Nkosi sikelel' iAfrika

Nkosi sikelel' iAfrika,

Maluphakanyisw' uphondo lwayo,

Yizwa imithandazo yethu,

Nkosi sikelela, thina lusapho lwayo.

 

Morena boloka setjhaba sa heso,

O fedise dintwa le matshwenyeho,

O se boloke, O se boloke setjhaba sa heso,

Setjhaba sa South Afrika - South Afrika.


Uit die blou van onse hemel:

Uit die diepte van ons see,

Oor ons ewige gebergtes,

Waar die kranse antwoord gee,

 

Sounds the call to come together,

And united we shall stand.

Let us live and strive for freedom

In South Africa our land.

 

È il testo dell'inno nazionale del Sudafrica. La prima strofa è in lingua Zulu, le seconda in Sotho del Sud (o Sesotho), linguaggio del gruppo Bantu parlato da quasi quattro milioni di sudafricani, la terza, in Afrikaans (la lingua dei Boeri), è tratta dal precedente inno ufficiale dell'epoca dell'apartheid, la quarta in Inglese. Anche il contenuto, come è facile constatare dalla traduzione italiana, è significativo:

 

Dio benedica l'Africa,

possa il suo onore innalzarsi,

ascolta la nostra preghiera,

Dio, e benedici noi, che siamo i tuoi bambini.

 

Ti chiediamo, Dio, di proteggere il nostro paese:

agisci per mettere fine a tutti i conflitti,

proteggici, proteggi il nostro paese,

proteggi il Sudafrica, il nostro Sudafrica.

 

Dal blu dei nostri cieli,

dalle profondità dei nostri oceani,

sulle nostre eterne montagne,

dove rimbomba l'eco tra le rocce,


risuona il richiamo a unirci,

e uniti saremo forti.

Lasciaci vivere e lottare per la libertà

nella nostra terra sudafricana.


Rappresenta,, in tutti i sensi, una sintesi perfetta della visione di Nelson Mandela: non credo esistano parole più adatte per salutarlo.

Michele Bossi
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