Paderno: festa per il secolo di nonna Giuseppina Consonni, memoria del paese

Compleanno centenario oggi, giovedì 23 ottobre a Paderno d'Adda, dove Giuseppina Consonni ha raggiunto il secolo di vita. E il salotto di casa è diventato una serra. Quello di "Nonna Nina", come la chiamano nipoti e pronipoti, è stato l'ultimo dei tre appuntamenti centenari in agenda nel 2014. Prima di lei, hanno festeggiato Vermiglia Rossi e Cornelia Rossi, che non sono parenti. Non solo. La signora Giuseppina, che tutti conoscono come Nina, è stata dal duemila ad oggi, la settima cittadina a tagliare la torta delle cento candeline.


Oggi l'incontro con i familiari, i figli, i quattro nipoti, il pronipote, il sindaco Renzo Rotta e il vice Marinella Corno che hanno portato fiori e auguri. "Gentile signora Nina - si legge nel saluto del primo cittadino - La storia della sua vita è anche quella del nostro Paese e dell'Italia. Lei l'ha vissuta con coraggio e dignità. Non la dimenticheremo, anzi, la racconteremo ai nostri figli e nipoti perchè prendano esempio da lei. Per i cittadini di Paderno d'Adda il sindaco Renzo Rotta".

Nonna Nina

"Fino a domenica la mamma stava bene - ci ha raccontato Giuliano, con Luigi uno dei due figli - in questi ultimi giorni si è forse emozionata per tutte le persone che sono arrivate a farle visita. Lunedì aveva un po' di affanno. Una visita al Mandic e un po' di potassio hanno risolto i problemi".

Padernese doc, prima di trasferirsi in via Fornace, strada  che porta verso i campi, fino al 1971 la signora Nina abitava a Cascina Maria nel centro storico, dopo la ristrutturazione, sala civica comunale e sede di associazioni. "Eravamo contadini, ma io ho anche dovuto crescere fratelli e sorelle - ha raccontato Nonna Nina al sindaco e al vice, entrambi padernesi di origine - ho lavorato tanto, ma ho avuto la fortuna di stare bene. Ricordo ancora la storia di Paderno. I vostri genitori e zii - ha spiegato agli amministratori durante un'ora di racconti con esperienze e persone che con lei avevano condiviso la vita di cittadini - sono persone che ho conosciuto. Con qualcuna ho lavorato".  "Mio padre Angelo Bonalume è morto due anni fa - ha raccontato Giuliano - Aveva 97 anni. Con la mamma sono rimasti l'uno accanto all'altro per settantatre anni. Durante la guerra, mamma aveva nascosto nei fienili due bosniaci rifugiati. E' una donna che ha lavorato tutta la vita. Orfana giovanissima di entrambi i genitori, si è occupata dei quattro fratelli e della sorella. Ha lavorato molto anche nei campi".


 "Dove adesso c'è la pista di pattinaggio - ha sottolineato Nonna Nina  - io andavo a mietere".  "Taiavi 110 scafet". Tradotto dal dialetto brianzolo "In giugno tagliavo e accumulavo 110 covoni di grano".

"Da qualche tempo" ha precisato Giuliano "ha qualche problema di piccoli scompensi cardiaci, ma è tuttora lucidissima".

Con l'assessore Marinella Corno e il sindaco Renzo Rotta

Paderno d'Adda si conferma comunque paese di centenari. A festeggiare il secolo di vita prima di Giuseppina Consonni sono stati Bambina Rossi, Assunta Aldeghi, Paolina Bosisio, Giuseppe Piciotti, nonchè nel 2014 Vermiglia Rossi. Cornelia Rossi. Morta a 108 anni, la Bosisio è stata anche la persona più anziana della provincia di Lecco.

 

S.P.
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