Merate, forum elettorale tra i 4 candidati che si interrogano su piscina, programma e novità, acqua pubblica e Lario reti
Tutto esaurito all'auditorium di Piazza degli Eroi, con molte persone rimaste in piedi, per il confronto elettorale che le due testate giornalistiche locali, Merateonline e Giornale di Merate, hanno organizzato con i 4 candidati alla carica di sindaco della città. Come prevedibile sostenitori di lista, amici e parenti ma anche tanti cittadini che nulla avevano a che vedere direttamente con i quattro protagonisti della serata e che per due ore hanno ascoltato le posizioni di Massimo Panzeri (Prospettiva comune), Raffaella Zigon (Movimento Cinque Stelle), Andrea Massironi (Più Merate) e Silvia Villa (Sei Merate). Un dibattito arricchito anche dalle domande del pubblico, condotto senza polemiche o asperità, con candidati brillanti nelle risposte e nelle battute, che hanno risposto volentieri, rispettando i tempi e le regole del confronto.
Novità rispetto agli altri anni è stato l'invito a sorpresa ai 4 a porre una domanda agli sfidanti, rivoluzionando così il tradizionale copione.
"Il prossimo tre giugno scade la gara per la piscina. Avete intenzione di dare seguito alla procedura?" è stato il quesito che l'assessore uscente Massimo Panzeri ha rivolto ai concorrenti. Una domanda prevedibile anche in corso di confronto visto che negli ultimi mesi le riunioni di frazione e la cronaca sono state interessate dall'argomento, con scontri anche in alcuni casi molto duri.
"Sì siamo intenzionati a portare avanti il bando di gara" è stata la posizione di Raffaella Zigon "certo non è facile valutare i documenti relativi all'appalto, che non sono visionabili. Per parte nostra avremmo orientato in maniera diversa il bando. Comunque lo porteremo avanti perché riteniamo che Merate abbia bisogno del centro sportivo".
Risposta scontata quella di Andrea Massironi, assessore uscente dalle finanze, che si è trovato in più occasioni a spiegare la valenza dell'investimento e le modalità del finanziamento. "Ovviamente sì. È un esempio di come si può amministrare anche in fase di ristrettezze. Con quanto proposto abbiamo trovato una banca disponibile a finanziare e si evitano di chiudere la piscina e le sue attività".
Pur d'accordo nella sostanza, la candidata Villa si è detta perplessa sulla SPA. "Riteniamo che sia essenziale il centro sportivo e che vada ampliato ma ci riserviamo di rivedere alcuni aspetti per apportarvi delle migliorie. Ci lascia molto perplessi la spesa per il centro benessere, visto che qui attorno strutture di questa natura stanno chiudendo".
Massimo Panzeri, Raffaella Zigon e la collega Luisa Biella
Semplice e spontanea, la candidata Cinque stelle ammettendo la propria inesperienza "sono la più nuova qui" ha chiesto agli tre che "cosa può far pensare ai cittadini che qualcosa cambierà? Cosa c'è di innovativo nel vostro programma?".
Ad aprire la carrellata di risposte ancora Panzeri, lista n. 1. "Cambierà che questa volta finalmente potremo fare quello che avevamo in testa. Abbiamo ereditato una serie di criticità che non ci hanno permesso di attuare le nostre idee. Finalmente ora potremo guardare con una prospettiva nuova l'amministrazione". "Chiedo la fiducia per quello che abbiamo fatto, partendo dalla trasparenza sul bilancio" ha spiegato Massironi "credo che serva una riconversione della mentalità del personale. Chi viene in municipio deve essere accolto, deve essere accompagnato verso il servizio di cui ha bisogno e diritto. Il cambiamento vero è il cambiamento della mentalità". Un cambiamento lo ha chiesto anche la dottoressa Villa. "Va mutato lo spirito all'interno del comune. La nostra lista è nata da un progetto lungo nel tempo. Siamo nati come studio e approfondimento della città, non come partito politico. Ci siamo trovati più volte a discutere su tanti e diversi temi e da lì siamo partiti per un progetto comune al servizio della città".
Il collega Massimiliano Campanella, Andrea Massironi e Silvia Villa
Decisamente più tecnica la domanda di Massironi che ha chiesto ai candidati la loro posizione sull'acqua pubblica e come si comporteranno, in caso di vittoria, verso la dismissione delle quote di Merate da Lario Reti Holding.
"Confermo la nostra posizione comune di questi anni sul tema idrico" ha risposto Panzeri "e confermiamo anche l'intenzione di uscire dalla società per un controvalore di quote di 1.5 milioni di euro. Come Giunta abbiamo sottoscritto la denuncia alla Corte dei conti e abbiamo intenzione di continuare sulla medesima linea". "L'acqua è una delle nostre stelle, è la prima. C'è un referendum che va rispettato" ha ribattuto la Zigon "sì alla dismissione delle quote. Andremo avanti in questo senso. Il nostro movimento è a favore delle soluzioni proposte dal comitato lecchese per l'acqua pubblica. L'unica soluzione possibile è la nascita di una società consortile di primo livello". "Sono d'accordissimo che l'acqua sia e resti pubblica" ha concluso Silvia Villa "C'è stato un referendum e va rispettato. Abbiamo appoggiato il percorso che è stato fatto e ci adatteremo alle nuove leggi. Ora aspettiamo per fare delle valutazioni e per capire se ci saranno ulteriori cambiamenti normativi".
La carrellata di domande è stata chiusa dalla dottoressa Villa. "Cosa hanno di diverso il vostro programma e le persone rispetto agli altri?". "Il nostro programma è concreto e vuole portare avanti la linea di questi anni" ha introdotto Panzeri "qui si tratta di amministrare una città, di ascoltare i cittadini e cercare di andare incontro alle esigenze e alle fasce deboli. Vogliamo amministrare con coscienza consapevoli dei limiti di bilancio e di organico". "Abbiamo una visione globale" ha spiegato la candidata del M5S "che sottende al programma, cui sottende un progetto di lungo corso, nato dai confronti con la gente che abbiamo avuto in questi mesi. Vogliamo una Merate virtuosa nella gestione economica e nella qualità della vita, oltre che una Merate partecipata. La diversità rispetto agli altri programmi non è nel merito ma nel metodo di approccio e nella gestione quotidiana della cosa pubblica". "E' vero che i soldi non fanno la felicità" ha stigmatizzato Massironi "ma se non ci sono rendono tristi e arrivano i problemi. Quello che non ho visto negli altri programmi è un punto relativo alle barriere architettoniche e al problema della gestione delle case Aler che noi vogliamo torni in capo al comune".
Il dibattito è poi entrato nel vivo con le domande poste dai relatori, focalizzate sui temi caldi degli ultimi anni affrontati in città.
