Tino Albani
Dalle vette innevate alle dune arroventate dal sole, dalle temperature polari al caldo africano. Tino Albani le ha viste proprio tutte e da raccontarne ne ha veramente a iosa. Lo farà ancora il prossimo 12 novembre alle ore 20.30 presso il centro culturale civico cernuschese dell'amico Samuele Arlati che ha deciso di aprire le porte alle sue imprese. Con la proiezione di diapositive l'alpinista, esploratore, fotografo meratese cercherà di far vivere ai presenti le emozioni delle alte cime, i ghiacciai baciati dal sole, l'orizzonte che si staglia all'infinito perdendosi tra le nuvole, la fatica enorme seguita dalla gioia incontenibile per il traguardo raggiunto. Insomma una serata che ripercorrerà le sue avventure su e giù per le vette del mondo (dalle Alpi al Tibet, dal Nepal al Pakistan, dal Ladakh al Garwal), ricordando quando nel 1965 con una spedizione in Groenlandia risalì 5 cime vergini in una zona ancora inesplorata o quando i suoi piedi solcarono i 6.450 metri dell'Illimani in Sud America. Annoverato nell'olimpo degli alpinisti, tra i primi istruttori nazionali dal 1956 ad oggi, tra i primi ad avere salito le tre Nord del Cassin (Cassin al badile, ovest di Lavaredo, Sperone Walker) Tino Albani, ex funzionario di banca, ha però anche attraversato il Sahara (dall'Algeria alla Libia, dal Niger al Mali e Ciad) camminando sotto un sole rovente alla ricerca di quelle rocce dalle mille forme e sulle quali il sole compone miriadi di giochi di luce. La serata organizzata presso il CCCC avrà anche una valenza benefica: il ricavato sarà interamente devoluto all'associazione Fabio Sassi che si occupa dei malati terminali.
Alcuni degli scatti realizzati da Tino Albani durante le sue avventure
S.V.