Verderio: letame sparso in un campo non arato. Invasione di mosche in Via Maggioli

La situazione è a dir poco allarmante e da dieci giorni alcune famiglie di Via dei Maggioli sono costrette a convivere con sciami di mosche che non danno loro tregua, né giorno né notte. Il tempo atmosferico va loro in aiuto quando la pioggia costringe gli insetti alla "ritirata" ma l'afa e il sole li fanno diventare ancora più invasivi e aggressivi e allora l'unico modo per tenerli alla larga sono zampironi e "fuochi" nei giardini e sotto i portici delle case.

Alcune delle mosche debellate dal fuoco acceso sotto i portici

A causare tutto ciò è stato lo spargimento di letame in un campo vicino, sempre in territorio di Verderio (ex superiore), che non opportunamente arato e rivoltato ha provocato il diffondersi dalle larve di migliaia di mosche che hanno raggiunto le vicine case, mettendo in seria difficoltà i residenti.

"E' una situazione indecente" ha commentato una cittadina "speravamo che il tutto si risolvesse in breve e invece nulla. Abbiamo allertato le forze dell'ordine, gli amministratori, l'ASL. Ma nessuno ha ancora affrontato il problema, qualcuno ci ha anche detto che l'arrivo della pioggia avrebbe sistemato tutto, ci sembrava quasi una presa in giro e invece...l'altra sera ci è stato impossibile restare sotto il portico, le volte erano completamente ricoperte da uno strato di mosche. Uno schifo. Non possiamo vivere così. I miei figli hanno acceso dei fuochi e così abbiamo avuto un po' di respiro ma chiaramente non è una situazione tollerabile".

Qualche anno fa la stessa invasione si era verificata a Verderio, a cascina Bice. In quel caso, però, lo sciame era stato portato da letame di polli sparso in un campo. I residenti si erano visti invasi da migliaia di mosche fastidiose e insistenti che solamente dopo diversi giorni erano state debellate.

Ora il sindaco Alessandro Origo si sta attivando per rintracciare il proprietario del campo ed, eventualmente, procedere con una sanzione dopo chiaramente l'intimazione ad arare il campo, così da rivoltare le zolle di terra intrise del liquame e liberare dalle larve il terreno.
S.V.
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