Merate: diminuiscono i numeri del centro aiuto alla vita ma si diversifica l’offerta. Meno famiglie, ma più richiesta di sostegno
Se in numeri del Centro Aiuto alla Vita di Merate, per l'anno 2013, farebbero pensare a un miglioramento delle condizioni economiche delle famiglie più in difficoltà, sono invece la molteplicità dei progetti e delle iniziative messe in campo (per reperire cibo fresco, vestiario, locali, forme di finanziamento) che fanno capire come il bisogno abbia ormai abbracciato fasce e settori della vita sempre più vasti e variegati.
Nel 2013, infatti, le famiglie assistite sono state 464, 35 in meno rispetto al 2012, pur restando sempre un numero altissimo (praticamente ogni giorno almeno una famiglia bussa alla porta del CAV chiedendo aiuto). I nuovi "casi" sono stati 106, il che significa che ci sono oltre 350 situazioni "croniche" che da qualche anno non trovano soluzione.
Nelle nuove famiglie arrivate nel 2013 si sono contate 78 donne in gravidanza e 28 invece assistite non in attesa. Nel 2013 sono stati "gestiti" 7 bambini all'interno del progetto Nasko (che fa riferimento a contributi stanziati dalla regione Lombardia) e che è finalizzato ad aiutare la madre che, in un primo tempo, stante una situazione di grande difficoltà, aveva deciso di non mettere al mondo il suo bimbo.
Molti di più i bambini nati e a cui si è prestato aiuto con pappe, pannolini, vestiario. Dai 76 si è saluti a 91, quasi il doppio del 2010.
Ogni mese vengono distribuiti in media 70 pacchi alimentari.
Nel 2012 poi a Villa Guarnazzola, la struttura di proprietà del comune sono state ospitate 12 famiglie, in difficoltà a trovare un alloggio. Le spese per l'acquisto di pappe, latte e pannolini hanno raggiunto quota 17.431 euro.
"La collaborazione e l'impegno che tutti noi volontari abbiamo dimostrato sono stati determinanti per difendere la vita e per aiutare coloro che si trovano in situazione di disagio" hanno spiegato dal CAV, ubicato in Via don Borghi a Novate, e intitolato a Don Angelo Cazzaniga, tra i primi e più tenaci sostenitori della struttura "Grazie al finanziamento del Bando del Volontariato abbiamo potuto effettuare corsi per i volontari che hanno approfondito le tematiche principali della nostra Associazione contribuendo anche a stabilire uno scambio di idee e informazioni con i CAV di Besana e Vimercate. Abbiamo promosso sinergie con altre associazioni, convinti che l'unione fa la forza, specie in congiunture economiche negative come quella attuale. In particolare vogliamo segnalare la stretta collaborazione con le Caritas del territorio, con l'associazione ALE G. di Lomagna e con l'associazione Altra metà del Cielo: crediamo così di poter arrivare a una più precisa individuazione dei bisogni e alla costruzione di aiuti mirati".
È in atto a Villa Guarnazzola il progetto di ristrutturazione del rustico, grazie sempre all'insostituibile lavoro di volontari specializzati e che renderanno i locali agibili e utilizzabili. Due volte alla settimana è stato possibile distribuire verdura fresca agli assistiti, fruendo del contributo del banco Alimentare.
"La situazione socio-economica continua ad essere critica e la fragilità e i bisogni delle donne e delle famiglie che si rivolgono al nostro centro sono sempre più urgenti. Crediamo che la concretezza delle nostre azioni sia la migliore strada per difendere la vita e per regalare ai bambini e alle loro mamme un'esistenza dignitosa. È questo un impegno che noi volontari costruiamo ogni giorno con il sostegno di molti amici. Fedeltà, condivisione, partecipazione e amicizia sono le parole che sostengono le nostre azioni e sono un motivo di speranza per quelle mamme che hanno il coraggio di compiere una scelta non sempre facile, ma bella e giusta".
Per chiunque volesse informazioni sui servizi offerti o sulla possibilità di diventare volontario, ecco la brochure esplicativa:
Nel 2013, infatti, le famiglie assistite sono state 464, 35 in meno rispetto al 2012, pur restando sempre un numero altissimo (praticamente ogni giorno almeno una famiglia bussa alla porta del CAV chiedendo aiuto). I nuovi "casi" sono stati 106, il che significa che ci sono oltre 350 situazioni "croniche" che da qualche anno non trovano soluzione.
Nelle nuove famiglie arrivate nel 2013 si sono contate 78 donne in gravidanza e 28 invece assistite non in attesa. Nel 2013 sono stati "gestiti" 7 bambini all'interno del progetto Nasko (che fa riferimento a contributi stanziati dalla regione Lombardia) e che è finalizzato ad aiutare la madre che, in un primo tempo, stante una situazione di grande difficoltà, aveva deciso di non mettere al mondo il suo bimbo.
Molti di più i bambini nati e a cui si è prestato aiuto con pappe, pannolini, vestiario. Dai 76 si è saluti a 91, quasi il doppio del 2010.
Ogni mese vengono distribuiti in media 70 pacchi alimentari.
Nel 2012 poi a Villa Guarnazzola, la struttura di proprietà del comune sono state ospitate 12 famiglie, in difficoltà a trovare un alloggio. Le spese per l'acquisto di pappe, latte e pannolini hanno raggiunto quota 17.431 euro.
"La collaborazione e l'impegno che tutti noi volontari abbiamo dimostrato sono stati determinanti per difendere la vita e per aiutare coloro che si trovano in situazione di disagio" hanno spiegato dal CAV, ubicato in Via don Borghi a Novate, e intitolato a Don Angelo Cazzaniga, tra i primi e più tenaci sostenitori della struttura "Grazie al finanziamento del Bando del Volontariato abbiamo potuto effettuare corsi per i volontari che hanno approfondito le tematiche principali della nostra Associazione contribuendo anche a stabilire uno scambio di idee e informazioni con i CAV di Besana e Vimercate. Abbiamo promosso sinergie con altre associazioni, convinti che l'unione fa la forza, specie in congiunture economiche negative come quella attuale. In particolare vogliamo segnalare la stretta collaborazione con le Caritas del territorio, con l'associazione ALE G. di Lomagna e con l'associazione Altra metà del Cielo: crediamo così di poter arrivare a una più precisa individuazione dei bisogni e alla costruzione di aiuti mirati".
Alcuni volontari nella giornata dedicata alla vita (foto di repertorio)
È in atto a Villa Guarnazzola il progetto di ristrutturazione del rustico, grazie sempre all'insostituibile lavoro di volontari specializzati e che renderanno i locali agibili e utilizzabili. Due volte alla settimana è stato possibile distribuire verdura fresca agli assistiti, fruendo del contributo del banco Alimentare.
"La situazione socio-economica continua ad essere critica e la fragilità e i bisogni delle donne e delle famiglie che si rivolgono al nostro centro sono sempre più urgenti. Crediamo che la concretezza delle nostre azioni sia la migliore strada per difendere la vita e per regalare ai bambini e alle loro mamme un'esistenza dignitosa. È questo un impegno che noi volontari costruiamo ogni giorno con il sostegno di molti amici. Fedeltà, condivisione, partecipazione e amicizia sono le parole che sostengono le nostre azioni e sono un motivo di speranza per quelle mamme che hanno il coraggio di compiere una scelta non sempre facile, ma bella e giusta".
Per chiunque volesse informazioni sui servizi offerti o sulla possibilità di diventare volontario, ecco la brochure esplicativa:
S.V.