Calolziocorte: un tetto a fuoco, lo studio di un commercialista inagibile. I danni ingenti
I danni sono ingenti, ma ancora tutti da quantificare, e per lo studio della commercialista Loredana Panzeri è stata dichiarata l’inagibilità finche lo stabile di Calolziocorte, il cui tetto è stato distrutto dalle fiamme, non sarà messo in sicurezza.
L’incendio è divampato nella serata di martedì 30 luglio e ha avuto origine dalla copertura della porzione di stabile in cui la professionista e altre attività commerciali hanno sede, parte dell’ex fabbrica chimica “Sali di Bario” situata accanto alla linea ferroviaria. L’allarme è scattato poco dopo le 23.00, e in Via Mazzini si sono portati diversi mezzi dei Vigili del fuoco insieme ad una ambulanza, due pattuglie dei Carabinieri, tecnici Enel e delle Ferrovie dello Stato.
Ci sono volute diverse ore per domare l’incendio, che ha distrutto il tetto dello studio Panzeri e intaccato in parte quello vicino, dove non è presente alcuna attività. Il resto dei danni l’ha provocato l’acqua utilizzata per spegnere le fiamme, colata sui mobili e i documenti all’interno dello studio.
“Ci siamo trasferiti da un anno e mezzo, 9 persone lavorano qui e i danni all’interno sono ingenti” ha spiegato la commercialista, ancora scossa per l’accaduto. “Tutto è partito dal tetto, i Vigili del fuoco stanno valutando quali potrebbero essere le cause”. Il vecchio stabile industriale è stato ristrutturato mantenendo l’aspetto esterno in pietre e mattoni caratteristico dell’attività chimica che qui aveva sede, e alcuni degli spazi ricavati sono ora occupati da uffici e attività commerciali. Tra cui quella del sindaco Cesare Valsecchi, il cui ufficio non è stato intaccato dalle fiamme.
“Lo stabile danneggiato è stato dichiarato inagibile, solo quando sarà messo in sicurezza sarà possibile per l’attività rientrare” ha spiegato il primo cittadino. Ora alla commercialista non resta che fare la conta dei danni, e recuperare la documentazione danneggiata dall’acqua.
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L’incendio è divampato nella serata di martedì 30 luglio e ha avuto origine dalla copertura della porzione di stabile in cui la professionista e altre attività commerciali hanno sede, parte dell’ex fabbrica chimica “Sali di Bario” situata accanto alla linea ferroviaria. L’allarme è scattato poco dopo le 23.00, e in Via Mazzini si sono portati diversi mezzi dei Vigili del fuoco insieme ad una ambulanza, due pattuglie dei Carabinieri, tecnici Enel e delle Ferrovie dello Stato.
Ci sono volute diverse ore per domare l’incendio, che ha distrutto il tetto dello studio Panzeri e intaccato in parte quello vicino, dove non è presente alcuna attività. Il resto dei danni l’ha provocato l’acqua utilizzata per spegnere le fiamme, colata sui mobili e i documenti all’interno dello studio.
I documenti danneggiati dall'acqua
“Ci siamo trasferiti da un anno e mezzo, 9 persone lavorano qui e i danni all’interno sono ingenti” ha spiegato la commercialista, ancora scossa per l’accaduto. “Tutto è partito dal tetto, i Vigili del fuoco stanno valutando quali potrebbero essere le cause”. Il vecchio stabile industriale è stato ristrutturato mantenendo l’aspetto esterno in pietre e mattoni caratteristico dell’attività chimica che qui aveva sede, e alcuni degli spazi ricavati sono ora occupati da uffici e attività commerciali. Tra cui quella del sindaco Cesare Valsecchi, il cui ufficio non è stato intaccato dalle fiamme.
“Lo stabile danneggiato è stato dichiarato inagibile, solo quando sarà messo in sicurezza sarà possibile per l’attività rientrare” ha spiegato il primo cittadino. Ora alla commercialista non resta che fare la conta dei danni, e recuperare la documentazione danneggiata dall’acqua.
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