''La Merate che non c'è più/33'': in Via Viganò c'erano gli ''Elettrodomestici Mapelli'' poi diventati Casa dell'autoradio

Aperto a metà anni Sessanta, il negozio di elettrodomestici "Rodolfo Mapelli" era ubicato in Via Viganò nel palazzo diventato poi di proprietà della banca briantea. Centralissimo nella sua posizione, divenne ben presto un punto di riferimento non solamente per i meratesi che qui potevano trovare lavatrici, ferri da stiro, televisori con cui arredare la propria abitazione e "facilitarsi" la vita ma anche per l'area circostante.

Rodolfo Mapelli

La presenza di marche importanti, infatti, fungeva da attrattiva e sicurezza per i clienti che così diventavano abituali frequentatori del negozio. Dietro il bancone c'erano Rodolfo e la moglie Anna Brambilla, che divenne una abile collaboratrice. Rappresentante di macchine da cucire, Rodolfo decise infatti dopo il matrimonio di mettersi in proprio, aprendo questa rivendita, che faceva anche riparazioni di elettrodomestici. Il negozio di Via Viganò aveva una vetrina e l'entrata, poi all'interno c'erano un unico ampio locale con un bancone e le scaffalature per l'esposizione dei prodotti e un retro che fungeva da piccolo magazzino.

Lo stabile della banca dove aveva sede il negozio

Chiuso la domenica, tra i tanti servizi che forniva c'era anche quello delle consegne a domicilio, particolarmente apprezzate da chi aveva difficoltà a spostarsi o comunque un mezzo non sufficientemente capiente per trasportare ad esempio una lavatrice.
Tra le marche disponibili dai Mapelli c'erano Pye, Magnadyne, Gasfire, Zoppas, Ignis, Pfaff .

La casa dell'autoradio

Quando nel 1978 la banca decise di rilevare l'intero stabile, il negozio si spostò con il magazzino prima in Via Cornaggia poi in Via Como a Merate, rinnovandosi però con una rivendita specializzata di autoradio, le prime che iniziavano ad andare in voga, con il frontalino estraibile, di vari colori, marche, modelli.


"La casa delle autoradio" divenne così la nuova attività dove, oltre appunto ai diffusori di musica, si potevano trovare anche gli antifurti per auto. A Roldolfo, a metà anni Ottanta, si affiancò il figlio Gian Paolo fino a quando nel 2000 le mutate esigenze del mercato così come le autovetture, che uscivano dalla fabbrica già dotate di autoradio e antifurto, pose fine all'attività.


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Saba Viscardi
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