Merate: la città si ''ferma'' per il tributo agli alpini nel loro 85°. Concerto, mostra fotografica e l’omaggio ai caduti in guerra
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Una festa che ha voluto ricordare gli 85 anni di fondazione del gruppo meratese e che è stata l'occasione per riunire le penne nere di tutto il territorio, con rappresentanze dalla Valtellina, da Monza e di un gruppo del Sud Africa.
Nella giornata di sabato il primo pensiero degli alpini è andato per gli amici scomparsi e così in ogni frazione sono state portate le corone di alloro sui monumenti ai caduti, con un omaggio al loro sacrificio. Al pomeriggio alle 17, nei locali dell'oratorio femminile, visto il tempo incerto che ha impedito il concerto nel cortile di San Dionigi, la banda ha regalato una carrellata di canti patriottici, introdotti naturalmente dall'Inno d'Italia e poi dalla canzone dell'Alpino.
Terminata la performance la cittadinanza ha potuto ammirare la mostra allestita nel salone d'onore di Palazzo Prinetti con fotografie e scatti in bianco e nero dei vari fronti di guerra, con personaggi anche locali e tante storie di vita e purtroppo di morte.
Dopo l'omaggio al vessillo, portato dall'alfiere della sezione il corteo ha risalito Via Fratelli Cernuschi, Via Cazzaniga, Via Manzoni ed è approdato in Piazza Prinetti e infine in Piazza degli Eroi. Autorità civili, militari e tutta la cittadinanza presente ha reso onore al tricolore, enorme, issato nel parco delle Rimembranze e poi sulle note del "Piave" è stata deposta una corona di alloro ai caduti.
La banda, che ha accompagnato tutti questi solenni momenti, ha poi intrattenuto per una mezzora la popolazione che, attorno alle 10.30 in processione con il simulacro della Madonna, si è spostata in oratorio femminile per la Messa a conclusione della festa di questo importante anniversario.
Nella giornata di sabato il primo pensiero degli alpini è andato per gli amici scomparsi e così in ogni frazione sono state portate le corone di alloro sui monumenti ai caduti, con un omaggio al loro sacrificio. Al pomeriggio alle 17, nei locali dell'oratorio femminile, visto il tempo incerto che ha impedito il concerto nel cortile di San Dionigi, la banda ha regalato una carrellata di canti patriottici, introdotti naturalmente dall'Inno d'Italia e poi dalla canzone dell'Alpino.
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La giornata clou è stata infine quella di domenica quando alle 9 c'è stato l'ammassamento dei vari gruppi alpini nei pressi della caserma dei vigili del fuoco.
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S.V.