Paderno: inaugurata la sede della Proloco a cascina Maria
La Pro Loco di Paderno d'Adda ha una sede. E per un'associazione che si occupa di turismo, storia e territorio, non poteva essere che Cascina Maria, edificio rurale di fine Ottocento. Nell'architettura e nei materiali con i quali è stata costruita, ovvero ceppo dell'Adda e mattoni a vista, una sorta di sintesi della Brianza abduana. Ad inaugurala domenica alle 18, scoprendo il nuovo logo, c'erano Cristina De Bortoli, presidente del sodalizio, Renzo Rotta, sindaco di Paderno, e l'intera giunta.Tra il pubblico l'ex sindaco Valter Motta e Annarosa Panzeri, fino al 25 maggio scorso assessore alla cultura. Presenti anche gli Alpini, i rappresentanti delle altre associazioni e quelli delle Pro Loco vicine, in particolare Robbiate, Verderio Cornate.
"La sede sarà aperta a tutti e al territorio" ha detto Riccardo Oltolini del direttivo, mentre, insieme a Cristina De Bortoli, scopriva il logo. Poi l'ingresso in quelli che fino all'estate scorsa scorso erano la sede del Cag. Uno progetto, va subito sottolineato, che ha saputo cogliere i valori di chi vive in questa parte di territorio, rileggendone la storia con nuove modalità.
Essenziale nelle sue linee, il nuovo spazio disegnato dallo studio HPC, al quale la Pro Loco aveva affidato i lavori, racconta in poche linee, i punti di riferimenti di chi vive qui. Dunque il ponte, la valle dell'Adda e il fiume, disegnati nel bel logo. Anche l'arredamento, il restauro dei muri, come tutti gli edifici antichi interessati da umidità, e la stessa organizzazione degli ambienti hanno rispettato fino in fondo, i valori di questa comunità e dell'ambiente che la accoglie.
Hanno spiegato Mattia e Simone, progettisti: "Abbiamo pensato questo spazio, come un ambiente aperto, dove chi entra si senta a casa. Senta il desiderio di fermarsi, chiedere, capire, condividere". Il sindaco Rotta si è augurato che "la nuova sede della Pro Loco, diventi uno spazio comune per i padernesi, che sia frequentato dai cittadini, in particolare dai giovani. Che diventi uno dei tanti modi di vivere la comunità".
"Il ponte, l'ambiente, il fiume si intrecciano con la vita di ogni giorno - ci ha spiegato Cristina De Bortoli - non potevamo partire che da lì. Questo è stato l'imput che abbiamo dato a Mattia e Simone, che hanno saputo leggere bene il nostro pensiero. Abbiamo anche un nuovo sito. Da qualche mese le telefonate per avere notizie sul territorio sono aumentate. Le ultime sono arrivate da Bologna e Rovigo. Abbiamo dunque cercato di proporre uno spazio multifunzionale. La sede verrà dotata di wi-fi. Tra meno di un anno, qui arriveranno sicuramente anche i turisti di Expo. Dovremo essere pronti ad affrontarlo. Chiediamo ai concittadini di sostenere la Pro Loco col tesseramento, di darci una mano nelle iniziative. Per ora apriremo dalle 10 alle 12 del sabato e dalle 9 alle 11 del mercoledì. Ringraziamo il Comune per la nuova sede e il sostegno che non è mai mancato".
Dopo la messa, per un saluto è arrivato il parroco don Antonio Caldirola. Poi la cena sulla veranda di Cascina Maria, Ottanta persone, insieme, per condividere. Il menù di "terra" con salumi, funghi e cassoela. Quello di "acqua" con risotto e pesce di lago. Ovvero come raccontare vita e cultura del territorio anche attraverso la cucina. Di più, davvero, non si poteva fare.
"La sede sarà aperta a tutti e al territorio" ha detto Riccardo Oltolini del direttivo, mentre, insieme a Cristina De Bortoli, scopriva il logo. Poi l'ingresso in quelli che fino all'estate scorsa scorso erano la sede del Cag. Uno progetto, va subito sottolineato, che ha saputo cogliere i valori di chi vive in questa parte di territorio, rileggendone la storia con nuove modalità.
Il sindaco Renzo Rotta, Cristina De Bortoli, presidente della Pro Loco, l'assessore all'ecologia e ambiente Valentino Casiraghi
Essenziale nelle sue linee, il nuovo spazio disegnato dallo studio HPC, al quale la Pro Loco aveva affidato i lavori, racconta in poche linee, i punti di riferimenti di chi vive qui. Dunque il ponte, la valle dell'Adda e il fiume, disegnati nel bel logo. Anche l'arredamento, il restauro dei muri, come tutti gli edifici antichi interessati da umidità, e la stessa organizzazione degli ambienti hanno rispettato fino in fondo, i valori di questa comunità e dell'ambiente che la accoglie.
Hanno spiegato Mattia e Simone, progettisti: "Abbiamo pensato questo spazio, come un ambiente aperto, dove chi entra si senta a casa. Senta il desiderio di fermarsi, chiedere, capire, condividere". Il sindaco Rotta si è augurato che "la nuova sede della Pro Loco, diventi uno spazio comune per i padernesi, che sia frequentato dai cittadini, in particolare dai giovani. Che diventi uno dei tanti modi di vivere la comunità".
"Il ponte, l'ambiente, il fiume si intrecciano con la vita di ogni giorno - ci ha spiegato Cristina De Bortoli - non potevamo partire che da lì. Questo è stato l'imput che abbiamo dato a Mattia e Simone, che hanno saputo leggere bene il nostro pensiero. Abbiamo anche un nuovo sito. Da qualche mese le telefonate per avere notizie sul territorio sono aumentate. Le ultime sono arrivate da Bologna e Rovigo. Abbiamo dunque cercato di proporre uno spazio multifunzionale. La sede verrà dotata di wi-fi. Tra meno di un anno, qui arriveranno sicuramente anche i turisti di Expo. Dovremo essere pronti ad affrontarlo. Chiediamo ai concittadini di sostenere la Pro Loco col tesseramento, di darci una mano nelle iniziative. Per ora apriremo dalle 10 alle 12 del sabato e dalle 9 alle 11 del mercoledì. Ringraziamo il Comune per la nuova sede e il sostegno che non è mai mancato".
Dopo la messa, per un saluto è arrivato il parroco don Antonio Caldirola. Poi la cena sulla veranda di Cascina Maria, Ottanta persone, insieme, per condividere. Il menù di "terra" con salumi, funghi e cassoela. Quello di "acqua" con risotto e pesce di lago. Ovvero come raccontare vita e cultura del territorio anche attraverso la cucina. Di più, davvero, non si poteva fare.