La Fabio Sassi compie 25 anni: ogni giorno è accanto a chi soffre perché nessuno sia solo
Domenica mattina al parco delle Rimembranze l'associazione Fabio Sassi ha dato il via ai festeggiamenti per i 25 anni di attività. Dopo il raduno di volontari, simpatizzanti, degli amici alpini il presidente Domenico Basile con il vicesindaco Massimiliano Vivenzio, terminato l'alzabandiera e l'inno d'Italia eseguito dalla banda, hanno speso parole di elogio per tutti coloro che, da anni, si spendono quotidianamente per il sodalizio.
Ecco il discorso tenuto domenica mattina dal presidente Domenico Basile.
Massimiliano Vivenzio, Domenico Basile e Piera Fiecchi
Un'associazione impegnata per stare vicino ai malati terminali e alle loro famiglie, alleviando non tanto il dolore fisico, appannaggio della medicina e della scienza, quanto quello morale e psicologico che, spesso, nei momenti di maggior dramma prende il sopravvento. Un'umanizzazione dell'ultimo tratto della vita che rende l'associazione attenta a ogni uomo e donna, senza distinzione di età, religione, appartenenza politica o culturale, che mira solamente a dare conforto e serenità e a non far sentire nessuno solo.
Ecco il discorso tenuto domenica mattina dal presidente Domenico Basile.
Sono lieto di darvi il saluto di benvenuto a questa festa per il XXV anniversario dell'Associazione Fabio Sassi. Un ringraziamento anzitutto all'Amministrazione Comunale, qui rappresentata dal Vice Sindaco Vivenzio, per il supporto che ci ha dato nella preparazione di questa festa, e alla Banda Musicale che allieterà la nostra cerimonia. Un ringraziamento particolare agli Alpini della Sezione di Lecco e dei Gruppi di Merate e Airuno che, ancora una volta, ci sono vicini rinnovando il sostegno e la partecipazione sempre dimostrata negli anni, fin dalla costruzione dell'Hospice.
Abbiamo appena celebrato l'alzabandiera, una cerimonia sempre commovente. Qualcuno, in questi giorni, leggendo il programma mi ha chiesto: " Ma cosa c'entra l'alzabandiera con la Fabio Sassi?". Ho risposto: "c'entra eccome!" perché in questo simbolo riconosciamo i valori fondanti della nostra Associazione, gli stessi posti a fondamento della nostra Repubblica, primi tra tutti la solidarietà e il diritto/dovere di partecipazione di tutti i cittadini alla costruzione del bene comune.
Nei giorni difficili che il nostro Paese attraversa abbiamo un motivo in più per riscoprire l'importanza di questi valori: questa bandiera che li rappresenta, da troppo tempo ormai umiliata e sporcata da ladri e corrotti, attende che noi la raccogliamo per alzarla sul pennone più alto. Guardandola così sopra di noi ci aiuterà a ritrovare la fiducia in un Paese che viva nella giustizia e nella solidarietà e in un futuro che venga restituito ai nostri figli e nipoti.
I volontari di tutte le associazioni ci indicano la strada. Essi ci dicono che una comunità vive in pace e prospera quanto più si prende cura di sé. Prendersi cura significa attenzione a quei bisogni che non hanno ancora ricevuto la dovuta considerazione da parte delle istituzioni. Sono in genere i bisogni delle fasce più fragili della popolazione, dei più indifesi. Nessuno deve restare indietro, soprattutto quelli che fanno più fatica a camminare.
Questa Associazione nasce da donne e uomini sensibili alla fragilità. Il loro numero è aumentato costantemente negli anni, segno che questa comunità si è riconosciuta nel servizio che essi hanno proposto a beneficio dei più fragili tra i fragili, cioè coloro a cui ormai la vita sfugge e che hanno il diritto di vivere con dignità fino alla fine. Per questo è nata l'assistenza domiciliare - ora estesa a tutta la provincia dal Dipartimento Fragilità dell'ASL con cui l'Associazione collabora - e per questo è stato costruito l'Hospice Il Nespolo ad Airuno, dove dal 2002 vengono accolte e curate ogni anno oltre 200 persone.
Il grande numero di volontari di tutte le associazioni a Merate è segno di quanto grande sia la sensibilità e la generosità di questo territorio. Per questo confidiamo che il loro numero crescerà ancora. Così ci avvicineremo sempre più alla città che sogniamo: accogliente e solidale, sensibile ai bisogni che attendono di essere riconosciuti, aperta allo straniero perché tutti in fondo lo siamo. Potremo allora dire, come Pericle ad Atene 2500 anni fa: "Da noi si usa così, a Merate nessuno resta solo."
E allora buona festa, siete tutti invitati al Pic-Nic della Solidarietà al Parco delle Piramidi, dove andremo in corteo, con in testa la Banda, percorrendo le principali vie di Merate.
Abbiamo appena celebrato l'alzabandiera, una cerimonia sempre commovente. Qualcuno, in questi giorni, leggendo il programma mi ha chiesto: " Ma cosa c'entra l'alzabandiera con la Fabio Sassi?". Ho risposto: "c'entra eccome!" perché in questo simbolo riconosciamo i valori fondanti della nostra Associazione, gli stessi posti a fondamento della nostra Repubblica, primi tra tutti la solidarietà e il diritto/dovere di partecipazione di tutti i cittadini alla costruzione del bene comune.
Nei giorni difficili che il nostro Paese attraversa abbiamo un motivo in più per riscoprire l'importanza di questi valori: questa bandiera che li rappresenta, da troppo tempo ormai umiliata e sporcata da ladri e corrotti, attende che noi la raccogliamo per alzarla sul pennone più alto. Guardandola così sopra di noi ci aiuterà a ritrovare la fiducia in un Paese che viva nella giustizia e nella solidarietà e in un futuro che venga restituito ai nostri figli e nipoti.
I volontari di tutte le associazioni ci indicano la strada. Essi ci dicono che una comunità vive in pace e prospera quanto più si prende cura di sé. Prendersi cura significa attenzione a quei bisogni che non hanno ancora ricevuto la dovuta considerazione da parte delle istituzioni. Sono in genere i bisogni delle fasce più fragili della popolazione, dei più indifesi. Nessuno deve restare indietro, soprattutto quelli che fanno più fatica a camminare.
Questa Associazione nasce da donne e uomini sensibili alla fragilità. Il loro numero è aumentato costantemente negli anni, segno che questa comunità si è riconosciuta nel servizio che essi hanno proposto a beneficio dei più fragili tra i fragili, cioè coloro a cui ormai la vita sfugge e che hanno il diritto di vivere con dignità fino alla fine. Per questo è nata l'assistenza domiciliare - ora estesa a tutta la provincia dal Dipartimento Fragilità dell'ASL con cui l'Associazione collabora - e per questo è stato costruito l'Hospice Il Nespolo ad Airuno, dove dal 2002 vengono accolte e curate ogni anno oltre 200 persone.
Il grande numero di volontari di tutte le associazioni a Merate è segno di quanto grande sia la sensibilità e la generosità di questo territorio. Per questo confidiamo che il loro numero crescerà ancora. Così ci avvicineremo sempre più alla città che sogniamo: accogliente e solidale, sensibile ai bisogni che attendono di essere riconosciuti, aperta allo straniero perché tutti in fondo lo siamo. Potremo allora dire, come Pericle ad Atene 2500 anni fa: "Da noi si usa così, a Merate nessuno resta solo."
E allora buona festa, siete tutti invitati al Pic-Nic della Solidarietà al Parco delle Piramidi, dove andremo in corteo, con in testa la Banda, percorrendo le principali vie di Merate.
Domenico Basile, Presidente Associazione Fabio Sassi Onlus
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S.V.