Merate: la Risonanza Magnetica al Mandic entro l’estate '15, tecnologia di ultima generazione per 6000 prestazioni annue


Risonanza magnetica
Entro la prossima estate presso l’ospedale Mandic sarà in funzione una Risonanza magnetica all’interno della Struttura di radiologia, che andrà così a sostituire il servizio diagnostico “mobile” che oggi garantisce le prestazioni un giorno a settimana.

È stato infatti affidato dall’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lecco alla Società CEIMA il servizio di gestione delle attività di Risonanza Magnetica Nucleare presso l’Ospedale di Merate (è stata firmata, infatti, la delibera che va in questa direzione). L’azienda fornitrice del service fornirà la nuova dotazione tecnologica diagnostica, il personale sanitario dedicato, i materiali di consumo ed eseguirà  tutti i lavori impiantistici e strutturali utili all’allestimento della Risonanza, in spazi ricavati presso la Struttura di Radiologia.

I tempi di intervento? Due mesi circa per l’acquisizione di tutte le autorizzazioni necessarie; non oltre quattro mesi per la realizzazione di tutti i lavori previsti. E’ verosimile che il tutto possa essere avviato  entro l’estate del 2015.

Ad oggi, come è noto, il servizio diagnostico è garantito da un apparato disponibile su mezzo mobile e per un giorno alla settimana. Da “domani” non sarà più così: al Mandic sarà installata una apparecchiatura (una RMN Philips da 1,5 Tesla) che consentirà agli utenti di superare più di un disagio e all’Ospedale e alla sua offerta sanitaria di fare un ulteriore salto di qualità.

La soluzione era attesa da tempo nel meratese: cogliendo  appieno le istanze di innovazione avanzate e sostenute sul territorio e tra le comunità che afferiscono al Mandic, rappresenta un passaggio fondamentale per lo sviluppo e il potenziamento dell’Ospedale di Via Cerri , aumentandone l’attrattiva e limitando, sul versante diagnostico, la migrazione di utenti verso altri Centri Ospedalieri.

Il contratto con CEIMA durerà 8 anni: si prevede che le indagini cliniche saranno, nel primo e secondo anno 5.500, per stabilizzarsi negli anni successivi attorno alle 6.000 prestazioni annue.

L’apparecchiatura che sarà installata al Mandic  (ridisegnando il layout dell’area radiologica dell’Ospedale) rappresenta l’ultimo stadio dell’evoluzione tecnologica nel settore della diagnostica per immagini. Consente indagini di altissimo livello e un dettaglio informativo per qualsiasi parte del corpo: è dotata di tutti i metodi di scansione disponibili, in grado di rispondere alle esigenze di diagnostica sia in campo neurologico che per applicazioni body, angiografiche, cardiache oltre che per studi ortopedici ad alta risoluzione.

Questa tecnologia d’eccellenza offre al paziente comfort, una possibilità di posizionamento e velocità di esecuzione che, insieme, riducono una certa sensazione di claustrofobia.
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