Merate: Massimo Panzeri candidato sindaco di Lega Nord – Forza Italia – Fratelli d’Italia

Massimo Panzeri
Sarà con molta probabilità Massimo Panzeri a guidare la lista Lega Nord-Forza Italia-Fratelli d’Italia alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Merate. Andrea Robbiani, infatti, sarà quasi sicuramente candidato alle elezioni per il Parlamento Europeo, anche se la nomina definitiva è prevista per l’11 aprile quando in via Bellerio a Milano si riunirà il Federale del Carroccio. Inutile chiedere conferme ai diretti interessati, al momento il sindaco uscente viene dato per riconfermato alla testa della nuova coalizione che, come noto, concorrerà per la conquista della maggioranza dei 16 seggi disponibili con gli ex alleati del Pdl confluiti nella lista “Più Merate” capitanata da Andrea Massironi. Tuttavia l’ipotesi è molto fondata. L’Assessore uscente ai lavori pubblici rappresentava del resto l’alternativa, apparentemente condivisa da tutti, alle candidature a sindaco di Robbiani e di Massironi. E, per quanto tesserato al movimento, ha evitato accuratamente di varare iniziative “targate”. Accanto a Panzeri ci sarà Andrea Valli, l’altro colonnello di Robbiani, assessore uscente all’urbanistica. Tema questo delicato perché nel corso della prossima consigliatura si dovrà approvare la variante al Piano di Governo del Territorio operativo ormai da un paio d’anni. Le procedure burocratiche sono già state avviate ma nell’ambito di una messa a punto dello strumento vigente senza modificare il documento di piano. Curiosamente i candidati che si sono sin qui presentati, Silvia Villa per il centrosinistra e Andrea Massironi hanno dedicato poco spazio sia nel programma scritto sia nell’illustrazione orale a questo argomento che pure è sempre stato e sempre sarà il vero snodo politico di un’Amministrazione comunale. Di certo c’è che il Pgt presentato da Valli e approvato dalla maggioranza Lega-Pdl anche se non ha rispettato la parola d’ordine di consumo zero del territorio ci è andato abbastanza vicino; niente a che vedere con il Prg adottato nel 2004 dalla Giunta Perego e poi approvato con qualche limatura dalla successiva Giunta Albani. E soprattutto ben lontano dalla variante del 1994 che prevedeva una crescita della popolazione fino a 18mila abitanti. 
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