Paderno: Lorenzo Cassioli tornato dal Mondiale

Si sono conclusi anzitempo per il forte atleta padernese Lorenzo Cassioli i Campionati Mondiali di pattinaggio di velocità che lo vedevano rappresentare i colori azzurri a Rosario - Argentina.

Arrivo dei 1000 m, quarti di finale

Lorenzo ha partecipato alla finale della 15000 m. eliminazione concludendo al 12° posto, buona posizione per un Campionato del Mondo, ma al di sotto delle aspettative dell'atleta e del suo allenatore, il lecchese Gianni Peverelli. Nella seconda giornata di gare il CT Massimiliano Presti lo schierava nella gara m. 1000 formula mondiale, gara difficile, con fasi di qualificazione molto intense.
Lorenzo raggiungeva con sicurezza la semifinale gara che avrebbe dovuto svolgersi, con la relativa successiva finale, nella serata di domenica 9, ma un violento temporale ha fermato le competizioni. Così le autorità competenti hanno deciso di rinviare le fasi finali al mattino seguente.

La finale dei 1000 m

Difficile giocarsi un podio mondiale alle 8 del mattino.... Comunque Lorenzo raggiungeva la finale e otteneva una apprezzabile 7° posizione. Nelle gare su strada il programma ricalcava quello già svolto in pista: prima gara 20000 m. a eliminazione. Qui Cassioli ripeteva un 12° posto, con fatica sempre crescente.
Le sue condizioni di salute però non risultavano infatti ottimali, con grandi difficoltà nel recuperare dopo gli sforzi. Il mattino seguente la spiegazione più ovvia: Lorenzo "covava" un malanno. Febbre e una pesante sindrome influenzale lo inchiodavano al letto nei successivi 3 giorni: Mondiale finito quindi per Cassioli!!

Gianni Peverelli e Umbertina Ravasi

Molte indicazioni però per il Presidente Prof.ssa Umbertina Ravasi e l'allenatore Gianni Peverelli che hanno fatto tesoro di questa importante esperienza mondiale. L'ultimo mondiale per la Padernese era stato quello di Gijon in Spagna nel 2009. Lorenzo è rientrato in Italia il 17 novembre. Per lui ora riposo e check up medico completo: ma contro la .... sfortuna.... si può fare ben poco. L'atleta ha profuso tutto il suo impegno e il suo stato di forma era ottimale: purtroppo le sue condizioni di salute non gli hanno permesso di competere ad altissimi livelli
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