Sei Merate: sindaci e candidati uniti per rilanciare il territorio
(C.S.) In vista delle elezioni amministrative del 25 maggio prossimo, che porteranno al rinnovo di alcune amministrazioni comunali del meratese, i Sindaci dei Comuni di Brivio, Calco, Cernusco Lombardone, Imbersago, Lomagna, Missaglia, Montevecchia, Olgiate Molgora, Osnago, Paderno d'Adda, Perego, Robbiate, Rovagnate e i Candidati Sindaci delle liste civiche Airuno-Aizzurro Progetto Comune (Comune di Airuno), Imbersago 14 e Insieme per Imbersago (Comune di Imbersago), Impegno Civico per Lomagna (Comune di Lomagna), Sei Merate (Comune di Merate), Progetto Osnago (Comune di Osnago), Vivere la Piazza (Comune Paderno), e SiAmo Verderio (Comune di Verderio), intendono ribadire con forza la necessità di proseguire il dialogo sino ad ora condotto in numerosi campi che attengono alle politiche locali e alla vita dei cittadini. Nella consapevolezza che solo attraverso una condivisione allargata di intenzionalità ed obiettivi, si possa pervenire alla costruzione di politiche territoriali coese e in grado di porre le amministrazioni locali in condizioni di adeguata autorevolezza rispetto agli organismi provinciali e regionali, Sindaci e Candidati Sindaci intendono rilanciare la necessità di un coordinamento costante e finalizzato a costruire proposte condivise.
In tal senso, il dialogo sovracomunale dovrà riguardare gli ambiti di intervento tradizionali, come quello sociale e socio-assistenziale, dove grazie all'operato dell'Azienda Speciale Retesalute sono state calmierate - e in taluni casi annullate - le principali asimmetrie di intervento dei Comuni nell'affrontare problematiche particolari (ad esempio nei servizi per minori, diversamente abili e nella gestione del SAD per gli anziani) e dove sarà necessario operare in futuro per monitorare l'attuazione della riforma sanitaria proposta da Regione Lombardia, che avrà notevoli ricadute a livello territoriale.
La collaborazione sovracomunale dovrà però essere rilanciata anche in altri settori istituzionali, tra i quali si annoverano:
- la programmazione della viabilità, portando a compimento quegli interventi già previsti dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), che garantirebbero una fluidificazione del traffico sulla direttrice Milano-Lecco, ed in particolare il potenziamento dell'accesso alla tangenziale di Usmate e la desemaforizzazione del nodo di Cernusco Lombardone, oltre alle opere individuate nello studio sulla viabilità meratese realizzato dalla Provincia nel 2009 (interventi sull'asse Brivio-Verderio; incrocio di Robbiate San Giuseppe; desemaforizzazione delle "quattro strade" di Montevecchia, ecc.).
In questo contesto risulta indispensabile l'apertura di una "vertenza territoriale", nei confronti della Provincia di Lecco e della Regione Lombardia, atta a porre l'eliminazione dei punti di conflitto al centro delle scelte viabilistiche.
Da rivedere saranno inoltre quei progetti che non paiono sostenibili sul piano finanziario e ambientale, quali il prolungamento della Tangenziale Est e l'interramento della SP 342 dir.
- le politiche ambientali, a partire dalla consapevolezza che le problematiche che investono un Comune sono le medesime che interessano il Comune limitrofo, si ritiene necessario approfondire in modo congiunto -anche attraverso l'istituzione di un apposito tavolo di lavoro con gli assessori competenti- i temi afferenti all'inquinamento atmosferico, al risparmio energetico, allo smaltimento dei rifiuti, all'educazione ambientale. In questo quadro, si prendono a modello le buone pratiche già sperimentate in passato dai Comuni meratesi, tra le quali l'esperienza di Agenda 21 (che tra il 2006 ed il 2011 ha coinvolto 12 Comuni in un proficuo confronto attorno ai temi del risparmio energetico e dello sviluppo sostenibile), la sottoscrizione del Patto dei Sindaci da parte della totalità dei Comuni meratesi e le recenti esperienze di collaborazione sovracomunale (quali la partecipazione al bando Cariplo "Promuovere gli investimenti locali in efficienza energetica ed energie rinnovabili", da parte di 15 Comuni del territorio).
- la gestione del Servizio Idrico Integrato, vigilando affinché si porti a compimento il percorso che condurrà alla trasformazione di Idroservice in società di primo livello, così come previsto dalla Delibera del CdA dell'ATO di Lecco n.24 del 17 novembre 2013. Qualora a fine anno non dovessero verificarsi tali condizioni, occorrerà valutare le azioni da porre in atto, anche in ragione delle recenti modifiche della normativa comunitaria. In questo quadro, il Servizio Idrico Integrato dovrà essere gestito da una società che: a) abbia uno stretto controllo analogo; b) sia partecipata dai Comuni lecchesi con peso proporzionale al numero di abitanti; c) sia autonoma sotto il profilo economico, finanziario e patrimoniale; d) operi esclusivamente nell'ATO lecchese; e) abbia come attività unica la gestione del Servizio Idrico Integrato. Contemporaneamente si opererà per affrontare il tema generale delle società pubbliche, così da definire le modalità di partecipazione e le scelte da attuare per rendere le società strategiche sempre più rispondenti agli obiettivi definiti dai Comuni.
- la programmazione culturale, sportiva, del tempo libero e delle politiche giovanili, ambiti sino ad ora rimasti estranei dalle logiche di gestione coordinata (fatte salve alcune esperienze condivise quali l'organizzazione di festival estivi o l'adesione a circuiti teatrali o musicali), ma che richiederebbero anch'esse forme adeguate di coordinamento e organizzazione, in virtù dell'elevata mobilità che caratterizza il nostro territorio (in particolare per quanto riguarda la popolazione giovanile), delle esigenze di contenimento dei bilanci e delle potenzialità che verrebbero garantite da una programmazione sovra-territoriale. A tal fine sarà necessario un lavoro congiunto da parte degli assessorati competenti, ai fini di coordinare quanto più possibile la programmazione culturale, sportiva e ricreativa del territorio, anche ipotizzando un calendario comune di attività, una condivisione di spazi, impianti e attrezzature ed una promozione congiunta degli eventi, con l'intento di ampliare e pluralizzare l'offerta rivolta alle diverse fasce di età.
- la sicurezza del cittadino, proseguendo nel lavoro sino ad ora condotto di concerto con le Forze dell'Ordine per sollecitare e concordare forme più accurate di controllo del territorio, in sinergia con le Polizie Locali (quali, ad esempio, il progetto di videosorveglianza integrata del meratese, attualmente fermo per mancanza di fondi) e per programmare iniziative mirate di informazione della popolazione, con particolare riferimento alle fasce più anziane (incontri pubblici, sezioni dedicate del sito internet, ecc.). L'impegno è altresì rivolto a sviluppare forme di collaborazione per interventi di tipo sociale finalizzati ad aumentare la coesione tra i cittadini, valore fondamentale per garantire la sicurezza nel senso più ampio del termine.
- il trasporto ferroviario, considerato che il nostro territorio è collegato con Milano, Monza e Bergamo, città attrattive per lavoro o studio, tramite linee utilizzate quotidianamente da centinaia di persone. Ai fini di non vanificare le risorse messe in campo dai Comuni (ad esempio nella creazione di parcheggi, piste ciclopedonali, depositi di bici e motocicli, ecc.) e di migliorare un servizio che ad oggi risulta carente sotto diversi punti di vista (puntualità, pulizia delle vetture, soppressione treni) sarà necessario far pressione nei confronti di RFI affinché vengano previsti investimenti ed interventi di manutenzione che consentano di incrementare la qualità dei servizi offerti, con l'obiettivo di attrarre utenti e ridurre il traffico automobilistico pendolare. Sarà parimenti necessario ipotizzare forme di gestione coordinata del trasporto pubblico locale volte a promuovere l'utilizzo dei mezzi pubblici per il raggiungimento dei nodi di scambio ferroviario (rimodulazione degli orari dei pullman in coincidenza con quelli ferroviari e scolastici, miglior accessibilità dei punti-vendita dei biglietti, sistemazione delle paline informative, campagne di sensibilizzazione, ecc.).
L'esperienza degli ultimi vent'anni dimostra che la necessità di sviluppare politiche comuni è una realtà ormai consolidata e dimostra altresì che le posizioni di un singolo ente, se non sono concordate con quelle degli altri Comuni del territorio, risultano deboli e inefficaci.
Alla luce di quanto sopra si ribadisce l'impegno a costruire forme di confronto e di decisione sempre più partecipate e organiche, in grado di rispondere alle esigenze di un grande territorio sovra comunale come quello della Brianza meratese.
In tal senso, il dialogo sovracomunale dovrà riguardare gli ambiti di intervento tradizionali, come quello sociale e socio-assistenziale, dove grazie all'operato dell'Azienda Speciale Retesalute sono state calmierate - e in taluni casi annullate - le principali asimmetrie di intervento dei Comuni nell'affrontare problematiche particolari (ad esempio nei servizi per minori, diversamente abili e nella gestione del SAD per gli anziani) e dove sarà necessario operare in futuro per monitorare l'attuazione della riforma sanitaria proposta da Regione Lombardia, che avrà notevoli ricadute a livello territoriale.
La collaborazione sovracomunale dovrà però essere rilanciata anche in altri settori istituzionali, tra i quali si annoverano:
- la programmazione della viabilità, portando a compimento quegli interventi già previsti dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), che garantirebbero una fluidificazione del traffico sulla direttrice Milano-Lecco, ed in particolare il potenziamento dell'accesso alla tangenziale di Usmate e la desemaforizzazione del nodo di Cernusco Lombardone, oltre alle opere individuate nello studio sulla viabilità meratese realizzato dalla Provincia nel 2009 (interventi sull'asse Brivio-Verderio; incrocio di Robbiate San Giuseppe; desemaforizzazione delle "quattro strade" di Montevecchia, ecc.).
In questo contesto risulta indispensabile l'apertura di una "vertenza territoriale", nei confronti della Provincia di Lecco e della Regione Lombardia, atta a porre l'eliminazione dei punti di conflitto al centro delle scelte viabilistiche.
Da rivedere saranno inoltre quei progetti che non paiono sostenibili sul piano finanziario e ambientale, quali il prolungamento della Tangenziale Est e l'interramento della SP 342 dir.
Prima a sinistra la candidata Silvia Villa
- le politiche ambientali, a partire dalla consapevolezza che le problematiche che investono un Comune sono le medesime che interessano il Comune limitrofo, si ritiene necessario approfondire in modo congiunto -anche attraverso l'istituzione di un apposito tavolo di lavoro con gli assessori competenti- i temi afferenti all'inquinamento atmosferico, al risparmio energetico, allo smaltimento dei rifiuti, all'educazione ambientale. In questo quadro, si prendono a modello le buone pratiche già sperimentate in passato dai Comuni meratesi, tra le quali l'esperienza di Agenda 21 (che tra il 2006 ed il 2011 ha coinvolto 12 Comuni in un proficuo confronto attorno ai temi del risparmio energetico e dello sviluppo sostenibile), la sottoscrizione del Patto dei Sindaci da parte della totalità dei Comuni meratesi e le recenti esperienze di collaborazione sovracomunale (quali la partecipazione al bando Cariplo "Promuovere gli investimenti locali in efficienza energetica ed energie rinnovabili", da parte di 15 Comuni del territorio).
- la gestione del Servizio Idrico Integrato, vigilando affinché si porti a compimento il percorso che condurrà alla trasformazione di Idroservice in società di primo livello, così come previsto dalla Delibera del CdA dell'ATO di Lecco n.24 del 17 novembre 2013. Qualora a fine anno non dovessero verificarsi tali condizioni, occorrerà valutare le azioni da porre in atto, anche in ragione delle recenti modifiche della normativa comunitaria. In questo quadro, il Servizio Idrico Integrato dovrà essere gestito da una società che: a) abbia uno stretto controllo analogo; b) sia partecipata dai Comuni lecchesi con peso proporzionale al numero di abitanti; c) sia autonoma sotto il profilo economico, finanziario e patrimoniale; d) operi esclusivamente nell'ATO lecchese; e) abbia come attività unica la gestione del Servizio Idrico Integrato. Contemporaneamente si opererà per affrontare il tema generale delle società pubbliche, così da definire le modalità di partecipazione e le scelte da attuare per rendere le società strategiche sempre più rispondenti agli obiettivi definiti dai Comuni.
- la programmazione culturale, sportiva, del tempo libero e delle politiche giovanili, ambiti sino ad ora rimasti estranei dalle logiche di gestione coordinata (fatte salve alcune esperienze condivise quali l'organizzazione di festival estivi o l'adesione a circuiti teatrali o musicali), ma che richiederebbero anch'esse forme adeguate di coordinamento e organizzazione, in virtù dell'elevata mobilità che caratterizza il nostro territorio (in particolare per quanto riguarda la popolazione giovanile), delle esigenze di contenimento dei bilanci e delle potenzialità che verrebbero garantite da una programmazione sovra-territoriale. A tal fine sarà necessario un lavoro congiunto da parte degli assessorati competenti, ai fini di coordinare quanto più possibile la programmazione culturale, sportiva e ricreativa del territorio, anche ipotizzando un calendario comune di attività, una condivisione di spazi, impianti e attrezzature ed una promozione congiunta degli eventi, con l'intento di ampliare e pluralizzare l'offerta rivolta alle diverse fasce di età.
- la sicurezza del cittadino, proseguendo nel lavoro sino ad ora condotto di concerto con le Forze dell'Ordine per sollecitare e concordare forme più accurate di controllo del territorio, in sinergia con le Polizie Locali (quali, ad esempio, il progetto di videosorveglianza integrata del meratese, attualmente fermo per mancanza di fondi) e per programmare iniziative mirate di informazione della popolazione, con particolare riferimento alle fasce più anziane (incontri pubblici, sezioni dedicate del sito internet, ecc.). L'impegno è altresì rivolto a sviluppare forme di collaborazione per interventi di tipo sociale finalizzati ad aumentare la coesione tra i cittadini, valore fondamentale per garantire la sicurezza nel senso più ampio del termine.
- il trasporto ferroviario, considerato che il nostro territorio è collegato con Milano, Monza e Bergamo, città attrattive per lavoro o studio, tramite linee utilizzate quotidianamente da centinaia di persone. Ai fini di non vanificare le risorse messe in campo dai Comuni (ad esempio nella creazione di parcheggi, piste ciclopedonali, depositi di bici e motocicli, ecc.) e di migliorare un servizio che ad oggi risulta carente sotto diversi punti di vista (puntualità, pulizia delle vetture, soppressione treni) sarà necessario far pressione nei confronti di RFI affinché vengano previsti investimenti ed interventi di manutenzione che consentano di incrementare la qualità dei servizi offerti, con l'obiettivo di attrarre utenti e ridurre il traffico automobilistico pendolare. Sarà parimenti necessario ipotizzare forme di gestione coordinata del trasporto pubblico locale volte a promuovere l'utilizzo dei mezzi pubblici per il raggiungimento dei nodi di scambio ferroviario (rimodulazione degli orari dei pullman in coincidenza con quelli ferroviari e scolastici, miglior accessibilità dei punti-vendita dei biglietti, sistemazione delle paline informative, campagne di sensibilizzazione, ecc.).
L'esperienza degli ultimi vent'anni dimostra che la necessità di sviluppare politiche comuni è una realtà ormai consolidata e dimostra altresì che le posizioni di un singolo ente, se non sono concordate con quelle degli altri Comuni del territorio, risultano deboli e inefficaci.
Alla luce di quanto sopra si ribadisce l'impegno a costruire forme di confronto e di decisione sempre più partecipate e organiche, in grado di rispondere alle esigenze di un grande territorio sovra comunale come quello della Brianza meratese.
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