Verderio: le minoranze incontrano la gente. E sulle elezioni e i rischi piovono polemiche

Venerdì sera presso la sala Pierpaolo Pasolini a Verderio si è tenuto l'incontro promosso dai gruppi consiliari di minoranza - Gruppo Verderio per la libertà Verderio Inferiore, Gruppo Verderio per la libertà Verderio Superiore e Gruppo Misto di Verderio Inferiore - per avvicinare la cittadinanza e discutere degli scenari che attendono l'amministrazione dopo la fusione e dopo le prossime elezioni di maggio. A condurre la serata sono stati il già consigliere comunale di minoranza di Verderio Inferiore e assessore provinciale Marco Benedetti e Caterina Viani, del Gruppo Misto di Verderio Inferiore. Presenti tra il pubblico Stefano Pirovano, già consigliere di minoranza di Verderio Inferiore, Alfredo Sacilotto, già consigliere di minoranza di Verderio Superiore per 'Giovani e Futuro' e Sergio Gritti di Verderio Superiore nonchè Leonardo Pavin, amministratore a Verderio Superiore negli scorsi anni.


"Siamo qui per capire qual è la situazione - ha spiegato Marco Benedetti - e per metterci in ascolto delle istanze dei cittadini. Dopo l'esito del referendum siamo di fronte a un cambiamento storico. E' una pagina ancora tutta da scrivere e vogliamo capire che tipo di disponibilità alla partecipazione c'è nella popolazione dei due Verderio. Anche perchè c'è il rischio che le maggioranze uscenti continuino a spadroneggiare decidendo tutto in barba alle opposizioni." "E' proprio quello che è accaduto negli ultimi anni. - ha continuato Caterina Viani - Il sindaco Alessandro Origo e i suoi consiglieri non ci hanno mai ascoltato, non ci hanno mai permesso di collaborare. Che abbiano un atteggiamento autoreferenziale lo dimostra il fatto che dopo l'esito del referendum e dopo il 4 febbraio, data in cui c'è stata la decadenza dalle cariche, hanno continuato a presentarsi nei loro uffici come se niente fosse. Quando sono venuta a conoscenza della cosa ho inviato una mail 'di fuoco' al commissario prefettizio per farli allontanare dagli uffici. Un commissariamento è un commissariamento. Non si può far finta di niente. Questo tipo di atteggiamento è semplicemente inaccettabile. E ci fa capire con che tipo di persone abbiamo a che fare: credono che il paese sia loro. Pensavano di accompagnare il commissario fino alle prossime elezioni." Marco Benedetti ha sottolineato le problematiche che la fusione comporterà con tutti i 'doppioni' presenti: due chiese, due parrocchie, due isole ecologiche, due cimiteri, due gruppi della protezione civile, due uffici postali che con ogni probabilità verranno ridotti ad uno, con il rischio di diminuire il servizio ai cittadini. "Speravamo in Nando Bosisio o in Beniamino Colnaghi, ma il loro candidato sarà Origo. - ha proseguito Benedetti - Se Origo dovesse venire eletto come sindaco di Verderio dopo vent'anni di amministrazione a Verderio Inferiore andrebbe incontro alle nozze d'argento... Mi sembra esagerato. E non ci sarebbe niente di nuovo. Come si fa a parlare di rinnovamento? In vent'anni a Verderio Inferiore abbiamo perso tutto: abbiamo perso i servizi, i negozi, abbiamo perso anche il volontariato, perchè se non si è di una certa parte politica non si è ben accetti. Si è creato un brutto clima anche perchè cinque anni fa abbiamo dovuto far intervenire la Digos per poter presentare la lista."

Caterina Viani e Marco Bendetti

Benedetti ha quindi espresso il proprio disappunto per la confusione che regna attualmente a livello legislativo e ha ridimensionato i vantaggi economici a cui si potrà accedere con la fusione dei comuni: "Certo, stando fuori dal patto di stabilità aumenta la possibilità di spesa. Tutto qui."
Caterina Viani ha quindi espresso la volontà di formare una lista civica, senza simboli di partito. Almeno per poter continuare a svolgere una funzione di controllo nel caso in cui gli avversari politici dovessero prevalere, e ha sottolineato la necessità di ridimensionare le prospettive 'politiche' della prossima amministrazione proprio in ragione della scarsa possibilità di manovra che hanno i comuni nell'attualità: "E' inutile raccontare frottole. La prossima amministrazione avrà il solo mandato di realizzare l'omogeneizzazione dei due comuni. Punto. Se si riuscirà a gestire l'ordinario sarà già tanto. E se dovessero tornare a prometterci il nuovo centro sportivo dopo che ce l'hanno promesso invano per tre volte non saprei proprio cosa dire..."
"Dobbiamo essere oggettivi - ha spiegato nel suo intervento Stefano Pirovano - se dovessimo formare una lista saremmo comunque come il Sassuolo contro la Juventus. Loro sono molto preparati. Scendendo nel confronto elettorale dobbiamo cercare di prenderne il meno possibile. E' per questo che servono persone capaci di giocare la partita fino in fondo. Alessandro Origo è una persona molto esperta, preparata, conosce bene i regolamenti. L'ho potuto verificare in questi anni di consiglio comunale. A Verderio Inferiore ha potuto fare il bello e il cattivo tempo. Non è detto che possa continuare a farlo in contesto più allargato. Qui la stessa maggioranza è più disgregata." "La storia ci insegna che a volte Davide riesce a battere Golia. - ha continuato Marco Benedetti - E un sindaco non deve essere il ragioniere dei regolamenti. I regolamenti devono conoscerli alla perfezione i funzionari. Il sindaco e il consiglio devono dare l'indirizzo politico. C'è una bella differenza." "Hanno sempre confuso la figura degli amministratori - ha proseguito Caterina Viani - con quella dei funzionari. Hanno sempre invaso campi non loro. E i consiglieri che non si sono allineati con le idee di Origo abbiamo visto che fine hanno fatto. A ogni mandato è stato allontanato qualcuno." Benedetti ha proseguito spiegando di contare molto su Verderio Superiore: "Qui non c'è mai stata quella cappa in cui noi ci siamo trovati a operare in questi anni. E siamo qui proprio per questo."

Alfredo Sacilotto e Leonardo Pavin

Alfredo Sacilotto, già consigliere di minoranza di Verderio Superiore per 'Giovani e Futuro' ha espresso la propria delusione per aver via via perso per strada i giovani che lo avevano affiancato all'inizio della propria avventura politica, senza rinnegare la bontà del tentativo: "Nel rapporto con la maggioranza occorre cercare il dialogo. Io l'ho cercato e l'ho avuto. Alcune mie mozioni sono state approvate. Voi siete partiti subito col piede sbagliato." "Da noi è stato diverso. - ha risposto Stefano Pirovano - Non ci guardavano neanche. E c'erano gli alzatori di mano professionisti. Origo legge il punto, lo mette in votazione, le mani si alzano e via. Approvato. Nessuna discussione. Nessun dialogo. Ricordo che al mio primo consiglio comunale il sindaco ha letto il primo punto all'ordine del giorno dalle 21:00 alle 22:15. Ininterrottamente. Mi è sembrata una situazione surreale, anche perchè c'erano due persone che dormivano tra il pubblico." La discussione si è quindi focalizzata sulla figura di Alessandro Origo e sul clima generale degli uffici amministrativi di Inferiore: "Qui a Verderio Superiore gli impiegati salutano e sorridono quando entri. - ha spiegato Caterina Viani - Da noi la maggioranza ha litigato non solo con noi della minoranza, ma anche con altri soggetti, tra cui i dipendenti comunali. Non so se avete visto che clima c'è negli uffici di Verderio Inferiore: entri e non ti salutano. Non salutano nemmeno il sindaco. E' una situazione vergognosa. Ed è stata creata dall'atteggiamento di qualcuno. Per esempio: abbiamo fatto il PGT, loro si sono incaponiti su un certo terreno e sono andati incontro a una caporetto con la provincia. E la consulenza legale l'ha pagata il cittadino." "In questi giorni - ha spiegato Leonardo Pavin, consigliere comunale a Verderio Superiore negli scorsi anni - passo molto tempo a Verderio Inferiore. Parlo con le persone. E non ho trovato nessuno che mi abbia parlato male di Alessandro Origo. Purtroppo quelle persone lì non sanno...  Ho dovuto spiegare io a loro le cose... Sono arrivato a dirgli che se un capo si sostituisce in continuazione ai suoi collaboratori non è un capo. Se uno va a mettere la carta igienica nei gabinetti come fa Origo perchè nessuno la va a mettere non è un sindaco, è uno che ha fallito. Gli dico queste cose, ma non riesco a convincerli! E' questo che mi preoccupa. La situazione non è bella. C'è il rischio di non trovare nemmeno le 60 firme per presentare la lista!" La lista civica delle minoranze necessita di 12 persone, di cui almeno 3 di 'genere diverso'.
M.C.
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