Mandic: in pensione il dottor Stefano Banducci, tra i ''creatori'' del Day Hospital oncologico. Il ringraziamento dei colleghi

Dopo oltre vent'anni di lavoro spalla a spalla, la conquista di traguardi raggiunti con un lungo impegno di squadra, il confronto quotidiano con il dolore e la sofferenza altrui, che talvolta si concludono con un senso di impotenza e altre con una gioia indescrivibile per una montagna superata e che resta ormai alle spalle, il pensionamento di un collega è motivo di festa ma anche di commozione.
Così è stato e così si respira ancora nei corridoi del Day Hospital oncologico del Mandic dove venerdì scorso c'è stato il saluto al dottor Stefano Banducci, classe 1952, in servizio al presidio ospedaliero dal lontano 1982.
A lui, al dottor Maurizio Italia e alle infermiere Monica Beretta e Silvia Panzeri si deve infatti la creazione di uno tra i gioielli del Mandic, il Day Surgery oncologico appunto, divenuto un modello anche per la struttura lecchese e che negli anni è stato al servizio del malato, dal momento della diagnosi del male fino alla cura, alle dimissioni, all'assistenza alle famiglie e ai controlli di routine. Un reparto dove il dolore, purtroppo, a volte raggiunge soglie insostenibili e dove è proprio in questo momento che la presenza di un medico e di infermieri e collaboratori, preparati umanamente e professionalmente, fanno la differenza. Doti che il dottor Banducci ha saputo inculcare ai colleghi che oggi, al traguardo del suo pensionamento, hanno voluto regalare un enorme ringraziamento.

Da sinistra Raffaella Savino, dottor Stefano Banducci, Monica Beretta, Stefania Quinterio

Specializzato in internistica, pneumologia, oncologia, nel 1982 ha iniziato nel reparto di Medicina del Mandic, quando si trovava ancora nella sede vecchia. Inizialmente le cure con la chemioterapia venivano fatte in reparto, poi dal 1997 l'affiatamento del suo staff e il desiderio di dare qualcosa in più al malato hanno portato ad aprire, il 14 aprile, il primo Day Hospital oncologico. "Eravamo in un salottino, ricavato in uno dei locali della vecchia medicina" hanno ricordato i colleghi "c'erano cinque poltrone, uno studio diviso in tre e una camera da letto per il ricovero. Nel 2001 abbiamo fatto il trasloco e dopo tre anni ci siamo allargati, riuscendo ad avere più spazi con un locale cucina e per l'assistenza". Infine l'8 aprile 2010 apre il Day Hospital oncologico nel padiglione rimesso a nuovo del Villa con un'ala della medicina interamente riservata a questo percorso. E ancora a fare la differenza è il personale.
Il dr. Banducci, sostituito ora dalla collega Stefania Dell'Oro, è così afferito definitivamente alla struttura complessa di oncologia di Lecco, lasciando la medicina se non per attività di guardia, durante le notti e i festivi.
"In tutti questi anni siamo stati ancora più di una squadra, meglio una famiglia" hanno raccontato i colleghi e le colleghe "siamo davvero dispiaciuti che sia arrivato il momento della pensione per il dottor Banducci, dopo tanti anni di lavoro assieme non sarà facile farne a meno. Già adesso ci sono malati che hanno fatto sapere di volere lui. Abbiamo casi seguiti da dieci, quindici anni e che con il dottor Banducci avevano instaurato un rapporto speciale, fatto di fiducia, collaborazione, stima reciproca. Che dire...sono i malati che parlano e raccontano di lui nel modo più bello e sincero".
Al dottor Banducci sono andati i ringraziamenti del primario dottor Massimo Vanoli, delle colleghe che da anni formano il suo fedelissimo staff Monica, Stefania, Donatella, Raffaella, Silvia, della dottoressa Daniela Rossi e di tutto il personale.
S.V.
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