LN: sì al referendum, no alla fusione come mezzo di spending review
Referendum fusione comuni Perego e Rovagnate. Consigliere Formenti (LN): “Si al referendum ma no alla fusione dei comuni come mezzo di spending review”
“La nostra posizione, come gruppo Lega Nord, è sempre stata favorevole al referendum quale strumento di democrazia diretta. Una posizione che rimane favorevole anche nel caso della fusione dei Comuni di Perego e Rovagnate, che complessivamente contano circa 4.700 abitanti, dove i cittadini possono esprimersi attraverso la consultazione popolare. La nostra più ampia contrarietà è nell'individuare l’istituto referendario come mezzo per riunire Comuni stretti nella morsa del patto di stabilità, nel tentativo di ridurre la spesa pubblica agli enti locali”. Così interviene il Consigliere regionale lecchese Antonello Formenti a seguito dell’approvazione della proposta di referendum consultivo per la fusione dei Comuni di Perego e Rovagnate in Provincia di Lecco.
“Non è attraverso il meccanismo del raggruppamento degli enti locali che si raggiungono gli obiettivi della spending review – ha spiegato il Consigliere della Lega Nord - esistono, infatti, soluzioni meno dolorose previste anche dalla normativa regionale, come la gestione associata delle funzioni e dei servizi, disciplinata dalla Legge regionale n. 19/2008. La posizione della Lega Nord è sempre stata favorevole al più ampio rispetto della volontà popolare e Regione Lombardia non potrà e non dovrà assumere decisioni contrarie al risultato del referendum stesso. Il problema è solo individuare altre modalità per sostenere i cittadini dei due Comuni oggi interessati alla fusione. Queste soluzioni non sono altro che le conseguenze di una crisi che non appartiene ai nostri territori, che negli anni si sono sempre contraddistinti per essere amministrati con virtuosismo e capacità”.
“Per questi motivi - conclude Formenti - abbiamo deciso di votare a favore della proposta di referendum per i due Comuni interessati, auspicando, però, che al contempo nei territori di entrambi i Comuni si apra un’incisiva campagna informativa che ne spieghi i fatti e tutte le conseguenze negative, consacrando la vittoria finale dei no alla loro fusione”.
“La nostra posizione, come gruppo Lega Nord, è sempre stata favorevole al referendum quale strumento di democrazia diretta. Una posizione che rimane favorevole anche nel caso della fusione dei Comuni di Perego e Rovagnate, che complessivamente contano circa 4.700 abitanti, dove i cittadini possono esprimersi attraverso la consultazione popolare. La nostra più ampia contrarietà è nell'individuare l’istituto referendario come mezzo per riunire Comuni stretti nella morsa del patto di stabilità, nel tentativo di ridurre la spesa pubblica agli enti locali”. Così interviene il Consigliere regionale lecchese Antonello Formenti a seguito dell’approvazione della proposta di referendum consultivo per la fusione dei Comuni di Perego e Rovagnate in Provincia di Lecco.
“Non è attraverso il meccanismo del raggruppamento degli enti locali che si raggiungono gli obiettivi della spending review – ha spiegato il Consigliere della Lega Nord - esistono, infatti, soluzioni meno dolorose previste anche dalla normativa regionale, come la gestione associata delle funzioni e dei servizi, disciplinata dalla Legge regionale n. 19/2008. La posizione della Lega Nord è sempre stata favorevole al più ampio rispetto della volontà popolare e Regione Lombardia non potrà e non dovrà assumere decisioni contrarie al risultato del referendum stesso. Il problema è solo individuare altre modalità per sostenere i cittadini dei due Comuni oggi interessati alla fusione. Queste soluzioni non sono altro che le conseguenze di una crisi che non appartiene ai nostri territori, che negli anni si sono sempre contraddistinti per essere amministrati con virtuosismo e capacità”.
“Per questi motivi - conclude Formenti - abbiamo deciso di votare a favore della proposta di referendum per i due Comuni interessati, auspicando, però, che al contempo nei territori di entrambi i Comuni si apra un’incisiva campagna informativa che ne spieghi i fatti e tutte le conseguenze negative, consacrando la vittoria finale dei no alla loro fusione”.