Milano: medici, amici, fratelli nella Fede alle esequie del dr. Alberto Bettinelli. ''Insegnava a curare la malattie col sorriso''

Il dr. Alberto Bettinelli

"Quando uno ha il cuore buono non ha più paura di niente: è felice di ogni cosa, vuole amare solamente". E' racchiusa nelle parole del canto che gli amici "Memores Domini" hanno intonato nel corso della celebrazione, la descrizione più vera dell'umanità di Alberto Bettinelli, primario di pediatria dell'ospedale Mandic di Merate, morto il 15 agosto dopo un malore che lo aveva colto alcuni giorni prima sulla spiaggia di Varigotti, in provincia di Savona.

La mamma, con la sorella, lo zio e il cognato


Un'umanità che, permeata dalla grande fede che da sempre ha modellato la sua vita, si è tradotta nella dedizione ai bambini malati, nella vicinanza alle loro famiglie, nella crescita di colleghi e tirocinanti.

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Questa mattina nella chiesa di Sant'Ildefonso a Milano, parrocchia di residenza della sua famiglia, si sono svolti i funerali alla presenza di centinaia di persone. Moltissimi i rappresentati del mondo ospedaliero meratese, gli "ex" del Mandic e poi i parenti (in prima fila l'anziana mamma e la sorella che erano con lui al momento del malore), gli amici, i compagni di Fede.

I vertici dell'azienda ospedaliera. Il direttore sanitario d'azienda Patrizia Monti,
il direttore amministrativo Roberto Pinardi, il direttore medico di presidio Gedeone Baraldo.
Tanti i colleghi presenti: dal dr. Marco Bernardi, alla dottoressa Boselli, al primario dr. Vanoli


"Non dobbiamo farci trascinare dalle apparenze e chiuderci nei limiti del dolore, pure inevitabile" ha esordito nella sua omelia Don Pino Alberto, il celebrante che assieme ad altri sei sacerdoti ha officiato il rito funebre "quanto accaduto è il compimento in circostanze misteriose ma reali di una vita in cui l'opera di novità di Cristo è stata l'esperienza dominante. E questo è quanto accaduto ad Alberto. Attraverso il mistero del dolore innocente dei suoi bambini ammalati, dei suoi piccoli pazienti e delle loro famiglie, Alberto viveva la paternità di Dio, in una donazione profonda e in un abbraccio universale".

In prima fila, secondo da destra il dr. Valli, accanto il pediatra Agostino Silva. Sullo sfondo la dottoressa Modestina Grassi

A sinistra al centro Luca Stucchi direttore generale del Carlo Poma di Mantova.
A destra il primario di ostetricia ginecologia Gregorio Del Boca e la dottoressa Anna Biffi


Parole di dolore ma cariche di riconoscenza sono state espresse anche dagli amici "memores Domini" di Don Giussani, corrente cattolica di cui il primario faceva parte, così come dai colleghi, medici e infermieri del Mandic che hanno ricordato come "Alberto ha insegnato che le malattie si curano anche con il sorriso", dai volontari Abio con i quali il medico aveva intessuto un particolarissimo rapporto di collaborazione e amicizia.

A sinistra il labaro del Mandic listato a lutto


Al termine della funzione la salma è stata tumulata nel cimitero di Chiaravalle.



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S.V.
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