Meratese: si sperimenta la prima ''Cartella sociale elettronica''. In ''real time'' i numeri sul malessere e il disagio nel territorio

Si chiama "Cartella sociale elettronica" e rappresenta una sperimentazione che da qualche mese, pur ancora in fase di costruzione, riguarderà diversi comuni tra cui Brivio, Olgiate ed Osnago. Si tratta di uno strumento che, grazie alle dotazioni  tecnologiche e informatiche, permetterà ai vari livelli istituzionali una volta a regime (comuni, ASL, Regione, Retesalute) di avere in tempo reale la situazione del malessere e del disagio sociale del territorio. In pratica, oltre ad una banca dati aggiornata con numeri, casellario penale, situazione economica, abitativa, lavorativa,...gli enti preposti potranno controllare tutto quanto serve su un nucleo famigliare o un soggetto, senza più necessità di aspettare, rivolgersi alle strutture di competenza, fare domande e contro-domande.
All'identificazione dell'utente o del nucleo si affianca quella delle principali problematiche e risorse e infine vi fa seguito la diagnosi con l'elaborazione dei dati raccolti e la valutazione del caso per eventuali interventi (di quale natura e in quale portata).
Le informazioni saranno raggruppate in categorie:
•  le informazioni sull'alloggio
•  le informazioni socio-economiche individuali
•  la rete delle risorse extra-familiari attive o attivabili
• i bisogni
•  gli atti giudiziari
•  i rapporti con il tribunale
•  le segnalazioni di altri servizi (SER.T, NOA, CPS...)
Da una parte, dunque, Regione, ASL e Comuni metteranno i dati in un box unico dal quale attingere le informazioni aggiornate e relative a diversi ambiti, dall'altra gli operatori del settore (come gli assistenti sociali) potranno farne largo uso, beneficiandone in termini di tempo e di quantitativo di dati cui avere accesso.
Due sono i soggetti operativi sul territorio e protagonisti di questo intervento: il comune di Lecco in quanto capofila e Retesalute per il distretto meratese.
Il quadro dei casi sociali e della relativa spesa sarà dunque l'obiettivo cui mirare ma il vero problema sarà rappresentato dalla difficoltà di comunicazione dei sistemi in uso ai comuni. Il software è differente, gli uffici "non si parlano" e quindi servirà un metro comune cui adeguare il tutto.
Per le tempistiche si parla per settembre/ottobre di una presentazione agli amministratori del progetto e delle attività svolte, dell'avvio a novembre per singole aree del progetto con relativa formazione degli operatori e infine entro dicembre la presetntazione finale e la diffusione del piano a tutti i comuni dei tre ambiti distrettuali.
Il costo totale del progetto si aggirerà attorno ai 68mila euro.
S.V.
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