Merate: Massironi lavora per la grande città. Se eletto, rinuncerà allo stipendio da sindaco

Continuità, miglioramento e innovazione. E ancora persona, sistema e territorio. Sono tutti obiettivi che si incrociano l'un con l'altro e che vanno a costruire il programma di Andrea Massironi e della lista "Più Merate", pronta a correre per le elezioni del prossimo 25 maggio. I giochi ormai sono definiti, non ci sono più dubbi né possibili ripensamenti: a correre per il dopo Robbiani saranno in quattro (Andrea Massironi, Massimo Panzeri, Silvia Villa e Raffaella Zigon).

Il candidato Andrea Massironi

Assessore esterno alle finanze, ora a fine mandato, Massironi ha puntato su un programma fatto di "più": più cultura, più verde, più sport, più case, più commercio, più famiglia, più qualità, più libertà, più turismo e così via. Insomma tanti piccoli tasselli per fare quella che ha definito la "Grande Merate". "Serve un comune grande, con tanti paesi che si fondano tra loro" ha spiegato "per fare una Grande Merate, allo scopo di raggiungere maggior efficienza e qualità nei servizi offerti, a costi contenuti".

Un'attenzione particolare sarà data al sociale, in un momento come quello attuale particolarmente buio e con vincoli stretti e soffocanti, con la possibilità, ad esempio, di riacquisire in gestione le case ALER così da stilare dei punteggi più vantaggiosi per i residenti. Si punterà a potenziare i negozi di vicinato e a creare una dote-sport. Una trentina di appartamenti a edilizia convenzionata potrebbero essere ricavati dalla sistemazione di Cascina Galli mentre in tema di lavoro e commercio si punterà a una fiscalità agevolata.

Sarà istituito lo "Sportello amico" così da assistere le associazioni nel disbrigo delle pratiche burocratiche in occasione di richiesta di permessi per eventi o sagre.

Biblioteca, Area Cazzaniga, Villa Confalonieri saranno i tre poli culturali sui quali puntare per il rilancio e la valorizzazione mentre per lo sport sono confermati l'ampliamento della piscina e il potenziamento dell'esistente (campi sportivi, tennis, bocciofila, Cai).

La  prima opera da studiare e realizzare sarà la rotatoria di Via Terzaghi, sulla statale, per consentire nuovamente l'accesso in città da quella porta poi ci sono la Carta dei sentieri, le barriere architettoniche da abbattere, la sicurezza  su cui puntare.

Tecnologia e innovazione le parole d'ordine, con qualche espediente per incuriosire il cittadino, pigro e refrattario a qualunque coinvolgimento, come ad esempio i consigli comunali trasmetti in diretta streaming o la possibilità di conversare con un assessore via skipe così da risparmiare tempo e spostamenti.

"In questi cinque anni abbiamo lavorato per contenere le spese correnti" ha concluso il candidato "e così facendo siamo riusciti a sostenere e dare di più ai settori in difficoltà. Proprio perché amo Merate e vorrei vederla sempre così, ho deciso che rinuncerò, nel caso venissi eletto, all'emolumento da sindaco che sono circa 3mila euro al mese. Devolverò questi soldi a un fondo di solidarietà comunale che sarà creato per le esigenze della città".

Una scelta che non sarà solo un risparmio ma vuole rappresentare soprattutto un segnale di attenzione e attaccamento alla città.

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