Airuno: il 10% dei residenti è un socio Aido. Si chiude la festa per i trent’anni del gruppo
Si sono concluse nella tarda mattinata di domenica 19 ottobre le celebrazioni, iniziate nella serata di giovedì, per i trent'anni di attività del gruppo Aido di Airuno. Un programma davvero ricco ha contraddistinto la domenica, giornata celebrativa vera e propria, ed ha preso il via dalle ore 10 con un corteo partito dal Municipio del paese e cha ha raggiunto la chiesa parrocchiale dei SS. Cosma e Damiano.
Durante il corteo i volontari dell'Aido sono stati accompagnati nel loro percorso per le vie del paese dal Corpo Musicale "Giuseppe Verdi" e, dopo Santa Messa, si sono ritrovati tutti insieme per un momento di convivialità proprio presso i locali della Banda.
Alla presenza delle autorità, rappresentate dal consigliere con delega all'associazionismo Enrico Acquati, e dei dirigenti provinciali e regionali dell'Aido, il presidente Giovanni Ravasi ha ricordato brevemente i trent'anni di attività del gruppo airunese, costituitosi il 22 dicembre 1984, e ricevuto un attestato di merito dal Cavaliere Leonida Pozzi, presidente dell'Aido regionale.
"Sono davvero lieto di essere qui per il trentesimo anniversario del gruppo Aido di Airuno - ha dichiarato il presidente Pozzi - , e posso affermare che nella scena associativa lombarda il gruppo di Airuno è uno dei più solidi e attivi nella diffusione della cultura della donazione. D'altra parte sono i numeri a parlare: 360 iscritti su una popolazione di 2900 abitanti significa una percentuale di potenziali donatori che supera il 10%; se tutti i gruppi Aido arrivassero a questi risultati avremmo in Italia 6 milioni di donatori, e questo significherebbe l'annullamento delle liste d'attesa".
"In questo momento, invece, circa 600 persone stanno morendo perché non riescono ad accedere ad un organo per il trapianto. C'è da auspicare che la nuova campagna dell'Aido, che vuole consentire ai cittadini di esprimersi sul tema della donazione degli organi direttamente all'anagrafe del proprio comune, permetta un nuovo salto in avanti nella libertà d'espressione sul tema".
A conclusione del suo discorso, e insieme ai volontari dell'Aido di Airuno, il cavalier Pozzi ha poi voluto ricordare Ester Milani, storica componente del gruppo airunese oltre che segretaria regionale dell'Aido: "Vorrei spendere qualche parola in ricordo di Ester, che molto si è sacrificata negli anni per la causa ed è stata una colonna portante sia per quanto riguarda l'Aido di Airuno sia per quello regionale", ha voluto ricordare il presidente Pozzi alla presenza di Carmen Milani, sorella di Ester.
Al termine degli interventi è arrivato poi il momento del rinfresco, per brindare tutti insieme ad un importante traguardo raggiunto all'insegna della solidarietà.
Durante il corteo i volontari dell'Aido sono stati accompagnati nel loro percorso per le vie del paese dal Corpo Musicale "Giuseppe Verdi" e, dopo Santa Messa, si sono ritrovati tutti insieme per un momento di convivialità proprio presso i locali della Banda.
Alla presenza delle autorità, rappresentate dal consigliere con delega all'associazionismo Enrico Acquati, e dei dirigenti provinciali e regionali dell'Aido, il presidente Giovanni Ravasi ha ricordato brevemente i trent'anni di attività del gruppo airunese, costituitosi il 22 dicembre 1984, e ricevuto un attestato di merito dal Cavaliere Leonida Pozzi, presidente dell'Aido regionale.
"Sono davvero lieto di essere qui per il trentesimo anniversario del gruppo Aido di Airuno - ha dichiarato il presidente Pozzi - , e posso affermare che nella scena associativa lombarda il gruppo di Airuno è uno dei più solidi e attivi nella diffusione della cultura della donazione. D'altra parte sono i numeri a parlare: 360 iscritti su una popolazione di 2900 abitanti significa una percentuale di potenziali donatori che supera il 10%; se tutti i gruppi Aido arrivassero a questi risultati avremmo in Italia 6 milioni di donatori, e questo significherebbe l'annullamento delle liste d'attesa".
"In questo momento, invece, circa 600 persone stanno morendo perché non riescono ad accedere ad un organo per il trapianto. C'è da auspicare che la nuova campagna dell'Aido, che vuole consentire ai cittadini di esprimersi sul tema della donazione degli organi direttamente all'anagrafe del proprio comune, permetta un nuovo salto in avanti nella libertà d'espressione sul tema".
Da sinistra dopo il gonfalone: consigliere Enrico Acquati, Giovanni Ravasi, Cavaliere Leonida Pozzi, Carmen Milani
A conclusione del suo discorso, e insieme ai volontari dell'Aido di Airuno, il cavalier Pozzi ha poi voluto ricordare Ester Milani, storica componente del gruppo airunese oltre che segretaria regionale dell'Aido: "Vorrei spendere qualche parola in ricordo di Ester, che molto si è sacrificata negli anni per la causa ed è stata una colonna portante sia per quanto riguarda l'Aido di Airuno sia per quello regionale", ha voluto ricordare il presidente Pozzi alla presenza di Carmen Milani, sorella di Ester.
Al termine degli interventi è arrivato poi il momento del rinfresco, per brindare tutti insieme ad un importante traguardo raggiunto all'insegna della solidarietà.
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M.F.