7 dicembre 1965. Successivamente, a metà degli anni '70, sono nate commissioni di studio composte da teologi cattolici e ortodossi finalizzate all'armonizzazione delle dottrine. Ad oggi, con papa Francesco, il dialogo con i cristiani d'oriente è promosso in maniera vigorosa. Basti pensare che il nostro papa parla di sè come del 'vescovo di Roma'."
Padre Fiorenzo Reati
Nell'opera di padre Fiorenzo Reati vengono presi in considerazione i pregiudizi riguardanti la Chiesa ortodossa, la sua composizione in patriarcati, il rapporto con gli 'antagonisti' latini, arabi ed ebrei, la dimensione monastica e il rapporto con lo stato. In particolare il rapporto con la Chiesa cattolica è segnato dallo scisma del 1054 e dagli sforzi - giunti fino ai nostri giorni - per una ricomposizione della teologia e del culto. "Il 'grande scisma', - ci ha spiegato padre Fiorenzo Reati - ha portato alla separazione tra la chiesa cattolica latina e quella ortodossa orientale. I nodi ancora non sciolti riguardano il primato dell'autorità papale e la controversia sull'espressione latina filioque, che significa 'e dal figlio'. E' in uso presso le chiese di rito latino, in aggiunta al testo del Credo niceno-costantinopolitano, nella parte relativa allo Spirito Santo: qui ex patre (filioque) procedit, cioè 'che procede dal Padre (e dal Figlio)'. Tale aggiunta fu condannata come eretica dal patriarca di Costantinopoli. Ma quello che mi preme sottolineare è l'avvicinamento che si è realizzato tra le due chiese a partire dal Concilio Vaticano II con la cancellazione delle reciproche scomuniche da parte di papa Paolo VI e del patriarca ecumenico Atenagora I il 7 dicembre 1965. Successivamente, a metà degli anni '70, sono nate commissioni di studio composte da teologi cattolici e ortodossi finalizzate all'armonizzazione delle dottrine. Ad oggi, con papa Francesco, il dialogo con i cristiani d'oriente è promosso in maniera vigorosa. Basti pensare che il nostro papa parla di sè come del 'vescovo di Roma'."