Mandic: vertice su parcheggi e viabilità. Portineria nella hall con servizio referti
Questa mattina il tema della riorganizzazione dei parcheggi e della viabilità interna al presidio Mandic è stato al centro di un incontro che si è tenuto nella palazzina amministrativa e ha avuto come interlocutori la commissaria Giuseppina Panizzoli, il direttore complessivo del presidio Gedeone Baraldo, l'ing. Antonino Franco, Enrico Ripamonti, il sindaco di Merate Andrea Massironi e il comandante della polizia locale Roberto Carbone.
La tematica, stando a indiscrezioni e vista l'impossibilità di ottenere qualche chiarimento in merito da parte dei vertici aziendali, viaggia su due binari.
Da una parte c'è il problema di dove è come ricollocare la portineria. La riorganizzazione, infatti, prevede l'eliminazione della barriera di accesso al presidio che attualmente viene alzata a comando e "in fiducia" da parte degli operatori che si trovano molte volte durante la giornata a fare i conti con i furbi e gli scansafatiche che non vogliono perdere tempo a cercare un parcheggio.
Se i dipendenti da oltre un anno utilizzano l'ingresso di Via San Vincenzo, per il resto dell'utenza ora l'accesso sarà sempre da Via Cerri ma i parcheggi saranno a pagamento o riservati alle categorie protette.
Per verificare e sanzionare le eventuali irregolarità si sta cercando una soluzione con la polizia locale, da qui la presenza del comandante Carbone oggi al Mandic. In realtà per poter arrivare a questo risultato di strada da fare c'è n'è ancora molta. La giurisprudenza in materia, infatti, è controversa e bisogna trovare una modalità, anche politica, per stipulare una convenzione tra azienda ospedaliera e comune per assoggettare l'area al codice della strada.
C'è poi da risolvere il problema della consegna dei referti che, secondo le intenzioni dell'ing. Franco, dovrebbe diventare "on demand". Gli addetti alla portineria, demandati alla distribuzione degli esiti all'utenza, dovrebbero stampare in loco, con apposita nuova strumentazione finalizzata anche a imbustare, e provvedere alla consegna. La portineria traslocherebbe nella hall del Mandic dove attualmente si trova lo spazio gioco e nel locale attuale andrebbe la sala regia con sistema di allarmi e telecamere. Anche in questo caso i problemi che si pongono sono molti, a partire dalla gestione turni e personale, specialmente nei giorni festivi, su due posti diversi (la nuova e la vecchia portineria).
La tematica, stando a indiscrezioni e vista l'impossibilità di ottenere qualche chiarimento in merito da parte dei vertici aziendali, viaggia su due binari.
Da una parte c'è il problema di dove è come ricollocare la portineria. La riorganizzazione, infatti, prevede l'eliminazione della barriera di accesso al presidio che attualmente viene alzata a comando e "in fiducia" da parte degli operatori che si trovano molte volte durante la giornata a fare i conti con i furbi e gli scansafatiche che non vogliono perdere tempo a cercare un parcheggio.
Da sinistra l'ing. Antonino Franco, il commissario Giuseppina Panizzoli (di spalle con la giacca chiara), il dr. Gedeone Baraldo, il sindaco di Merate Andrea Massironi, il comandante della polizia locale Roberto Carbone e Enrico Ripamonti
Se i dipendenti da oltre un anno utilizzano l'ingresso di Via San Vincenzo, per il resto dell'utenza ora l'accesso sarà sempre da Via Cerri ma i parcheggi saranno a pagamento o riservati alle categorie protette.
Per verificare e sanzionare le eventuali irregolarità si sta cercando una soluzione con la polizia locale, da qui la presenza del comandante Carbone oggi al Mandic. In realtà per poter arrivare a questo risultato di strada da fare c'è n'è ancora molta. La giurisprudenza in materia, infatti, è controversa e bisogna trovare una modalità, anche politica, per stipulare una convenzione tra azienda ospedaliera e comune per assoggettare l'area al codice della strada.
L'attuale ingresso regolato dalla barriera mobile
L'area dove potrebbe collocarsi il desk con gli addetti alla consegna dei referti
C'è poi da risolvere il problema della consegna dei referti che, secondo le intenzioni dell'ing. Franco, dovrebbe diventare "on demand". Gli addetti alla portineria, demandati alla distribuzione degli esiti all'utenza, dovrebbero stampare in loco, con apposita nuova strumentazione finalizzata anche a imbustare, e provvedere alla consegna. La portineria traslocherebbe nella hall del Mandic dove attualmente si trova lo spazio gioco e nel locale attuale andrebbe la sala regia con sistema di allarmi e telecamere. Anche in questo caso i problemi che si pongono sono molti, a partire dalla gestione turni e personale, specialmente nei giorni festivi, su due posti diversi (la nuova e la vecchia portineria).
S.V.