La Merate che non c'è più/20: in piazza Prinetti prima e in Via Roma poi, il negozio di frutta e verdura del ''bamben''

Il suo soprannome era "ul bamben". Difficile dire perché: forse perché era piccolo, forse aveva un "viso d'angelo", forse era nato il 25 dicembre. Ma per chi se lo ricorda, probabilmente pochi, Luigi Mazza è stato uno dei primi fruttivendoli di Piazza Prinetti e poi di Via Roma. 

Luigi Mazza in una vecchissima foto degli anni Trenta/Quaranta, con il carretto carico di cassette di frutta. sullo sfondo a destra un tram

Nato e vissuto a Lomagna con la famiglia di origine, che commerciava in sementi, Luigi si era sposato alla "casina Curada" di Usmate con Rosa Sala. Per i primi anni aveva lavorato con i suoceri che vendevano frutta e verdura. Con il cavallo e il carretto ricoperto dalla "capotte" Luigi si recava a Milano a fare scorta ai grandi mercati e pian piano tornava a casa, mettendoci naturalmente qualche ora. La sveglia alla mattina presto, a volte anche a notte fonda, e il ritorno al focolare rendevano quella vita dura e non semplice. Ma gli affari tutto sommato non andavano male e la famiglia aveva di cui vivere. Nel 1932 Luigi e la moglie Rosa si trasferirono a Merate, in Piazza Prinetti, e qui aprirono la loro prima rivendita di frutta e verdura. Merce fresca, di qualità, bella a vedersi e a gustarsi. Al negozio affacciato direttamente sulla piazza principale, i coniugi avevano abbinato anche il servizio di consegna porta a porta, specialmente per le famiglie benestanti o i signori che nel fine settimana o durante l'estate venivano a soggiornare nelle sontuose ville meratesi.

Lo scritto di Maria Mazza a ricordo del papà Luigi

Sul suo carretto trainato dal cavallo Luigi caricava le cassette di frutta e le sporte da portare a domicilio, poi tornava e si metteva dietro al bancone a servire. Qualche anno più tardi il negozio si spostò in Via Roma, altro cuore pulsante della vita commerciale. Locali più piccolini ma riforniti di tutto e in grado di soddisfare le esigenze dei clienti, sfidando anche qualche inizio di concorrenza che si affacciava nelle strade vicine. Dopo la morte di Luigi, avvenuta nel giugno 1940, l'attività continuò con l'apporto della vedova, signora Rosa, che cambiò abitudini, costretta dal lutto che l'aveva colpita, approvvigionandosi non più a Milano ma a Calco dove nel frattempo aveva aperto un magazzino all'ingrosso.

Il negozio del "bamben" restò aperto fino a novembre del 1954 poi l'età e la stanchezza fecero il resto.

Continua/20

Se qualcuno avesse del materiale (fotografie, ricordi, ritagli di giornale) per una "puntata" del nostro viaggio può chiamare il numero 328.30.58.341 e aiutarci così a ricostruire la mappa commerciale della "Merate che non c'è più".



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S.V.
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